Dopo 2906 giorni, l’avventura di Steven Zhang come presidente dell’Inter sembra avviata verso la conclusione. Era il 6 giugno 2016 quando Suning annunciò di aver acquisito la maggioranza del club nerazzurro, ora invece siamo ai titoli di coda. Una conclusione inevitabile, nonostante gli ultimi, disperati tentativi di Zhang di chiedere una proroga a Oaktree, il fondo americano virtualmente nuovo proprietario dell’Inter. Non sembra nemmeno un caso il fatto che in occasione della cena di gala al Castello Sforzesco di Milano di lunedì sera non ci sia stato alcun video messaggio da parte del presidente, come invece ipotizzato fino a qualche giorno fa. Un silenzio eloquente, che certifica le difficoltà della proprietà cinese e l'impossibilità di rispettare l’ultima, decisiva scadenza per la restituzione del prestito di 375 milioni di euro concesso tre anni fa da Oaktree. Che a questo punto ha il diritto di escutere il pegno, che consiste nelle quote di maggioranza della stessa Inter. Una procedura che richiederà una serie di passaggi, dallo scioglimento del precedente CDA alla nomina di quello nuovo con uomini di fiducia, così come l’individuazione di un nuovo presidente al posto dell’uscente Steven Zhang, il tutto nell’arco di una ventina di giorni. Nelle prossime ore potrebbe arrivare la comunicazione ufficiale da parte di Oaktree: non dovesse arrivare alcun bonifico da Nanchino, il fondo americano metterebbe le mani sull'Inter. Nel tardo pomeriggio sia Marotta che il resto della dirigenza hanno concluso la giornata lavorativa uscendo dalla sede di Viale della Liberazione, un altro segnale del fatto che non sarebbero attese ulteriori novità