La ripresa degli allenamenti è prevista per mercoledì, ma prima di allora l’Inter avrà due risposte importanti e molto attese. La prima riguarda la decisione del giudice sportivo in merito al caso Acerbi-Juan Jesus, attesa tra lunedì e martedì, quando Inzaghi saprà anche l’entità dell’infortunio di De Vrij, tornato anzitempo dall’Olanda per un problema agli adduttori accusato in nazionale. L’allenatore potrebbe così ritrovarsi senza entrambi i centrali a disposizione per la gara di lunedì 1° aprile contro l’Empoli, un’altra tappa di avvicinamento allo scudetto della seconda stella: "Per lo scudetto manca ancora poco, ma abbiamo altre partite importanti e poi ci penseremo - ha detto Calhanoglu a SportMediaset dopo l’amichevole della sua Turchia contro l’Ungheria -. Io sono calmo, tutta la squadra è calma. Noi guardiamo solo noi stessi. L’eliminazione dalla Champions? Ci abbiamo provato, il calcio è così, ci riproveremo il prossimo anno. Se resterò all’Inter? Sì certo".
Resterà all’Inter anche Beppe Marotta, da molti indicato come il vero artefice dei successi nerazzurri. E lo farà anche per i prossimi due anni, non oltre. Il suo contratto, infatti, scadrà il 30 giugno 2027, dopo si dedicherà ad altro, come lui stesso ha ribadito oggi a Varese (lo aveva già fatto a gennaio intervenendo nel podcast di Fedez "Wolf - Storie che contano") in una conferenza sul tema della sostenibilità nelle società sportive: "Fra due anni, quando terminerà il mio contratto con l’Inter, mi occuperò solo dei giovani - ha detto l’amministratore delegato nerazzurro, in carica dal 13 dicembre 2018 e fresco di rinnovo lo scorso novembre -. Il settore giovanile è il patrimonio più grande di una società, soprattutto dal punto di vista umano. Sono sempre più convinto che far pagare lo sport ai giovani sia sbagliato: dovrebbe essere gratuito, perché così si riuscirebbero a coinvolgere anche le famiglie povere, quelle in cui si nascondono i campioni, come accadeva una volta".
Resterà all’Inter anche Beppe Marotta, da molti indicato come il vero artefice dei successi nerazzurri. E lo farà anche per i prossimi due anni, non oltre. Il suo contratto, infatti, scadrà il 30 giugno 2027, dopo si dedicherà ad altro, come lui stesso ha ribadito oggi a Varese (lo aveva già fatto a gennaio intervenendo nel podcast di Fedez "Wolf - Storie che contano") in una conferenza sul tema della sostenibilità nelle società sportive: "Fra due anni, quando terminerà il mio contratto con l’Inter, mi occuperò solo dei giovani - ha detto l’amministratore delegato nerazzurro, in carica dal 13 dicembre 2018 e fresco di rinnovo lo scorso novembre -. Il settore giovanile è il patrimonio più grande di una società, soprattutto dal punto di vista umano. Sono sempre più convinto che far pagare lo sport ai giovani sia sbagliato: dovrebbe essere gratuito, perché così si riuscirebbero a coinvolgere anche le famiglie povere, quelle in cui si nascondono i campioni, come accadeva una volta".
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