Venerdì 10 Gennaio 2025

Il papà di Cecilia: "È stata una partita a scacchi affollata". Il compagno: "L'ho sentita contentissima"

«Dirò a Cecilia che sono orgoglioso di lei e della capacità e la compostezza che ha avuto in questa vicenda. Nei suoi giorni di prigionia l’ho sentita tre volte. In questo periodo ho avuto l’impressione di una partita a scacchi, ma i giocatori non erano soltanto due. A un certo punto la scacchiera si è affollata e questo ha creato forti timori in un genitore come me, che purtroppo ignora le mosse». Così Renato Sala, papà di Cecilia. «Ho pianto soltanto tre volte nella mia vita. Credo che il governo del nostro Paese abbia fatto un lavoro eccezionale. Se mi sente la voce rotta, non vedevo l’orizzonte. E’ stato un lavoro di coordinamento straordinario. Confidavo nella forza di Cecilia. Fortunatamente io e Antonio Tajani abbiamo abitato per dodici anni a due passi l’uno dall’altro e c'è stata una frequentazione trasformata in un’amicizia. Il conforto di un’informazione, pur tutelata ma diretta e immediata indubbiamente ha aiutato molto». «Sto andando a Roma, sono felicissima": così Elisabetta Vernoni, madre della giornalista Cecilia Sala, contattata da L’Aria che tira su La7 commenta la liberazione della figlia dal carcere di Evin a Teheran, dove era detenuta dal 19 dicembre scorso. Felicissimo Daniele Raineri, compagno di Cecilia: «L'ho sentita, mi ha detto; ci vediamo tra poco. Era emozionata e contentissima. Le ho risposto anche io: ci vediamo a Roma».

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