Due campioni rinomati, Bellingham e Kane, ribaltano la Slovacchia tra l’ultima azione del recupero e l’inizio dei supplementari per trascinare l'Inghilterra ai quarti di finale in cui troverà la Svizzera, cecchina dell’Italia. E’ una conclusione amara per Francesco Calzona, che passa dal sogno all’eliminazione nel giro di pochi minuti, ma la differenza la fanno i talenti che, sonnacchiosi per quasi tutta la partita, si risvegliano quanto tutto sembra perduto. E’ una prova di forza di volontà quella inglese, perchè Southgate trova la carta giusta alla fine, inserendo Toney. Ma è la qualità che fa la differenza. Bellingham, al 5' di recupero dopo il 90' trova una semirovesciata splendida che rimette in pista una nazionale con un piede e mezzo ormai fuori dagli Europei, dopo una partita in cui non aveva combinato molto. All’inizio dei supplementari a mettere il sigillo è il capitano Kane, fino ad allora in ombra, che con un colpo di tempo su cross del nuovo entrato Toney materializza un 2-1 che risveglia l’entusiasmo dei tifosi inglesi. Il più continuo tra gli inglesi è Rice. La paura è stata tanta perche la Slovacchia ha tenuto il campo con nerbo, ordine e quantità per tutto la partita. Il disastro intravisto contro Danimarca e Slovenia si stava per materializzare: dopo i passi falsi a metà con Danimarca e Slovenia l’Inghilterra rischia per 90' una clamorosa eliminazione. A mettere tanta paura agli inglesi è Ivan Schranz, che non ha mai avuto un’esperienza all’estero salvo la Repubblica Ceca, dove gioca con buoni risultati nello Slavia, che porta in vantaggio i suoi dopo un’azione corale di buon livello. Francesco Calzona, che può essere fiero del suo lavoro, non riesce quindi a 'vendicarè il suo maestro Spalletti, uscito in malo modo ieri con la Svizzera. Contro la squadra più vecchia degli europei (oltre 30 anni di media) l’Inghilterra affianca al 21enne Bellingham (festeggiati ieri) il baby Mainoo (19 anni) dopo gli infruttuosi esperimenti a centrocampo di Alexander-Arnord e Gallagher. Ma è la Slovacchia ad avere le idee più chiare: in 17' tre gialli di Guehi, Mainoo e Bellingham spiegano il disagio della squadra di Southgate, lenta, farraginosa e spenta. Al 12' la Slovacchia sfiora il gol con Haraslin ma al 25' va in vantaggio: da Vavro a Kucka, per Strelec che libera Schranz, al suo terzo gol nella manifestazione. Nella ripresa l’Inghilterra di scuote e tenta la riscossa: al 5' Kane apre per Trippier, assist per Foden che segna, ma è in fuorigioco. Ma le idee inglesi continuano ad essere confuse: al 9' errore in rilancio tra Walker e Stoner, Strelec calcia da centrocampo con Pickford fuori dei pali, ma il pallone si perde fuori. Poi l’Inghilterra aumenta la pressione, ci mette almeno il cuore, la Slovacchia si chiude a difesa della porta di Dubravka: Kane al 32' manda fuori di testa, poi il forcing diventa assedio, la Slovacchia sembre reggere l’urto. Poi al 50' sull'ennesimo angolo Guehi prolunga verso il centro, Bellingham inventa una spettacolare semirovesciata che gela gli slovacchi. Appena il gioco riprende nel primo supplementare Kane di testa trasforma un assist aereo Toney per il sorpasso. Per gli slovacchi e un colpo tremendo, subentra la stanchezza mentre l'Inghilterra controlla e fa valere la personalità dei suoi campioni. Ma sabato prossimo contro la Svizzera, più completa, della Slovacchia, ci vorrà una maggiore concentrazione per tutta la partita.
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