Martedì 15 Ottobre 2024

Manager Sogei arrestato mentre intasca una mazzetta da 15 mila euro: tra gli indagati anche il referente di Elon Musk in Italia

«I finanzieri del Comando Provinciale di Roma, su disposizione di questa Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione locale, domiciliare e di contestuale sequestro nei confronti di alcuni Pubblici Ufficiali e imprese, per ipotesi di corruzione e turbata libertà degli incanti nell’ambito di diverse procedure di appalto/affidamento in materia di informatica e telecomunicazioni, bandite da Sogei Spa., dal Ministero dell’Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza, dal Ministero della Difesa e dallo Stato Maggiore della Difesa». E' quanto rende noto la Procura di Roma. Tra i soggetti economici interessati dalle perquisizioni figurano, in quanto sottoposte ad accertamenti ai fini della responsabilità amministrativa degli enti di cui al Decreto Legislativo n. 231/2001, le società quotate Digital Value Spa e Olidata Spa. E’ l’attuale direttore generale di Sogei, Paolino Iorio, il dirigente della società in house del Mef, arrestato in flagranza di reato dalla Guardia di Finanza mentre intascava una mazzetta da 15 mila euro da un imprenditore ieri sera a Roma. L’attività rientra nell’indagine dei pm capitolini che vede indagate 18 persone e 14 società e in cui si ipotizzano i reati di corruzione e turbativa d’asta. A Iorio, che si trova agli arresti domiciliari, viene contestato il reato di corruzione perché con «più azioni del medesimo disegno criminoso - è detto nel capo di imputazione - in qualità prima di direttore ingegneria infrastrutture e data center e successivamente Dg della società a partecipazione pubblica indebitamente riceveva in più occasioni, per l'esercizio delle sue funzioni, somme di denaro» da un imprenditore. In particolare «a fronte di una serie di contratti stipulati con Sogei» per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro, il manager «riceveva somme di denaro non quantificate, ma da intendersi nell’ordine di decine di migliaia di euro - continua il capo di imputazione - con frequenza di circa due volte al mese dal novembre del 2023». Incontri "monitorati» anche attraverso intercettazioni. «Un articolato sistema corruttivo con diversi protagonisti e con ramificazioni sia all’interno del ministero della Difesa, sia in Sogei e sia infine al ministero dell’Interno» scrive la Guardia di Finanza in una informativa presente negli atti dell’indagine della Procura di Roma in cui si ipotizzano i reati di corruzione e turbativa d’asta e che ha portato oggi ad una serie di perquisizioni. Dalle intercettazioni delle utenze in uso all’imprenditore arrestato ieri assieme al Dg di Sogei, Paolino Iorio sono "emersi i contatti e gli incontri avuti con tale "Antonio della Difesa" «successivamente identificato come un Capitano di fregata della Marina Militare». Già «dai primi incontri emergeva che il militare, al fine di svolgere il proprio ruolo nell’ambito di una fornitura, ha avanzato richieste di compensi nonché - è detto nell’informativa - l’assunzione di una persona da parte di una delle imprese gestite dall’imprenditore». C'è anche Andrea Stroppa, classe '94, ritenuto, secondo quanto scrive la Gdf, il «referente di Elon Musk in Italia», tra le persone indagate dalla Procura di Roma nel procedimento che ha portato all’arresto del dg di Sogei, Paolino Iorio, e in cui si procede per corruzione e turbativa d’asta. In particolare, secondo quanto scrive la Gdf in una informativa citata nel decreto di perquisizione, il militare della Marina indagato, «nell’apprendere del progetto volto all’acquisizione da parte del Governo del sistema satellitare (Starlink ndr) realizzato e fornito da un noto gruppo statunitense, approfitta dello svolgimento presso il VI reparto di cui fa parte di una riunione sul tema per agganciare e contattare successivamente il referente italiano del Gruppo, Andrea Stroppa». «Nel corso delle conversazioni - si legge - emerge che da un lato l’ufficiale di Marina programma con un altro indagato l’inserimento di Olidata Spa nell’affare e, dall’altro, lo svolgimento di una certamente illecita propalazione a beneficio dello Stroppa (e, suo tramite dei suoi referenti) di notizie riservate in ordine a decisione assunte nel corso di riunioni ministeriali. Vicenda sintomatica di un accordo concluso, o in corso di conclusione, al fine di far beneficiare Olidata Spa, e attraverso la stessa l’ufficiale di Marina e un altro indagato, degli affari che il gruppo statunitense potrà concludere con l’amministrazione italiana, grazie all’intervento illecito del pubblico ufficiale»

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