Genoa - Inter 1-1
Marcatori: 42' pt Arnautovic, 52' pt Dragusin Genoa (3-5-2): Martinez 6.5; Dragusin 7, Bani 6.5, De Winter 6 (1' st Vasquez 6); Sabelli 6, Strootman 5.5 (16' st Malinovskyi 5.5), Badelj 6, Frendrup 6, Martin 6 (33' st Messias 5.5); Gudmundsson 7, Ekuban 6.5 (16' st Retegui 6). In panchina: Leali, Thorsby, Vogliacco, Jagiello, Kutlu, Matturro, Hefti, Puscas, Fini, Haps, Galdames Allenatore: Gilardino 6.5. Inter (3-5-2): Sommer 5; Bisseck 6.5 (45' st Pavard sv), Acerbi 5.5, Bastoni 6.5; Darmian 5.5 (33' st Dumfries 6), Barella 6 (33' st Frattesi 6), Calhanoglu 5.5, Mkhitaryan 5.5 (45' st Klaassen sv), Carlos Augusto 5; Thuram 5.5, Arnautovic 7 (25' st Sanchez 5.5). In panchina: Di Gennaro, Audero, Sensi, De Vrij, Asllani, Agoume, Motta, Stabile, Sarr. Allenatore: Simone Inzaghi 6. Arbitro: Doveri di Roma 5. Note: terreno di gioco in buone condizioni; spettatori 33.249. Ammoniti: Gilardino, Gudmundsson, Dragusin, Barella, Mkhitaryan. Angoli: 8-2 per il Genoa. Recupero: 11'; 9'. Un ottimo Genoa interrompe la striscia di quattro vittorie di fila dell’Inter, fermandola sul pareggio nell’ultima gara del 2023. A Marassi finisce 1-1 con il botta e risposta nel primo tempo tra Arnautovic e Dragusin: la squadra di Inzaghi si porta momentaneamente a +5 sul secondo posto della Juve (impegnata domani con la Roma), ma fallisce il primo match point per il titolo di 'campione d’invernò. Gli uomini di Gilardino, invece, centrano un altro grande risultato con una big salendo a quota 20 punti in classifica. I nerazzurri provano a fare la gara sin dai primi minuti, spaventando i padroni di casa prima con una conclusione sballata di Mkhitaryan, poi con un colpo di testa di Thuram su cross di Arnautovic bloccato senza troppi problemi da Martinez. Gli ospiti sembrano tenere bene in mano il comando delle operazioni, ma con il passare dei minuti il Grifone guadagna metri e al 33' va ad un passo dal vantaggio: Strootman crossa a rientrare dalla destra, Acerbi devia di testa rischiando l’autogol con la sfera che sibila a centimetri dal palo. L’Inter si spaventa, però sul finale di primo tempo colpisce e passa avanti con il primo gol dal ritorno in nerazzurro di Arnautovic, che mette dentro da due passi dopo un palo colpito da Barella (diverse le proteste genoane per una presunta spinta di Bisseck su Strootman ad inizio azione). Prima del riposo, nel lunghissimo recupero a causa della sospensione per fumogeni, arriva il pareggio del Genoa grazie alla zuccata di Dragusin sul corner di Gudmunsson. Nella ripresa il match è molto equilibrato, la squadra di Gilardino entra in campo con un altro piglio e mette in seria difficoltà gli uomini di Inzaghi, che fanno più fatica a manovrare e costruire occasioni. Al 68' ci prova Acerbi di testa trovando la respinta di Martinez, mentre un minuto più tardi, dall’altra parte, è Sommer a neutralizzare un tentativo aereo di Vasquez. Per il resto non succede moltissimo, nel finale i nerazzurri tentano gli ultimi disperati assalti alla ricerca del gol vittoria, ma non trovano fortuna.
Lazio - Frosinone 3-1
Marcatori: 13' st Soulè (rig), 25' st Castellanos, 27' st Isaksen, 39' st Patric Lazio (4-3-3): Provedel 6; Marusic 6, Patric 7, Gila 6, Pellegrini 6 (9' st Hysaj 6); Guendouzi 5.5, Rovella 6 (41' st Cataldi sv), Kamada 5.5 (21' st Vecino 6); Felipe Anderson 5.5 (1' st Isaksen 7.5), Castellanos 7.5, Zaccagni 6.5 (41' st Pedro sv). In panchina: Sepe, Mandas, Casale, Ruggeri, Basic, Sana Fernades. Allenatore: Sarri 6.5. Frosinone (3-4-2-1): Turati 6; Monterisi 5.5, Okoli 5, Romagnoli 5.5; Gelli 6, Brescianini 6 (45' st Bourabia sv), Barrenechea 5.5, Garritano 5 (34' st Kvernadze sv); Soulè 7 (45' st Cuni sv), Harroui 6 (30' st Caso sv); Kaio Jorge 6 (30' st Cheddira sv). In panchina: Frattali, Cerofolini, Lulic, Reinier, Mazzitelli, Lusuardi. Allenatore: Di Francesco 6. Arbitro: Feliciani di Teramo 6. Note: serata serena, terreno in discrete condizioni. Ammoniti: Patric, Sarri, Okoli, Barrenechea, Isaksen, Cataldi. Angoli: 6-2. Recupero: 2' pt; 6' st. Fuochi d’artificio di fine 2023 per la Lazio che festeggia l’ultima vittoria dell’anno battendo 3-1 in rimonta il Frosinone nella 18ª giornata di Serie A. Allo stadio Olimpico i ciociari sono andati in vantaggio con Soulè su rigore a inizio ripresa, ma i biancocelesti hanno ribaltato il risultato in due minuti, dal 70' al 72' con le reti di Castellanos e Isaksen, e poi dilagato con Patric nel finale. La squadra di Sarri trova continuità con il secondo successo consecutivo, nonostante le pesanti assenze di Immobile e Luis Alberto per infortunio. Un plauso agli uomini di Di Francesco, bravi per più di un’ora e ormai sempre più una certezza come dimostrato per tutto il primo tempo. Sono loro ad andare più vicini alla rete con le occasioni di Harroui e di Monterisi. La Lazio invece patisce ancora il mal di gol e non è mai pericolosa, se non con Zaccagni. A inizio secondo tempo Pellegrini scuote gli animi con un’interessante iniziativa personale di poco fuori dalla porta. Poi arriva l'episodio che cambia la gara: Guendouzi colpisce con il pugno il pallone in area. L’arbitro Feliciani, dopo aver rivisto l’azione al Var, assegna calcio di rigore. Dal dischetto al 58' Soulè non fallisce lo 0-1 dei ciociari. I biancocelesti accusano il colpo e sbandano, poi reagiscono e in due minuti ribaltano il risultato. Ci pensano Castellanos e Isaksen, rispettivamente al 70' e al 72', un gol e un assist per il compagno a testa. L’argentino pareggia in torsione e il danese buca di sinistro per il raddoppio. Il centrocampista colpirà pure una traversa nel recupero, ma intanto all’84' ci aveva pensato Patric a chiudere definitivamente i conti. Il difensore segna il 3-1 infilando in rete sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La Lazio chiude in trionfo e risale la china, il Frosinone non ha avuto la forza di sopportare l’urto della rimonta.