Napoli - Atalanta 0-3
Marcatori: 26' pt Miranchuk, 45' pt Scamacca, 43' st Koopmeiners
Napoli (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 5, Rrahmani 5, Jesus 4.5, Mario Rui 5; Anguissa 5 (30' st Simeone 6), Lobotka 5.5, Traoré 5 (1' st Zielinski 6); Politano 5 (22' st Lindstrom 5.5), Osimhen 5.5, Raspadori 5.5 (1' st Ngonge 6). In panchina: Contini, Gollini, Natan, Oliveira, Mazzocchi, Ostigard, Cajuste, Dendoncker. Allenatore: Calzona 4.5.
Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi 6.5; Scalvini 6.5 (27' st Toloi 6), Hien 7, Kolasinac 6 (22' st Djimsiti 6); Hateboer 6, De Roon 6.5, Ederson 6.5, Zappacosta 6 (15' st Ruggeri 6.5); Pasalic 7 (16' st Koopmeiners 7); Miranchuk 7.5, Scamacca 7.5 (16' st Lookman 6.5). In panchina: Musso, Rossi, Holm, Palomino, Bakker, Adopo, Touré. Allenatore: Gasperini 7.
Arbitro: Pairetto di Nichelino 6.
Note: giornata serena, campo in buone condizioni. Ammoniti: Osimhen, Kolasinac, Koopmeiners, Di Lorenzo. Angoli: 7-5. Recupero: 1'+1; 5'.
Il Napoli crolla in casa e lascia il Maradona tra i fischi. L’Atalanta vince con un netto 3-0 e si regala una splendida Pasqua oltre che una vittoria importantissima in chiave Europa, mentre per gli azzurri è una battuta d’arresto che probabilmente mette la parola fine alle ambizioni Champions. Un pomeriggio iniziato con l’abbraccio della città e della squadra a Juan Jesus. Tutti compatti contro il razzismo e al fianco del difensore brasiliano dopo quanto accaduto due settimane con il nerazzurro Acerbi, nel match in casa dell’Inter. Tornando alla gara gli azzurri vengono messi ko dalle reti di Miranchuk, Scamacca e Koopmeiners. Con questo successo l’Atalanta accorcia sulla zona Champions, distanziando proprio il Napoli: dall’altra parte, gli azzurri rimangono fermi a 45 punti dopo una prestazione deludente e ricca di errori. All’interno di un primo tempo a tratti equilibrato, l’Atalanta si rivela più cinica e riesce a rientrare negli spogliatoi addirittura con due gol di vantaggio. Già dopo tre minuti i nerazzurri colpiscono un palo con Miranchuk, su sviluppo di contropiede. Il Napoli soffre tremendamente gli inserimenti dei centrocampisti atalantini e la posizione offensiva ibrida di Miranchuk.
Proprio l’attaccante russo realizza la rete dell’1-0 per l'Atalanta: in seguito ad un’azione molto confusa in area, Pasalic serve di testa Miranchuk, che da due passi non ha problemi a battere Meret. Il Napoli prova a reagire, giocando, però, su ritmi troppo blandi. Al 45' arriva, però, la doccia fredda per i partenopei, che subiscono il gol del 2-0 per mano di Scamacca, autore di un preciso destro all’angolino. In avvio di ripresa Calzona attinge dalla panchina e prova a scuotere la manovra offensiva sin qui scolastica del Napoli. Gli ingressi di Zielinski e Ngonge danno un iniziale cambio di ritmo ai padroni di casa. La reazione partenopea è, però, solo estemporanea e l’Atalanta ritorna presto padrona del campo. In più occasioni Osimhen sbatte su Carnesecchi, fallendo il gol della speranza. Nel finale di match, al 88', Koopmeiners chiude i conti, segnando il terzo gol. L'Atalanta si rialza così dopo un periodo complicato, mentre il Napoli esce dal campo sommerso dai fischi.
Genoa-Frosinone 1-1
RETI: 30'pt Gudmundsson, 36'pt Reinier.
GENOA (3-5-2): Martinez 6; Vogliacco 6, Bani 6, Vasquez 6.5; Sabelli 6 (31'st Thorsby 6), Frendrup 6.5, Badelj 6.5 (31'st Ankeye 6), Messias 6.5, Spence 5.5 (1'st Malinovskyi 6, 18'st Strootman 6); Gudmundsson 7, Retegui 5.5 (9'st Haps 6). In panchina: Leali, Sommariva, De Winter, Bohinen, Pittino. Allenatore: Gilardino 6.5.
FROSINONE (3-4-2-1): Turati 6.5; Lirola 5.5, Okoli 5, Romagnoli 5.5; Zortea 6.5, Barrenechea 6, Brescianini 6, Valeri 6; Soulè 5.5 (38'st Ibrahimovic sv), Reinier 7 (31'st Mazzitelli); Cheddira 6 (38'st Cuni sv). In panchina: Frattali, Cerofolini, Baez, Seck, Garritano, Kvernadze, Ghedjemis, Monterisi, Bonifazi, Lusuardi. Allenatore: Di Francesco 6.
ARBITRO: Sacchi di Macerata 5.
NOTE: terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Retegui, Badelj, Zortea. Angoli: 3-8. Recupero: 0'pt, 8'st.
