L’Atalanta passa a Lecce 2-0 ed ottiene la matematica certezza di disputare la prossima Champions League. Con un avvio di ripresa impetuoso, in appena otto minuti, gli orobici sbrigano la pratica giallorossa, prima grazie a De Ketalaere, appena entrato, poi con Scamacca, e mettono in cassaforte il quinto posto, utile a disputare la prossima competizione europea.
Il Lecce, buona la prova dei giallorossi nei primi 45 minuti, cede il passo ma festeggia ugualmente la seconda salvezza di fila in A. I tre punti conquistati oggi e la qualificazione Champions sono un ottimo viatico per preparare al meglio la finale di Europa League contro il Bayer Leverkusen. In casa Lecce torna Piccoli in attacco, con Krstovic e Dorgu.
In panchina Oudin (diventato papà nella notte), parte da primo minuto il giovane Berisha. Sul fronte opposto, stanti le assenze forzate di De Roon (infortunato) e Koopmeiners (squalificato), Gasperini lancia da subito il giovane Bonfanti e sposta Scalvini in mezzo al campo. Davanti ritorna Scamacca con Tourè e Miranchuk. Tra i pali c'è Musso, il portiere di Coppa. Parte subito forte l’Atalanta per chiudere da subito i giochi, il Lecce risponde con rapide ripartenze in contropiede. Il primo acuto è di marca orobica. Azione con una serie di passaggi stretti in area e imbucata finale di Tourè, che mette Pasalic davanti a Falcone: conclusione ravvicinata, ma il portiere sventa con un grande intervento (7').
Risponde il Lecce con Piccoli, ex di turno, che in meno di un minuto prima spreca colpendo debolmente in area, poi si ripete con una conclusione sul primo palo, ma Musso è bravo a respingere in corner (9'). Giallo per Hateboer (25'), che entra in ritardo su Dorgu per evitare la rapida ripartenza dei padroni di casa: diffidato, salterà l’ultima gara contro il Torino. In casa Lecce il tecnico Gotti è costretto ad operare un primo cambio, con Genderey che accusa alcuni problemi fisici dopo un contrasto con Zappacosta: al suo posto Venuti (29'). Ci prova Krstovic a far saltare il banco nerazzurro, con un’azione personale che taglia l’intera area ospite. Bonfanti non lo molla e al momento del tiro chiude alla perfezione (30').
In pieno recupero il Lecce trova la rete con Dorgu, abile a toccare con un morbido tocco che supera Musso, ma l’arbitro Rapuano fischia il fuorigioco di partenza del calciatore danese. Via alla ripresa con due volti nuovo in casa Atalanta con il tecnico Gritti (squalificato Gasperini) che getta nella mischia De Ketelaere ed Ederson per Tourè e Zappacosta. E l’Atalanta cambia marcia. Prima il giovane belga mette subito il proprio sigillo sulla gara. Scamacca trova un lancio perfetto per De Ketelaerere che si invola e supera Falcone con un tocco vellutato: prima palla toccata ed è rete per il centrocampista (48'). Nemmeno il tempo di assorbire il colpo, che il Lecce capitola nuovamente. Miranchuk dal corner, Scamacca salta più in altro di tutti, con Falcone che esce a vuoto (53'). Gotti prova a scuotere i suoi, operando un triplo cambio: dentro Oudin, Blin e Pierotti per Gonzalez, Blin e Dorgu (54'). Sul fronte opposto, a risultato acquisito, la mente è ora rivolta a di Dublino, con Gritti che inserisce Djimsiti per Scamacca (62'), poi in rapida successione Adopo per Pasalic (68') e Bakker per Bonfanti (70'). Il Lecce prova a rendere meno amara la sconfitta, ma la punizione di Piccoli, a Musso battuto, si stampa sul palo (86'). Tre di recupero e poi la parola fine. L'Atalanta festeggia il raggiungimento aritmetico della Champions League, il Lecce, sconfitta a parte, festeggia l'avvenuta salvezza in un Via del Mare colorato di giallorosso.
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