Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L'Omnicomprensivo di San Demetrio tramandare le testimonianze dell’epoca più buia

Trasmettere la Memoria. È stato questo il monito lanciato dagli studenti dell'Istituto Omnicomprensivo di San Demetrio Corone in occasione della Giornata della Memoria. Noi studenti, sentiamo l’urgenza e la responsabilità di non far perdere il ricordo di una pagina fondamentale della nostra storia, anche per comprendere il mondo in cui viviamo oggi. Dal liceo classico, espressione sul nostro territorio di storia, arte, cultura, abbiamo voluto ricordare con canto, musica, lettura, poesia, film, una pagina buia della nostra storia: la Shoah, un momento durante il quale regnava la violenza, il timore, la censura. Nel ricordare ci siamo sentiti pervasi da un sentimento di paura a noi familiare a causa degli eventi tragici che stanno funestano il mondo, dalla guerra in Ucraina a quella in Medio-Oriente. Siamo qui, oggi, per gridare con forza e convinzione che noi non abbiamo paura, e che qui, ora è il momento di ricordare e imparare, per dare voce a chi durante il nazi-fascismo è morto nei cancelli di un lager urlando libertà.

La Giornata si è aperta con l'esibizione degli studenti dell'orchestra e del gruppo di canto dell'Istituto diretta dai Maestri di Strumento Musicale: Pellicori, Fusaro, Marino, Ventre, Martino, Amato e Celiberto. Si è proseguito con “il racconto della Shoah”, attraverso poesie, testimonianze e pagine scelte tratte da Se questo è un uomo di Primo Levi, a cura degli studenti del Liceo e degli alunni delle Terze classi delle Scuole Secondarie di Primo Grado dell’Omnicomprensivo. A 80 anni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz il 27 Gennaio 1945, celebrare la Giornata della Memoria, ha ricordato il Dirigente Scolastico prof.ssa Concetta Smeriglio, è un dovere civico e morale, soprattutto perché le nuove generazioni, ormai quasi prive di testimoni diretti, affinché possano conoscere cosa è stato, come ci ha insegnato Primo Levi nel suo romanzo Se questo è un uomo: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”.

Ha moderato la giornata la Prof.ssa Carla Summaria, Docente di discipline classiche, che ha ricordato come la memoria ci renda umani, richiamando il verbo greco μιμνῄσκω e l’aggettivo latino mĕmŏr, memŏris (uno/una che conserva il ricordo), che sono i riferimenti etimologici della parola memoria, che è la facoltà di tenere in vita, pur in assenza delle condizioni che li suscitò, parole, esperienze ed eventi già accaduti. La memoria, in quanto attività della mente, differisce dal ricordo (re-cord, cordis, richiamare al cuore) che ha un valore molto più intimo e personale. Coltivare la memoria, permette di fare sorprendenti esperienze, bilanci, valutazioni, scelte, contribuendo, così, a rendere vivo, fecondo e ricco il proprio tempo.

Testimonianze e contributi, sono venuti dal Sindaco di San Demetrio Corone, Dott. Ernesto Madeo, che ha sottolineato come la memoria non è ciò che ricordiamo ma quanto ci ricorda un presente che non finisce mai di passare. Per questo la memoria ci costringe a misurarci con una delle esperienze più tragiche e orribili del Novecento. Voi, giovani, illuminate il vostro futuro attraverso una memoria consapevole e impregnata di conoscenza, così da poter continuare a testimoniare anche dopo la scomparsa dell'ultimo testimone.

Pur non avendo potuto prender parte alla manifestazione, non hanno voluto far mancare il loro contributo, tramite due lettere l’avv. Emanuele D’Amico e l’ing. Walter Castrovillari, consiglieri delegati alla Cultura e all'Istruzione. L’avv. D’Amico, ha sottolineato come sia necessario non dimenticare, ricordando lo scrittore Primo Levi che lanciò un monito forte con la sua celebre frase: "Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono destinati a riviverlo”. La speranza di tutti noi è riposta in voi giovani, vi esortiamo ad imparare dalla storia, come diceva Antonio Gramsci: ”La storia insegna ma non ha scolari… Fate attenzione ragazzi!... Aprite gli occhi e il cuore. Difendete concetti importanti come democrazia, libertà, uguaglianza e tolleranza”.

L’Ing. Castrovillari, ha ribadito che per assicurare un futuro alla Shoah nell'età della post-testimonianza quella in cui i testimoni diretti dell'orrore saranno definitivamente scomparsi, non sarà più sufficiente solo l'esercizio memoriale, ma occorrerà una conoscenza approfondita, almeno degli elementi essenziali e connotanti di questo evento estremo ed epocale che ha segnato il destino dell'Europa e dell'umanità.

Ha concluso gli interventi il Prof. Giuseppe Garofalo, che ha ricordato che siamo noi la nostra memoria, e nostra è la responsabilità che ci assumiamo nei suoi confronti. Senza memoria non esistiamo e forse senza responsabilità non meritiamo nemmeno di esistere, per questo non possiamo smettere di interrogarla e di interrogarci sul suo senso e sulle sue conseguenze, pena la caduta nell'oblio della dimenticanza e dell’indifferenza.

La manifestazione si è conclusa con la proiezione di un lavoro: ”Il racconto della Shoah per il XXI secolo” realizzato dagli studenti della classe IA del Liceo, guidati dalle Docenti Nicolina Gradilone e Monica Conforti, a cui è seguita la visione del film ”Una volta nella vita”. Un ringraziamento alla Dott.ssa Maria Francesca Solano, che in occasione della Giornata ha voluto donare alla nostra Biblioteca una copia del romanzo di Primo Levi: "Se questo è un uomo".

Classe IIA Liceo Classico - Istituto Omnicomprensivo San Demetrio Corone

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia