Intervenendo oggi a Sciacca all’ottava edizione del «Premio Giovanni Cumbo» organizzato dalla Consulta regionale degli Ordini dei consulenti del lavoro della Sicilia, il direttore regionale dell’Inps Sicilia, Sergio Saltalamacchia, si è soffermato sull'attività svolta dall’istituto di previdenza nel campo della sicurezza e della legalità del lavoro: «Da gennaio a novembre - ha detto Saltalamacchia - il nostro personale, supportato dal contingente di ispettori assegnati dall’Ispettorato nazionale del lavoro, ha visitato circa 800 aziende riscontrando, purtroppo, un tasso di irregolarità del 90%. Abbiamo accertato contributi omessi per circa 45 milioni di euro e abbiamo annullato rapporti di lavoro fittizi per circa 25 milioni di euro, accertando inoltre la presenza di 400 lavoratori sconosciuti all’Inps. Si tratta di circa 70 milioni di euro - ha osservato Saltalamacchia - , risorse significative che erano state sottratte alla collettività e che, invece, avrebbero potuto essere utilizzate per erogare più prestazioni sociali e potenziare i servizi essenziali per la collettività evitando il continuo ricorso dello Stato a riforme del sistema di welfare». A conclusione, il conferimento del «Premio Giovanni Cumbo» a Giuseppe Bringheli, 28 anni, di Rodì Milici, in provincia di Messina, che ha riportato il voto più alto agli esami di abilitazione, oltre che ad 8 consulenti che hanno compiuto 40 anni di professione e a 45 giovani neo iscritti all’albo professionale.
Consulenti del Lavoro, il "Premio Giovanni Cumbo" al messinese Giuseppe Bringheli
Il 28enne, di Rodì Milici, ha riportato il voto più alto agli esami di abilitazione
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