Il centravanti che l’Italia cercava e che (probabilmente) ha trovato. Molto dipenderà da come andrà il match d’esordio dell’Italia sabato sera contro l'Albania a Dortmund dove il ct Luciano Spalletti dovrebbe confermare Gianluca Scamacca al comando dell’attacco dopo averlo 'snobbato' nei mesi scorsi non convocandolo per la tournée negli Stati Uniti a marzo. Tranne poi vederlo esplodere nell’Atalanta risultando tra i protagonisti della conquista dell’Europa League e della rimonta Champions in campionato. «La mancata convocazione in Usa è servita sì, poi sono andato dallo psicologo - ricorda l’attaccante romano - Cosa mi è successo negli ultimi tre mesi? Non so se lo scrivono i giornali, ma ho avuto un pò di infortuni a inizio anno, quindi se non stai bene come fai a giocare con Gasperini e come fai a giocare in generale nel calcio di oggi?... Ho cominciato a star bene fisicamente e ad avere continuità, ed è andata come andata». E così dopo l’exploit a suon di gol, compresi quelli segnati nell’impresa dell’Atalanta a Liverpool in Europa, Scamacca è stato convocato con l’obiettivo di Spalletti di affidargli l'attacco dell’Italia e spronarlo per fare sempre meglio. "Se mi sento pigro? Non lo so, già che sono venuto qua... (in sala stampa, ndr) e non mi sento pigro. Dietro questa parola il ct vuole dire tante cose, mi ha spronato, va bene così, ma io non mi sento pigro. La tourneè in Usa? Ha fatto bene Spalletti a non portarmi, non lo meritavo». Quanto all’appunto su una certa mancanza di cattiveria, «ne sento parlare spesso. Sinceramente sento solo di essere utile alla squadra. In alcune partite ci sono più spazi, in altre meno. Ma l’importante è solo il risultato». Poi il numero nove azzurro a Euro 2024 si concentra sull'Europeo che sta per cominciare, non nascondendo le sue grandi ambizioni: «Penso che siamo un gruppo giovane, è iniziato un nuovo ciclo, c'è voluto un pò di tempo per dimostrare la nostra forza e credo che uscirà nel nostro Europeo. Io mi sento bene spero di aiutare questo gruppo e di arrivare il più lontano possibile. Vorrei emulare il gruppo del 2021 e quello dei mondiali del 2006, hanno scritto la storia e anche io vorrei restare nella storia della Nazionale. Con l’Albania sarà una partita difficile, ma ci dobbiamo concentrare soprattutto su noi stessi per dare il meglio». Inevitabili i ringraziamenti al tecnico dell’Atalanta Giampiero Gasperini che lo ha voluto fortemente e lo ha saputo aspettare: «E' un momento importante per la mia carriera - avverte Scamacca - ci arrivo dopo un bel finale di stagione, spero di portare positività e gol. Un pensiero a Gasperini? Se sono qui tanto è merito suo, lui è riuscito a toccare le corde giuste per farmi fare click. A lui devo molto». Infine il giocatore nato e cresciuto nelle giovanili della Roma pensa alla partita con l’Albania dove è atteso tra i protagonisti: "immagino un esordio vincente. Conta il risultato, conta vincere, non solo gol o assist. Cosa mi ha detto Totti nell’incontro dei numeri 10 a Coverciano? Che dal vivo sono più grosso».