Si chiude oggi la fase a gironi degli Europei di calcio in corso di svolgimento in Germania. Ben 4 partite in programma con due tecnici calabresi pronti a recitare un ruolo importante: alle 18 il Gruppo E propone Slovacchia-Romania e Ucraina-Belgio. Sfide tutte da seguire in un girone davvero molto equilibrato con tutte e 4 le nazionali a quota 3 punti. Nel girone F il già qualificato Portogallo affronta la Georgia, mentre la Turchia di Montella affronta la Repubblica Ceca.
Martinez, ct Portogallo: "Il nostro obiettivo è arrivare lontano"
«Il nostro obiettivo è arrivare lontano": parola del ct del Portogallo, Roberto Martinez, alla vigilia della sfida con la Georgia. «Se mi chiedete di essere l'allenatore del Portogallo, non posso sognare, devo lavorare - le sue parole in conferenza stampa - L’obiettivo è andare lontano, permettere ai tifosi di sognare e realizzare i sogni. Non credo che il Portogallo sia favorito». «Sono i piccoli dettagli a definire chi arriva in finale - ha aggiunto - Il Portogallo è candidato, ma non è favorito. Anche l'Italia è nel gruppo dei candidati. Sono squadre esperte, abituate a giocare in questi tornei, sempre competitive, non sono mai delle vere sorprese, ma non sono le principali favorite per la vittoria di Euro 2024. L’Italia ha un allenatore fantastico, ha esperienza e tutto ciò che serve per andare lontano». Quanto alla sfida di domani con la Georgia, Martinez conferma che Cristiano Ronaldo giocherà dal primo minuto: «Abbiamo preparato la partita per vincere. Domani l’undici titolare sarà pieno di giocatori importanti. In porta ci sarà Diogo Costa perché non mi piace la rotazione dei portieri. E posso dire che domani il capitano (Ronaldo, ndr) sarà nell’undici di partenza». Sulla sfida con la Georgia aggiunge: «E' una partita importante perché il risultato stabilirà chi si qualificherà e chi no. La Georgia ha disputato un Europeo molto interessante. Dobbiamo continuare a mostrare la stessa concentrazione e vincere».
Montella: "Dipende da noi, destino nelle nostre mani"
"Penso che loro giocheranno con la difesa a 3. Abbiamo affrontato tante squadre che giocano con questo schieramento, anche noi abbiamo la nostra tattica". Così Vincenzo Montella, commissario tecnico della Turchia, in vista della sfida contro la Repubblica Ceca, in programma domani alle 21 al Volksparkstadion di Amburgo. La nazionale guidata dal tecnico italiano ha la possibilità di accedere agli ottavi, nonostante le tante critiche ricevute, ma per Montella alcune di queste non sono esattamente corrette. "Ci sono sempre critiche, ma ci sono anche quelle ingiuste. Noi siamo uniti e non ci lasciamo distrarre. Dipende da noi, non contiamo sui risultati delle altre due squadre. La nostra partita è l’unica cosa che conta. Lotteremo fino alla fine. Siamo consapevoli del sostegno dei tifosi e questo ci rafforza", ha detto. Poi sulle condizioni di Arda Guler: "C'è un certo numero di minuti che può giocare senza correre rischi, non l’ho deciso io ma il team medico". Insieme al tecnico italiano è intervenuto Irfan Can Kahveci, attaccante del Fenerbahce: "Il sostegno dei nostri tifosi è molto importante. Spero che ci spingano ancora di più in questa partita".
Calzona: "La pressione c'è, ma meritiamo gli ottavi"
"Loro sono una squadra fisica e hanno qualità. Per noi sarà una partita difficile, ma abbiamo il nostro stile di gioco e non mi piace modificarlo per adattarmi". Così Francesco Calzona, commissario tecnico della Slovacchia, in conferenza stampa in vista della sfida contro la Romania, in programma domani alle 18 al Deutsche Bank Park di Francoforte. Entrambe le squadra si giocano il passaggio del turno in un gruppo che le vede insieme a Belgio e Ucraina, con tutte e quattro le nazionali a quota 3 punti. "Arrivare agli ottavi sarebbe un grande risultato e ce lo meriteremmo anche - ha aggiunto Calzona -. Abbiamo giocato un buon calcio e fatto un ottimo girone di qualificazione. E’ chiaro che c'è più pressione del solito ma siamo pronti". Infine, sulla formazione: "Alcuni giocatori hanno qualche problema fisico, ma spero di avere tutti a disposizione per la partita. Ho fiducia nella mia squadra e nei miei giocatori, faranno una grande partita". Insieme a Calzona, ex tecnico del Napoli, è intervenuto il centrocampista Juraj Kucka che in Italia ha giocato per Genoa, Milan e Parma: "Il mister ci ha dato tutte le informazioni di cui avevamo bisogno su cosa possiamo aspettarci dalla Romania - ha detto il calciatore dello Slovan Bratislava -. La nostra forza è il gioco di squadra, ma immagino che sarà una partita dura. Speriamo al fischio finale di poter festeggiare".
Tedesco: "Giochiamo solo per vincere, non per il pareggio"
"Giochiamo solo per vincere non per pareggiare. Se siamo negli ultimi dieci minuti sappiamo cosa fare per mantenere il risultato, ma fin dall’inizio non lo faremo, puntiamo al successo". Così Domenico Tedesco, commissario tecnico del Belgio, in conferenza stampa in vista della sfida contro l'Ucraina, in programma domani alla MHPArena di Stoccarda. Uno stadio che Tedesco conosce molto bene, essendo stato lì dal 2008 al 2015: "Mentirei se dicessi che per me questo è un luogo qualsiasi. Sono cresciuto qui". Nel gruppo E può accadere di tutto, nessuna squadra è ancora qualificata e nessuna eliminata: "Il contropiede è una loro forza naturale grazie alla velocità in attacco con giocatori come Sudakov, Mudryk e Dovbyk. A loro piace avere la palla e controllarla. Hanno dato filo da torcere a tutti, anche a squadre come l’Inghilterra, l’Italia e la Germania. Possono competere ad alto livello con qualsiasi squadra".
Insieme a Tedesco è intervenuto Amadou Onana, centrocampista dell’Everton:"Ogni avversario in questo europeo è difficile. Se una squadra è qui un motivo c'è. L’Ucraina ha giocato due grandi partite dimostrando di cosa è capace. Io sto vivendo un sogno, perché questi ragazzi con cui sto giocando in questo momento sono gli stessi ragazzi che guardavo da piccolo. È un onore condividere il campo con giocatori come Kevin De Bruyne e Romelu Lukaku. Sono degli eroi per noi, hanno fatto cose straordinarie. Penso che meritino di essere chiamati la Generazione d’Oro".
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