
Dopo l’ennesima aggressione subita da due infermieri in servizio al Pronto Soccorso di Locri, le Organizzazioni Sindacali CISL FP, NURSIND e NURSING UP tornano a chiedere con forza misure adeguate a tutela del personale sanitario, in particolare durante il turno notturno.
"L’assenza di un presidio stabile delle forze dell’ordine a ridosso del pronto soccorso, sostituito da un posto fisso di polizia collocato presso la direzione sanitaria – peraltro chiuso nelle ore notturne – è stata segnalata più volte, ma senza esito. A ciò si aggiunge, come segnalato dai sindacati, una grave carenza di personale, sia tra gli infermieri che tra gli operatori socio-sanitari. La situazione, definita preoccupante, ha portato alla proclamazione dello stato di agitazione, anche in relazione a recenti disposizioni sui cambi turno ritenute non conformi ai criteri contrattuali. La copertura dei turni presso il Pronto Soccorso risulterebbe garantita solo fino a breve termine, con il rischio concreto di doppi turni e sovraccarico di lavoro, una condizione che può incidere negativamente sulla lucidità operativa e sulla sicurezza degli stessi pazienti". I sindacati firmatari, tra cui Dr Christian Larosa, Dr Vincenzo Marrari e Dr Roberto Cetina, si rivolgono con fiducia alla direzione generale "affinché vengano adottati provvedimenti concreti e tempestivi per evitare il deteriorarsi di una situazione già al limite. La richiesta non arriva solo dalle rappresentanze dei lavoratori ma, sottolineano i sindacati, anche da una popolazione che continua a confidare nel lavoro di professionisti spesso sottoposti a stress e privi del necessario supporto".
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