Lunedì 25 Novembre 2024

La Roma soffre ma vince, primo squillo in Europa League

Ivan Juric non voleva il bel gioco, aveva chiesto risultati ed è stato accontentato. Perché la Roma vince con la Dinamo Kiev (primo successo della stagione in Europa), eppure non convince. Anzi, soffre e rischia in più occasioni il gol del pari, ma con il minimo sforzo ottiene il massimo risultato. Ai giallorossi basta infatti l’1-0 di Dovbyk nel primo tempo per portare a casa tre punti che lanciano la squadra a quota quattro e soprattutto la riavvicinano alle prime otto della classifica, ovvero le squadre che non hanno bisogno del playoff per accedere alla fase a eliminazione diretta. Roma (3-4-2-1): Svilar, Celik, Ndicka, Hermoso, Angelino, Zalewski, Le Fée (8' st Cristante), Koné, Angelino, Baldanzi (22' st Dybala), Pisilli (22' st Pellegrini), Dovbyk (8' st Shomurodov). (98 Ryan, 89 Marin, 15 Hummels, 66 Sangaré, 12 Saud, 16 Paredes). All.: Juric. Dinamo Kiev (3-5-2): Neshcheret, Bilovar, Popov, Mykhavsko, Tymchyk, Mykhailenko (36' st Buyalskyi), Andriyevskiy (18' st Shaparenko), Rubchynskyi (18' st Brazhko), Vivcharenko, Voloshyn (18' st Kobaiev), Guerrero (23' st Vanat).(1 Bushchan, 51 Morgun, 3 Diachuk, 20 Karavaiev, 23 Malysh, 44 Dubinchak). All.: Juric. Arbitro: Serdar Gözübüyük (Olanda). Reti: nel pt 23' Dovbyk (rig.). Angoli: 8-2 per la Roma. Recupero: 1' e 4'. Ammoniti: Rubchynskyi, Angelino, Kabaiev e Shaparenko per gioco falloso. Spettatori: 61.621. E come promesso alla vigilia, Juric cambia qualcosa rispetto all’Inter. Dentro quattro giocatori diversi e un paio di esperimenti come Celik braccetto di destra nella linea a tre e Pisilli sulla trequarti. Restano a casa Mancini e Soulé per una sindrome influenzale e per questo dietro Dovbyk gioca Baldanzi, mentre in mezzo al campo c'è il ritorno di Le Fée dal primo minuto (non giocava titolare dalla gara con il Cagliari). Rimandato, invece, quello di Hummels, applaudito dal pubblico che per oggi abbandona lo sciopero del tifo nei primi minuti della gara che aveva contraddistinto tutte le partite in casa dall’esonero di De Rossi in poi. Fischi alla lettura delle formazioni arrivano comunque, come quando lo speaker legge i nomi di Zalewski (suo l’errore fatale con l’Inter), Cristante e Pellegrini. Il primo tempo, però, finisce comunque con la Roma in vantaggio grazie al rigore conquistato al 22' da Baldanzi e realizzato subito dopo da Dovbyk, al suo quinto gol in stagione (il secondo in Europa League). Ma l’1-0 giallorosso rilassa la squadra di Juric che prima di rientrare negli spogliatoi rischia la rete del pari in tre occasioni. Nella prima è Tymchyk a sbagliare di poco il tiro al volo col destro, mentre su Guerrero è provvidenziale Svilar. A Popov, invece, il gol viene annullato per una posizione di fuorigioco. Juric negli spogliatoi non è soddisfatto, ma rientra comunque con gli stessi undici in campo, aspettando l’ottavo della ripresa per i primi cambi. Fuori Dovbyk e Le Fée per Shomurodov e Cristante. Poco dopo entrano anche Dybala e Pellegrini, con il capitano giallorosso che cerca il 2-0 su punizione, ma senza fortuna. Impreciso, invece, il centravanti uzbeko che spreca a tu per tu con il portiere avversario l’occasione del 2-0. Un errore che la Roma rischia di pagare caro perché in due circostanze gli ucraini sono vicini al gol del pari nel corso della ripresa. Prima con Mykhailenko che di testa spedisce fuori dopo l’uscita a vuoto di Svilar sull'unico angolo di cui hanno disposto gli ucraini, e poi su Vanat che calcia male davanti al portiere giallorosso. Al triplice fischio è dunque 1-0 per la Roma, ma a salvarsi è solo il risultato e i malumori finali dello stadio ne sono la prova migliore.

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