E’ morto a 76 anni Sven-Goran Eriksson, ex allenatore tra le altre di Roma, Lazio e Samp oltre che ct della nazionale inglese. Lo comunica la famiglia, secondo quanto riportato dai media inglesi. Eriksson era affetto da cancro al pancreas, e dopo aver rivelato che gli restava solo un anno di vita aveva intrapreso una sorta di tour d’addio negli stadi che più lo avevano amato, compreso il Marassi di Genova dove era stato accolgo tra lacrime e applausi lo scorso maggio. Nel 2001, lo svedese era diventato il primo allenatore straniero della nazionale di calcio inglese, allenando la cosiddetta «generazione d’oro», tra cui David Beckham, Steven Gerrard, Wayne Rooney e Frank Lampard. Nel corso della sua carriera ha allenato una serie di club europei di alto profilo, tra cui Benfica, Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio, dove vinse lo storico scudetto del 2000.
Gravina, 1 minuto di silenzio in tutti i campi
La notizia della morte di Eriksson «è un grande dolore per il calcio italiano. Apprezzato e rispettato per le sue qualità tecniche e umane, Sven-Goran è stato un grande allenatore la cui memoria rimarrà legata per sempre all’Italia. La sua testimonianza di amore per il calcio e per la vita ha commosso tutti e unisce i tifosi, senza alcuna distinzione, in un lungo ed emozionante applauso». Lo ha detto il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, annunciando che in sua memoria verrà osservato un minuto di raccoglimento su tutti i campi di Serie A (maschile e femminile) e Serie B prima delle gare in programma oggi e nella prossima giornata di campionato.
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