Strage nel cuore di Beirut, il raid mirava ai vertici di Hezbollah: almeno 16 morti nel crollo di un palazzo di 8 piani
Secondo il media libanese al Jadeed, è salito a 16 il numero dei morti nell’attacco israeliano avvenuto la scorsa notte nella periferia meridionale di Beirut, che ha causato il crollo di un palazzo di 8 piani. L’obiettivo dichiarato dell’attacco aereo era il comandante militare supremo di Hezbollah, Muhammad Haydar. Lo riferisce il quotidiano saudita al Arabiya.
Un obiettivo di alto profilo
Muhammad Haydar è una figura chiave di Hezbollah, membro del Jihad Council, il massimo organo militare del gruppo. Fonti israeliane, citate dalla tv Kan, confermano che Haydar fosse il bersaglio principale dell'operazione. Haydar, veterano e consigliere stretto del leader di Hezbollah Hasan Nasrallah, assassinato in un precedente raid israeliano, era stato recentemente nominato capo di stato maggiore ad interim del gruppo. Secondo il blog di intelligence Intelli Times, Haydar era responsabile di tutti i progetti militari classificati gestiti da Hezbollah in collaborazione con la forza iraniana Quds. Tuttavia, al momento, non è chiaro se l’obiettivo dell’attacco sia stato effettivamente eliminato.
Distruzioni e difficoltà nei soccorsi
L’attacco ha causato estese distruzioni non solo all’edificio preso di mira, ma anche agli edifici circostanti. La tv libanese al Mayadeen, vicina a Hezbollah, ha descritto scene di devastazione con squadre di protezione civile impegnate a soccorrere le persone intrappolate sotto le macerie. L’edificio bombardato, riferiscono, era affollato di gente al momento dell’attacco.
Il contesto geopolitico
Il raid avviene in un momento delicato, con colloqui in corso per un possibile cessate il fuoco tra Israele e Libano. Secondo la tv Kan, l’establishment della difesa israeliana ha raccomandato un accordo, ma la decisione finale spetta al primo ministro Benjamin Netanyahu. Nel frattempo, l’Idf (Forze di Difesa Israeliane) ha condotto un’altra serie di attacchi aerei questa mattina contro obiettivi di Hezbollah nella periferia meridionale di Beirut. Tra i bersagli colpiti figurano le sale di comando del gruppo. L’esercito aveva preventivamente diramato avvisi di evacuazione ai civili della zona.
Una crisi umanitaria in peggioramento
L’attacco ha portato ulteriore tensione in una regione già colpita da una profonda instabilità politica e sociale. Con il bilancio delle vittime in aumento e l’incertezza sulla sorte di Haydar, la situazione a Beirut resta altamente critica.