Atletico Madrid - Inter 2-1 (3-1 d.c.r.)
Marcatori: 33’ pt Dimarco, 36’ pt Griezmann, 42’ st Depay. Sequenza rigori: Calhanoglu (gol), Depay (gol), Sanchez (parato), Saul (parato), Klaassen (parato), Riquelme (gol), Acerbi (gol), Correa (gol), Lautaro (fuori). Atletico Madrid (3-5-2): Oblak 7,5; Witsel 6, Savic 6, Hermoso 6,5; Molina 6 (34' st Barrios sv), Llorente 6,5 (9' pts Azpilicueta sv), Koke 6,5, De Paul 5,5 (26' st Correa 6), Lino 6,5 (26' st Riquelme 6,5); Morata 6 (34' st Depay 7), Griezmann 7 (1' sts Saul 6) . All.: Simeone 6,5. Inter (3-5-2): Sommer 6,5; Pavard 5,5, De Vrij 6, Bastoni 6 (28' st Acerbi 6); Dumfries 5,5 (28' st Darmian 5,5), Barella 5,5 (39' st Frattesi 6), Calhanoglu 6, Mkhitaryan 5,5 (6' sts Klaassen sv), Dimarco 6,5 (39' st Bisseck 6); Thuram 6 (12' pts Sanchez 5,5), Lautaro 5,5 All.: S. Inzaghi 5,5. Arbitro: Marciniak (Polonia) 6. Note: Angoli: 5-1 per l’Atletico Madrid. Recupero: 1' e 0'; 3' e 0'. Ammoniti: Bisseck, Acerbi, Calhanoglu, Hermoso e Koke per gioco falloso. Spettatori: 69.196. Le parate di Oblak ai rigori spediscono l’Atletico Madrid ai quarti di finale di Champions League, mandando ko l’Inter e spezzando il sogno nerazzurro di rifarsi della finale persa lo scorso anno. I nerazzurri di Simone Inzaghi si fanno rimontare dopo l’1-0 dell’andata nonostante il vantaggio segnato da Dimarco: i gol di Griezmann e Depay mandano la gara ai supplementari, prima degli errori decisivi dal dischetto di Sanchez, Klaassen e Lautaro che aprono la strada ai colchoneros per i quarti. E’ una delusione per l'Inter, lanciata da una stagione dominante, ma anche per tutto il calcio italiano, che resta senza squadre tra le migliori otto della Champions. L’Atletico parte subito in attacco, sulla spinta dei 70mila del Wanda Metropolitana al record di spettatori. Serve subito un ottimo Sommer per tenere il pareggio, con il portiere svizzero che si distende per deviare un velenoso mancino in diagonale di Lino. L’Inter però è in partita e risponde poco dopo con una azione simile, quando Dumfries viene lanciato verso la porta ma trova una doppia risposta di Oblak, prima su un destro in diagonale poi su un mancino sporco. I nerazzurri provano a fare la partita con tanto possesso palla, mentre l’Atletico si difende basso aspettando gli errori degli uomini di Inzaghi. Che non tardano ad arrivare, un pò per l'aggressività degli spagnoli ma anche per la tanta imprecisione di Lautaro e compagni. Ci prova anche Morata, il suo colpo di testa viene bloccato da Sommer. Dall’altra parte l’Inter crea diverse occasioni potenzialmente pericolose, su cui però sbaglia sempre l’ultimo passaggio per andare in porta. E forse non a caso, l’unica volta in cui i nerazzurri riescono a giocare la palla senza errori arriva il vantaggio: Bastoni innesca Barella sulla sinistra, tocco di esterno per Dimarco che col destro batte Oblak trovando il suo primo gol in carriera in Champions. La reazione però dell’Atletico è immediata, perché non passano nemmeno due minuti quando Pavard svirgola un lancio di Koke praticamente aggiustando la palla per Griezmann da due passi impatta il risultato. Il francese ha poco dopo l’occasione per portare avanti l’Atletico, trovando però la chiusura di Pavard all’ultimo. La ripresa si apre con ancora l’Atletico pericoloso, Valverde va via sulla destra a Dimsrco e serve Griezmann, sul cui destro di prima intenzione però Sommer si salva in due tempi. Gli spagnoli alzano la pressione e l’Inter si schiaccia, poi però con il possesso palla riescono a rallentare il ritmo e frenare anche i bollenti spiriti spagnoli. Creando anche l’occasione per chiudere la sfida, quando Lautaro dopo una grande giocata mette in porta Thuram, che a tu per tu con Oblak però calcia altissimo. Dall’altra parte Simeone si gioca il tutto per tutto lanciando nella mischia Correa e Depay, e proprio quest’ultimo ha subito la palla buona ma un super Darmian all’ultimo istante riesce a salvare. La spinta dell’Atletico apre varchi in contropiede che l'Inter può subito sfruttare, Barella però lanciato da Lautaro calcia centrale da solo davanti a Oblak. Gli spagnoli cercano il tutto per tutto e decisivo diventa Depay, che prima centra un palo a colpo sicuro e poi trova il gol del vantaggio, sfruttando una indecisione di De Vrij per trovare col destro l’angolino basso. E Riquelme all’ultimo istante dei regolamentari ha anche la palla per regalare la qualificazione all’Atletico, sparando clamorosamente alto. Ai supplementari (la prima volta nella storia in Champions per l’Inter) l’inerzia è tutta spagnola e serve un altro miracolo di Sommer per salvare il risultato su una conclusione ravvicinata di Depay. L’Inter risponde con un colpo di testa di Lautaro su corner a lato di poco, ma nel finale non ha la forza per andare a caccia del gol decisivo prima dei rigori che hanno deciso la qualificazione.