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Champions League, l'Inter argina il Manchester City: 0-0 all'Etihad Stadium. Il Bologna non sfonda contro lo Shaktar

Manchester City-Inter 0-0 nella prima giornata di Champions League

MANCHESTER CITY (4-1-4-1): Ederson, Lewis, Dias, Akanji, Gvardiol, Rodri, Savinho (1' st Foden), B. Silva (35' st Doku, De Bruyne (1' st Gundogan), Grealish, Haaland (18 Ortega, 33 Carson, 2 Walker, 5 Stones, 8 Kovacic, 27 Nunes, 87 McAtee). All.: Guardiola.

INTER (3-5-2): Sommer, Bisseck (29' st Pavard), Acerbi, Bastoni, Darmian (29' st Dumfries), Barella, Calhanoglu (36' st Frattesi), Zielinski (20' st Mkhitaryan), Carlos Augusto, Thuram (20' st Lautaro Martinez), Taremi (12 Di Gennaro, 13 J. Martinez, 6 De Vrij, 21 Asllani). All.: S. Inzaghi. Arbitro: Nyberg (Svezia).

Angoli: 4-3 per il Manchester City.

Recupero: 1' e 4'.

Ammoniti: Ruben Dias per gioco falloso

L’avventura dell’Inter nella nuova Champions League inizia con un pareggio in casa del Manchester City. All’Etihad Stadium finisce 0-0 tra sofferenza e qualche potenziale occasione non sfruttata da parte dei nerazzurri, autori comunque di una bella prestazione a livello caratteriale. Una gara quasi tutta d’attesa e ripartenze da parte degli uomini di Simone Inzaghi, costretti a serrare le linee per arginare nel miglior modo possibile i citizens, stranamente poco freddi sotto porta in diverse situazioni molto interessanti. Dopo le fatiche d’Europa ora l’Inter sarà attesa dal delicato derby contro il Milan in campionato. In avvio gli inglesi provano subito a portare grande pressione nella metà campo avversaria, cercando il varco per far male ai nerazzurri. Gli uomini di Inzaghi serrano le linee, restano in attesa e appena recuperano palla tentano un paio di discese in contropiede potenzialmente pericolose, ma sempre innocue. Al 24' la prima vera chance per il City capita sul mancino di Savinho dopo un cross da sinistra, ma il brasiliano impatta male e indirizza sul fondo. Una decina di minuti più tardi, invece, è Haaland a sfiorare il palo alla sinistra di Sommer con un diagonale strozzato dal limite dell’area. La risposta interista è affidata prima a Thuram, che al 42' sbaglia la mira con un destro di prima intenzione su una palla messa al centro da sinistra, poi allo scadere del primo tempo è Carlos Augusto ad impegnare Ederson con un mancino da posizione ravvicinata.

Nella ripresa la squadra di Guardiola torna a fare la partita e al 69' crea una palla gol gigante per il vantaggio: Grealish e Gundogan liberano Foden al tiro dopo un bellissimo scambio nello stretto, il giovane inglese però non riesce ad angolare il destro e viene bloccato da Sommer. L’Inter soffre ma resta viva, tornando a farsi vedere in avanti al 76' ancora grazie ad una ripartenza conclusa dai neo entrati Dumfries e Mkhitaryan: l’olandese scappa a destra e mette al centro dove arriva l’armeno che calcia alto da posizione invitante. Nel finale gli inglesi premono a caccia del gol vittoria, ma le due ultime chances capitate sulla testa di Gundogan non vanno a buon fine.

Bologna-Shaktar Donetsk 0-0

BOLOGNA (4-3-3): Skorupski 7; Posch 5, Beukema 6.5, Lucumi 6.5, Lykogiannis 6.5 (33'st Miranda sv); Fabbian 5.5 (33'st Urbanski sv), Freuler 6, Moro 6 (20'st Pobega 6); Orsolini 5 (20'st Iling Junior 5.5), Castro 6 (20'st Dallinga 5.5), Ndoye 6.5. In panchina: Ravaglia, Holm, Corazza, Casale, Erlic, Aebischer, Odgaard. Allenatore: Italiano 6.

SHAKTAR DONETSK (4-3-3): Riznyk 7; Konoplia 6 (41'pt Tobias 6), Bondar 6, Matvienko 6, Pedrinho 6.5; Bondarenko 6 (34'st Stepanenko sv), Kryskiv 6, Sudakov 5 (34'st Marlon Gomes sv); Zubkov 6 (34' st Traore sv), Sikan 5.5 (35' pt Newertton 6), Eguinaldo 6. In panchina: Fesium, Azarov, Franjic, Pedrinho, Nazaryna, Shved, Ghram. Allenatore: Pusic 6.

ARBITRO: Saggi (Norvegia) 6. NOTE: serata piovosa, campo non in perfette condizioni. Al 4'pt Skorupski ha parato un calcio di rigore a Sudakov. Ammoniti: Posch, Bondar, Castro, Tobias, Stepanenko, Marlon Gomes. Angoli: 8-3. Recupero: 8', 5'.

Prima lo spavento, poi la reazione e le occasioni fallite peccando di freddezza sotto porta: poteva essere tutto o niente, ma alla fine il Bologna si deve accontentare di un punto al ritorno in Champions League dopo quasi 60 anni. Sul prato del Dall’Ara, reso pesante dalla pioggia, i rossoblu pareggiano 0-0 con lo Shakhtar, che fallisce un rigore con Sudakov dopo pochi istanti (parata di Skorupski), poi viene tenuto a galla da Riznyk con almeno due interventi decisivi su Castro e Fabbian. Prova sicuramente positiva per gli uomini di Vincenzo Italiano, che probabilmente 'ai puntì avrebbero meritato qualcosina in più: prima vittoria stagionale quindi ancora rimandata per gli emiliani, stessi domenica dalla trasferta sul campo del Monza. Pronti via e i rossoblu rischiano di trasformare il sogno del ritorno nell’Europa che conta in un vero e proprio incubo: infatti passano neanche due minuti e gli ucraini hanno la chance di presentarsi subito dal dischetto, dopo un fallo in area di Posch ai danni di Eguinaldo. Dagli 11 metri calcia Sudakov, ma Skorupski indovina l’angolo e blocca la sfera. I felsinei si salvano e provano a prendere coraggio, proponendosi in avanti con carattere ma senza creare grandi pericoli in area avversaria. Almeno fino al corposo recupero prima dell’intervallo, quando Castro viene servito molto bene in area da Ndoye trovando però la respinta di piede di Riznyk sul mancino a botta sicura. Ancora più clamorosa la palla gol che capita ad inizio ripresa sul destro di Fabbian, murato anche lui da un intervento miracoloso del portiere ucraino dopo una sponda area di Moro sul cross di Posch. Il Bologna ci crede e continua a premere rendendosi pericoloso un altro paio di volte con Castro (entrambi i tentativi sull'esterno della rete), poi con il passare dei minuti i ritmi calano e di conseguenza diminuiscono le emozioni. Le forze fresche dalle panchine non incidono e così al triplice fischio resiste lo 0-0.

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