Lunedì 25 Novembre 2024

Euro2024, si fa sul serio: oggi quarti da brividi con Spagna-Germania e Portogallo-Francia. Carvajal: “Mandiamo Kroos in pensione”

Germania-Spagna, ovvero una finale anticipata tra i padroni di casa a Euro 2024 e la squadra che ha fatto vedere il calcio migliore dimostrando fino a questo punto di essere la più forte del torneo. A giocare a parole il primo quarto di finale degli Europei di calcio, oggi alle 18, è l'allenatore dei tedeschi, Julian Nagelsmann nella conferenza stampa della vigilia: «La mia attenzione è meno su Yamal e più su Jamal (Musiala, ndr). Esistono molti buoni approcci per difendere contro chi fa molto possesso palla, ma vogliamo anche avere noi stessi la sfera: è sempre più piacevole ed è anche l'idea... Non riusciremo a farlo per 90 minuti magari, ci saranno momenti in cui vorremo attaccare e rendere loro la vita difficile, altri in cui difendere». Riguardo alla prospettiva dei rigori poi, il selezionatore della Germania ha le idee chiare: «Abbiamo una lista in testa. È importante che i giocatori però pensino al campo. Puoi anche decidere una partita prima dei calci di rigore, poi ovviamente abbiamo un metodo per valutare in modo affidabile come i giocatori hanno tirato i rigori a livello di club. Abbiamo molti più giocatori adatti a farlo rispetto a chi ne ha troppo pochi». A parlare di Germania-Spagna insieme a Nagelsmann c'è anche Ilkay Gundogan del Manchester City, a cui viene chiesto se questa Spagna giochi come quella il suo club: «Non credo. Anche il ruolo di Rodri è leggermente diverso. Devi sempre adattare qualcosa, cambiare, ci sono sempre differenze tra quello che fai in Nazionale ed a livello di club. Gli allenatori sono diversi e hanno visioni diverse del calcio. D’ora in poi ogni partita sarà una finale, non per niente si chiamerà quarti di finale. Entrambe le squadre giocheranno come se fosse la finale». Per il selezionatore della Spagna Luis de la Fuente «sarà una partita alla pari. Poteva essere la finale degli Europei, ma penso che sarà una partita equilibrata a livello calcistico. La Germania inizia sempre le gare in un modo davvero potente, quindi ovviamente proveremo a contrastarlo. Cercheremo di prendere l’iniziativa e dare il massimo dal primo minuto. La forza di una squadra sta nel fare bene il proprio lavoro. Non possiamo pensare che la Germania fallisca, dobbiamo fare il nostro dovere, Sono d’accordo con Nagelsmann che il pareggio è al 50% e che questa è come una finale». A chiudere ci pensa Dani Carvajal: «Mandare Kroos in pensione? Vogliamo solo battere la Germania, il che significa che Toni si ritirerà».

La sfida tra Mbappè e il suo idolo Cr7

Un ricordo che fa male, ma sono passati otto anni e ogg è un’altra storia. Questo lo spirito con cui Didier Deschamps, che era il ct della Francia anche nel 2016 quando i Bleus persero in casa la finale degli Europei contro il Portogallo, affronta l’impegno di domani, questa volta 'solo' un quarto di finale, di nuovo contro Cristiano Ronaldo e compagni. «La finale dell’Europeo del 2016 è stata dolorosa - ricorda Deschamps - e quella sconfitta fu difficile da 'digerire'. Ma adesso siamo ai quarti di finale e i migliori sono qui. Il Portogallo di oggi è una squadra forte ed equilibrata, che preferisce attaccare piuttosto che difendere, ma cercheremo di avere il massimo controllo possibile del match. Entrambe le squadre hanno giocatori che possono fare la differenza. C'è tantissima qualità in questo Portogallo, come ce n'è nella Francia. Ronaldo? È sempre stato una minaccia. Ha sempre la capacità di segnare, di essere decisivo. Resta un grandissimo avversario, era forte e lo è ancora». E proprio CR7 carica i suoi via social, postando una foto di un gruppo di tifosi che sventolano un bandierone del Portogallo e la frase «siamo stati, siamo e saremo sempre tutti noi. Credici, Portogallo!». Anche Bernardo Silva suona la carica: "guardando i giocatori che ha la Francia - spiega - non sono attrezzati per stare in difesa con 11 elementi dietro la palla per 90 minuti, quindi per noi potrebbe esserci più spazio». Frasi che hanno mandato alle stelle l’entusiasmo dei supporter della Selecçao che stanno affluendo in notevole numero ad Amburgo, dove però il sindaco ha vietato loro di fare cortei per recarsi tutti insieme, magari tirando qualche fumogeno, domani allo stadio. Di sicuro se la Francia vuole vincere dovrà segnare, cosa che finora in questo Europeo le è rimasta difficile, visto che ci è riuscita solo su rigore o autogol. Così sotto il tiro della critica ci sono gli attaccanti, compreso Mbappé, che, in un autentico scontro generazionale tra fuoriclasse, sfiderà di nuovo il suo idolo da bambino: ovvero Ronaldo. "Kylian ora si sente bene - dice Deschamps, che per sostituire lo squalificato Rabiot si affiderà a Camavinga -, e quanto ai giudizi su Thuram e Griezmann, l’importante è quello che dico io, ovvero che a proposito di Marcus e Antoine credo ci siano cose positive». Mbappé, che ha lanciato un nuovo appello ai suoi connazionali affinché vadano a votare e impediscano il trionfo delle destre, è chiaramente stimolato dall’idea di tornare a confrontarsi con quel Cristiano Ronaldo del quale aveva i poster in camera e che per lui era un idolo e un modello. «Lui è unico, ce n'è uno solo - le parole di Mbappé -. Io voglio solo seguire la mia strada, e spero di scrivere una grande pagina della storia del Real Madrid. «Per me sarà un onore confrontarmi ancora con lui, tutti conoscono l’ammirazione che io provo per Ronaldo. Siamo in contatto, lui resterà una leggenda del calcio, ma spero di vincere domani. Bisogna apprezzare quello che è e quello che è stato, un giocatore unico». Ma ora è tempo di prenderne il posto nel cuore di tutti gli amanti del calcio.

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