Venerdì 29 Novembre 2024

Poker Inter all'Udinese, nerazzurri di nuovo in vetta. L'Atalanta supera il Milan all'ultimo respiro

Inter - Udinese 4-0

Marcatori: 37'pt Calhanoglu su rig., 41'pt Dimarco, 43'pt Thuram; 40'st Lautaro Martinez Inter (3-5-2): Sommer 6; Bisseck 6.5, Acerbi 6.5, Bastoni 6 (10'st Carlos Augusto 6); Darmian 6, Barella 6.5, Calhanoglu 7 (26'st Asllani 6), Mkhitaryan 7 (34'st Sensi sv), Dimarco 7 (26'st Cuadrado 6); Thuram 6.5 (10'st Arnautovic 6), Lautaro Martinez 7.5. In panchina: Di Gennaro, Audero, Klaassen, Frattesi, Agoumè, Stabile, Sanchez. Allenatore: Inzaghi 7. Udinese (3-5-1-1): Silvestri 6; Ferreira 5, Kabasele 5, Perez 5; Ebosele 5.5 (16'st Lovric 5.5), Samardzic 5.5 (16'st Kristensen 5.5), Walace 5, Payero 5.5 (41'st Zarraga sv), Zemura 5 (41'st Ehizibue sv); Pereyra 5; Lucca 5.5 (30'st Thauvin sv). In panchina: Okoye, Padelli, Masina, Guessand, Quina, Kamara, Aké, Tikvic, Camara, Pafundi. Allenatore: Cioffi 5.5. Arbitro: Di Bello di Brindisi 6 Note: spettatori 71.874. Ammoniti: Joao Ferreira, Inzaghi, Cioffi. Angoli: 6-1 per l’Inter. Recupero: 2'; 4'. L’Inter non sbaglia con l’Udinese e si riprende immediatamente la vetta della classifica. A San Siro i nerazzurri s'impongono 4-0 grazie alle reti di Calhanoglu (rigore), Dimarco, Thuram e Lautaro Martinez. La squadra di Inzaghi scavalca nuovamente la Juventus tornando al primo posto a +2 sugli uomini di Allegri, mentre la formazione di Cioffi, al quinto ko in campionato, resta inchiodata a quota 12 punti a ridosso della zona retrocessione. Come prevedibile sono i nerazzurri a fare la partita sin dai primi minuti, sfiorando il gol al 10' con Lautaro Martinez che scambia con Dimarco e di testa colpisce un clamoroso palo a portiere battuto. Qualche istante più tardi invece è proprio Dimarco ad impegnare Silvestri con una deviazione di destro dopo un cross di Bisseck in spaccata. I friulani però non vogliono restare a guardare e al 16' provano a rispondere con Pereyra, ad un passo dal vantaggio a sorpresa a seguito di un bello spunto di Samardzic. Nonostante lo spauracchio l’Inter resta abbondantemente in controllo del match e, nel finale di primo tempo, mette il turbo abbattendosi sull'Udinese come un uragano: al 37' il solito Calhanoglu apre le danze su rigore dopo una trattenuta in area di Perez su Lautaro (punita dal Var), poi nel giro di un’altra manciata di minuti i gol di Dimarco e Thuram chiudono di fatto la contesa con 45 minuti di anticipo. Nella ripresa la squadra di Inzaghi non deve far altro che controllare il largo vantaggio, anche se i bianconeri provano ad alzare un pochino il baricentro per farsi vedere dalle parti di Sommer. Al 68' ai friulani viene annullato un gol di Lucca, pescato in fuorigioco sulla respinta del portiere locale dopo un tentativo di Lovric. Nel finale a completare la festa interista ci pensa capitan Lautaro Martinez, che scaglia un gran destro da fuori area direttamente alle spalle di Silvestri, firmando il definitivo 4-0 e il suo 14 sigillo in campionato confermandosi sempre più capocannoniere

