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Catanzaro, inchiesta sulle case Aterp: Bevilacqua lascia il carcere e va ai domiciliari

Si sono tenuti i primi interrogatori di garanzia, si prosegue venerdì. L’ex dirigente Celi ha risposto alle domande negando le accuse

Primi interrogatori di garanzia per gli indagati nell’inchiesta sul mercato parallelo delle case Aterp e prime decisioni del gip del Tribunale di Catanzaro. Ieri il giudice ha concesso gli arresti domiciliari a Gianluca Bevilacqua il 44enne finito in carcere venerdì. Accompagnato dall’avvocato Piero Chiodo l’uomo ha risposto per oltre tre ore alle domande del giudice. Fornendo anche documentazione ha sostenuto di non aver commesso alcun illecito o falso nell’assegnazione delle case popolari a lui e ai suoi familiari.

Si attende invece la decisione per Vincenzo Celi l’ex dirigente Aterp ritenuto dagli inquirenti il vertice della presunta associazione che avrebbe gestito le case popolari. Davanti al gip, difeso dall’avvocato Enzo Savaro, ha risposto alle domande fornendo la sua versione sui fatti che gli vengono contestati. Si terranno invece il 27 dicembre gli interrogatori degli indagati finiti agli arresti domiciliari.

 

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