Genoa e Frosinone impattano nella sfida valevole per la 30 giornata di Serie A. A Marassi termina 1-1 con il botta e risposta tra Gudmundsson (rigore) e Reinier nel corso della prima frazione di gioco. Si tratta del secondo pareggio di fila per la squadra di Gilardino che sale a 35 punti in classifica, mentre gli uomini di Di Francesco raggiungono quota 25 ma restando in piena zona retrocessione. La prima grande palla gol del match la costruiscono i padroni di casa al 10': sugli sviluppi di un corner Vasquez colpisce di testa e centra la traversa, poi sulla ribattuta altro colpo di testa di Sabelli respinto miracolosamente da Turati. A ridosso della mezz'ora i padroni di casa trovano comunque l’episodio per sbloccare: Gudmundsson entra in area e cade dopo un contatto con Okoli giudicato falloso dall’arbitro. Dal dischetto lo stesso attaccante islandese non sbaglia e firma l’1-0. Passano però una manciata di minuti e la formazione ciociara risponde immediatamente con Reinier, che trova l’1-1 indovinando la conclusione di destro in piena area su assist di Zortea. Nella ripresa i ritmi sembrano calare e, per oltre mezz'ora, l’unico vero spunto è quello al 68' di Messias, che riceve da Gudmundsson e prova un sinistro a giro da fuori che non passa lontano dall’incrocio dei pali. Nel finale invece ci prova Soule per il Frosinone calciando di potenza sul fondo, poi in pieno recupero viene segnalato un presunto tocco di mano in area di Thorsby e di conseguenza fischiato un rigore dei ciociari. Si tratta però di una svista arbitrale e il Var corregge giustamente la decisione.
Torino-Monza 1-0
RETE: 24' st Sanabria (rig.).
TORINO (3-4-1-2): Milinkovic-Savic 6; Tameze 6 (38' st Lovato sv), Buongiorno 6.5, Rodriguez 6 (37' st Masina sv); Bellanova 6, Ricci 6.5, Linetty 6, Lazaro 5.5; Vlasic 6, Okereke 6 (17' st Sanabria 7); Zapata 6. In panchina: Gemello, Popa, Pellegri, Sazonov, Kabic, Vojvoda, Savva. Allenatore: Juric 6.5
MONZA (4-3-2-1): Di Gregorio 6.5; Birindelli 5.5 (32' st Zerbin 6), Izzo 6.5, Marì 6, A. Carboni 5.5 (11' st Pedro Pereira 6); Pessina 5, Gagliardini 6, Akpa Akpro 6 (25' st Caldirola 6); Maldini 5.5 (11' st Mota 6), Colpani 6 (25' st V. Carboni 6); Djuric 6. In panchina: Sorrentino, Gori, Donati, Lo. Colombo, Le. Colombo, Ferraris, Berretta, Kyriakopoulos, Ciurria. Allenatore: Palladino 5.5
ARBITRO: Aureliano di Bologna 6.5.
NOTE: pomeriggio piovoso, terreno di gioco in buone condizioni. Espulso: Pessina, al 27' st, per doppia ammonizione. Ammonito: Caldirola. Angoli: 7-2 per il Torino. Recupero: 0'; 5'.
Il Torino batte il Monza di misura nello scontro diretto di metà classifica valevole per la 30 giornata di Serie A. Allo stadio Olimpico termina 1-0 grazie ad un calcio di rigore di Sanabria nel corso della ripresa, causato da un’ingenua trattenuta di Pessina su Ricci. Il capitano dei brianzoli si rende protagonista in negativo anche per un’espulsione, rimediata per doppio giallo poco dopo l’episodio da rigore. I granata di Juric centrano così la seconda vittoria consecutiva e quarto risultato utile di fila, raggiungendo quota 44 punti e scavalcando proprio gli uomini di Palladino, costretti a restar fermi a 42 in classifica. Nel primo tempo non c'è molto da raccontare: poche le emozioni e lo spettacolo in campo, di conseguenza non si conta praticamente nessuna palla gol. I padroni di casa provano a fare qualcosa in più degli ospiti, ma Izzo tiene bene a bada Zapata, mentre Vlasic ed Okereke non riescono mai a rendersi pericolosi. Dall’altra parte i brianzoli provano ad affidarsi a Maldini e Colpani, all’intervallo però resiste lo 0-0. Ad inizio ripresa il Toro prova ad aumentare sensibilmente i giri del proprio motore, impensierendo prima i biancorossi con un colpo di testa centrale di Buongiorno respinto da Di Gregorio, poi un minuto più tardi con un destro a giro di Okereke su cui si fa trovare ancora pronto il portiere. La risposta del Monza porta la firma di Djuric, che si avventa di testa su un cross del neo entrato Dany Mota mancando di poco lo specchio della porta. Al 67' arriva l’episodio che sblocca la gara: Pessina trattiene ingenuamente Ricci in area, l’arbitro fischia il rigore in favore dei granata e Sanabria lo trasforma nell’1-0. Il capitano dei brianzoli compromette ancor di più la gara giusto qualche istante dopo, rimediando il secondo giallo e lasciando i suoi in inferiorità numerica. Nel finale i granata avrebbero diverse chances per chiudere anticipatamente il discorso, ma Di Gregorio è bravo a dire di no ai vari Zapata e allo stesso Sanabria. Al triplice fischio è comunque festa per il Toro.
Caricamento commenti
Commenta la notizia