Calhanoglu dà il via alla festa, doppietta contro il Toro e l'Inter resta in ‘quota’ 100. In campo cori, striscioni... e risate
INTER-TORINO 2-0
MARCATORE: 11'st e 15'st (rig). Calhanoglu. INTER (3-5-2): Sommer 6; Pavard 6.5, De Vrij 6, Bastoni 6.5 (26'st Buchanan 6); Darmian 6, Barella 6.5 (27'st Arnautovic 6), Calhanoglu 7.5 (18'st Asllani 6), Mkhitaryan 6.5 (18'st Frattesi 6), Carlos Augusto 6; Lautaro Martinez 6.5, Thuram 6.5 (18'st Sanchez 6). In panchina: Di Gennaro, Audero, Sensi, Cuadrado, Klaassen, Acerbi, Bisseck, Dimarco. Allenatore: Inzaghi 7. TORINO (3-4-1-2): Milinkovic Savic 6; Lovato 5, Buongiorno 5.5, Rodriguez 5.5 (27'st Masina 6); Bellanova 6, Tameze 5, Ilic 5.5, Lazaro 5.5 (18'st Vojvoda 6); Ricci 6, Vlasic 5; Zapata 5.5 (18'st Sanabria 5.5). A disposizione: Gemello, Popa, Pellegri, Kabic, Okereke, Dellavalle, Silva, Savva. Allenatore: Juric 5. ARBITRO: Ferrieri Caputi di Livorno 5. NOTE: terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 71.686. Ammoniti: -. Espulsi: 4'st Tameze. Angoli: 5-4. Recupero: 2'pt, 5'st. L’aritmetica non rovina la festa nerazzurra. L'Inter vince 2-0 contro il Torino, decisiva la doppietta di Calhanoglu nel secondo tempo: 28a vittoria su 34 partite per la squadra di Simone Inzaghi, ben 89 punti conquistati in una stagione trionfale. Sorrisi e cori al fischio finale con tutto il popolo nerazzurro, i festeggiamenti proseguiranno con la parata che partirà da San Siro e terminerà in piazza Duomo, attesi sulle strade circa 100mila tifosi interisti. Opportunità sprecata per gli uomini di Juric che restano distanti dalla zona europea, nel prossimo turno i granata sfideranno il Bologna. L’Inter invece andrà in casa del Sassuolo. In un San Siro tutto tricolore Simone Inzaghi ha deciso di non stravolgere troppo la formazione titolare, in campo soltanto De Vrij e Carlos Augusto al posto degli infortunati Acerbi e Dimarco. Il Torino ha risposto con un 3-4-2-1, con Zapata unico riferimento offensivo: il colombiano al 15' ha provato una conclusione respinta da Sommer, subito dopo l’ex Atalanta ha sfiorato il gol del vantaggio con un colpo di testa uscito per questione di centimetri. I padroni di casa hanno alzato i ritmi soltanto nella ripresa: dopo quattro minuti Tameze, precedentemente ammonito per aver steso Mkhitaryan dal limite, è stato espulso in seguito a una revisione al Var. All’11' Calhanoglu, al termine di un’azione manovrata in stile cestistico, è riuscito a superare Milinkovic-Savic con una conclusione di prima intenzione. Quattro minuti più tardi il turco ha siglato la doppietta personale trasformando il rigore conquistato da Thuram per un fallo in area di Lovato. La seconda rete nerazzurra ha praticamente sancito la fine del match, Inzaghi ha dato spazio a chi ha giocato meno in una stagione trionfale: Lautaro ha cercato il gol in un paio di occasioni, timidi i tentativi di Asllani e Frattesi dalla distanza. Nell’accademia finale il Torino ha provato qualche affondo senza però riuscire a superare Sommer.
La festa
Al triplice fischio finale della gara è partita ufficialmente la festa dell’Inter per la vittoria dello scudetto, conquistato matematicamente una settimana fa nel derby contro il Milan. Sul terreno di gioco è comparso uno striscione nerazzurro con la scritta «Campioni d’Italia» e le due stelle, in cui Marcus Thuram si è avvolto tra le risate dei compagni e i cori della Curva Nord, mentre Pavard si è dedicato a bagnare il tecnico Simone Inzaghi con una bottiglietta d’acqua e altri calciatori hanno portato in campo la propria famiglia. La squadra ha poi fatto un giro di campo, agitando lo striscione e salutando tutti i tifosi tra gli applausi degli spalti.