Atalanta - Milan 3-2

Marcatori: 38'pt e 10'st Lookman, 47'pt Giroud; 35'st Jovic, 50'st Muriel Atalanta (3-4-1-2): Musso 6; De Roon 7, Djimsiti 7, Scalvini 6; Zappacosta 6.5, Pasalic 6.5 (42'st Adopo sv), Ederson 6.5, Ruggeri 6 (53'st Holm sv); Koopemeiners 7; De Ketelaere 6.5 (37'st Miranchuk sv), Lookman 7.5 (37'st Muriel 7). In panchina: Carnesecchi, Rossi, Zortea, Bonfanti, Mendicino, Del Lungo, Colombo, Manzoni, Cisse. Allenatore: Gasperini 6.5. Milan (4-3-3): Maignan 7, Calabria 4.5; Tomori 5.5, Theo Hernandez 5, Florenzi 5.5; Loftus-Cheek 5 (27'st Jovic 6), Reijnders 5.5 (43'st Adli sv), Musah 5; Chukwueze 5 (14'st Bennacer 6), Giroud 6.5, Pulisic 5.5. In panchina: Mirante, Nava, Simic, Bartesaghi, Krunic, Pobega, Chaka Traore, Romero. Allenatore: Pioli 5.5. Arbitro: La Penna di Roma 1 5.5. Note: terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 14.907. Espulsi: 48'st Calabria per doppia ammonizione. Ammoniti: Reijnders, Ederson, Bennacer, Calabria. Angoli: 5-4 per l'Atalanta. Recupero: 2'; 9'. L’Atalanta vince una gara incredibile, contro il Milan finisce 3-2 col gol di Muriel in pieno recupero: i nerazzurri tornano alla vittoria dopo quattro giornate d’astinenza e ora sono ad un passo dalla zona Champions League. Nulla da fare per la squadra di Pioli, i rossoneri hanno incassato la quarta sconfitta in campionato. Ci si aspettava una reazione dopo la trasferta di Torino e l’Atalanta ha risposto presente. Gasperini ha recuperato Djimsiti nell’ultimo allenamento utile schierando dunque il solito 3-4-1-2 (con Scalvini e De Roon a completare la difesa), i rossoneri di Pioli hanno risposto con il classico 4-3-3: Theo Hernandez è stato confermato al centro insieme a Tomori, con Giroud tornato titolare dopo due giornate di squalifica. Le due squadre hanno cercato sin dai primi minuti la rete, ma la prima grande occasione è capitata a De Ketelaere, l'uomo più atteso: il belga, da due passi, ha spedito in curva il pallone del possibile vantaggio. Gli ospiti hanno risposto con Tomori, la deviazione del centrale è stata intercettata da Ederson sulla linea. La squadra di Gasperini ha impiegato 38 minuti per sbloccare il match quando Lookman, servito da Koopmeiners, è riuscito a superare la difesa avversaria con un’azione personale: la conclusione, deviata dallo stesso Tomori, ha beffato Maignan. In pieno recupero Giroud, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, è riuscito a trovare la rete del pareggio. Nella ripresa l’Atalanta ha iniziato con una marcia diversa, al 10' De Ketelaere ha superato Calabria per poi servire Lookman: l’anglo-nigeriano, solo al centro dell’area, ha siglato la doppietta personale. La squadra di Gasperini ha cercato di chiudere il match, ma gli orobici non sono riusciti a trovare il terzo gol: miracoloso l’intervento di Maignan prima su Scalvini, poi su Lookman. Al 35' del secondo tempo Jovic, servito da Pulisic, è riuscito a ribadire in rete un pallone lasciato lì dalla difesa atalantina. Nel finale Calabria è stato espulso per doppia ammonizione e in pieno recupero è stato Muriel ad inventarsi il gol decisivo: il colombiano, di tacco, ha regalato tre punti pesanti alla Dea.

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