Ultime tre caselle da riempire per completare il quadro di Euro 2024. Scattano gli spareggi per le dodici nazionali ancora a caccia di un posto per il torneo continentale di calcio in programma in Germania: sfide, quelle che si aprono con le semifinali (le finali sono previste martedì 26), all’ombra della guerra.
Tra le squadre che sperano ci sono infatti anche Israele e Ucraina, i Paesi teatri delle due guerre che tengono in ansia il mondo, e che sfideranno rispettivamente l’Islanda, sul campo neutro di Budapest, e la Bosnia. E se dovessero vincere il primo round degli spareggi potrebbero ritrovarsi nel match finale che regala il pass per la Germania. Due partite inevitabilmente condizionate dal clima di tensione internazionale, con Kiev che combatte da due anni l’invasione russa, e gli israeliani la mai spenta guerra con i palestinesi. Una loro eventuale qualificazione porterebbe una dimensione geopolitica al torneo europeo. La vincente si unirebbe al Gruppo E composto da Belgio, Slovacchia e Romania.
La nazionale guidata da Alon Hazan ha i riflettori addosso e inevitabilmente anche l’avvicinamento alla sfida con l’Islanda ha incontrato qualche intoppo: l’allenatore norvegese dell’avversaria, Age Hareide, che ha provato ad aprire un nuovo ciclo con la sua squadra, ha scatenato polemiche e indignazione a Gerusalemme quando ha detto che avrebbe preferito non giocare contro Israele «a causa di ciò che sta accadendo a Gaza e di ciò che hanno fatto a donne, bambini e civili».
Per l’Ucraina il pass per gli europei rappresenterebbe una motivazione, una spinta, e anche una gioia anche per la popolazione di Kiev dopo due anni di guerra e morte. Ma anche qui non sono mancate frasi che hanno segnato l’avvicinamento al match: come quelle pronunciate dal ct della Bosnia Savo Milosevic che parlando della situazione in Ucraina ha detto «è un problema loro».
Ma a dare la caccia al pass per la fase finale degli Europei c'è anche la Polonia: la nazionale della stella Robert Lewandowski ancora non è qualificata e dovrà affrontare l'Estonia a Varsavia e poi, eventualmente, il Galles o la Finlandia. Nelle ultime 20 partite di qualificazione agli Europei giocate in casa, la Polonia non è mai stata sconfitta (15 vittorie e 5 pareggi). Le altre sfide sono Galles-Finlandia e Grecia-Kazakhstan.
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