Empoli-Inter 0-3
RETI: 5'st e 22'st Frattesi, 34'st Martinez.
EMPOLI (3-4-2-1): Vasquez 6; Goglichidze 4.5, Ismajli 5.5, Viti 5.5; Gyasi 5.5 (32'st Sambia 6), Maleh 5.5 (12'st Henderson 5.5), Anjorin 6 (12'st Pezzella 6), Cacace 5.5; Fazzini 6, Solbakken 5.5 (1'st De Sciglio 5.5); Colombo 5.5 (21'st Pellegri 5.5). In panchina: Brancolini, Seghetti, Marinucci, Tosto, Grassi, Haas, Belardinelli, Konate, Ekong. Allenatore: D’Aversa 5.5.
INTER (3-5-2): Sommer 6; Bisseck 6, De Vrij 6 (36'st Palacios sv), Bastoni 6 (20'st Pavard 6); Darmian 6.5, Frattesi 8, Barella 6.5, Mkhitaryan 6 (20'st Zielinski 6), Dimarco 6.5 (20'st Dumfries 6); Lautaro Martinez 7.5, Thuram 6 (29'st Taremi 6). In panchina: Martinez, Di Gennaro, Buchanan, Asllani, Berenbruch, Correa, Arnautovic. Allenatore: Inzaghi 6.5.
ARBITRO: Marchetti di Ostia Lido 5.5.
NOTE: Serata serena, terreno di gioco in buone condizioni. Espulso al 31'pt Goglichidze per gioco violento. Ammoniti: Cacace, Bastoni. Angoli: 1-4. Recupero: 3'pt, 3'st.
La doppietta di Frattesi e il gol di Lautaro Martinez lanciano l’Inter che segna tre volte nella ripresa e stende l’Empoli al Castellani. Gara segnata dall’espulsione di Goglichidze che penalizza i toscani, ancora a secco di reti nelle cinque partite interne disputate in stagione. Per i nerazzurri tre punti pesanti che tornano a ridurre il gap con il Napoli capolista adesso distante quattro lunghezze. Due cambi per D’Aversa rispetto a Parma: titolari Cacace e Maleh al posto di Pezzella e Grassi. Davanti Fazzini e Solbakken a sostegno di Colombo. Anche Inzaghi non esagera con il turnover e conferma la coppia d’attacco Thuram-Lautaro Martinez. In mediana spazio per Frattesi e Darmian, in difesa c'è Bisseck. Possesso palla ospite, ma i padroni di casa concedono ben pochi spazi in avvio e vanno per primi al tiro con un diagonale di Solbakken, imbeccato da Anjorin, che Sommer blocca a terra senza difficoltà. Su calcio di punizione è più pericolosa l’Inter e Vasquez deve volare per dire di no alla conclusione di Dimarco, resa ancora più insidiosa da una deviazione di Ismajli. A cavallo di metà frazione due episodi chiave, entrambi decisi con l’intervento del Var. Con un’azione di sfondamento Darmian porta in vantaggio i suoi, ma con l’aiuto della tecnologia emerge un controllo di braccio del nerazzurro che vale l’annullamento del gol.
Alla mezzora invece Serra richiama al monitor Marchetti per analizzare un fallo di Goglichidze su Thuram: l’arbitro di campo aveva inizialmente optato per l’ammonizione, ma dopo aver rivisto le immagini punisce con il cartellino rosso diretto il piede a martello del giocatore dell’Empoli. Con l’uomo in più l’Inter alza i giri del motore, Vasquez risponde ancora ad una punizione violenta di Dimarco, mentre un colpo di testa di Lautaro termina di poco a lato. D’Aversa toglie Solbakken e mette De Sciglio per provare a ritrovare equilibrio, ma alla prima chance della ripresa la squadra di Inzaghi trova il vantaggio: torre di Darmian per Frattesi che calcia dal centro dell’area di rigore e trova, anche grazie al tocco di un difensore, l’incrocio dei pali alla destra del portiere. Il gol spiana la strada definitivamente all’Inter condannando l’Empoli. Vasquez salva su Lautaro e Bisseck spara alto da ottima posizione, ma poco dopo proprio Martinez serve a Frattesi il pallone che il centrocampista della nazionale spedisce nuovamente all’angolino, questa volta in basso, dove il portiere non può arrivare. Nel finale Barella si mette in proprio e con un gran tiro sfiora la rete prima di recuperare e consegnare a Lautaro il pallone del 3-0 che consente all’argentino di diventare il miglior marcatore straniero (134 gol) nella storia nerazzurra.
Venezia-Udinese 3-2
RETI: 20'pt Lovric, 25'pt Iker Bravo, 43'pt e 41'st Pohjanpalo su rig; 12'st Nicolussi Caviglia.
VENEZIA (3-4-2-1): Stankovic 5.5; Altare 5.5 (35'st Sverko sv), Svoboda 5.5, Haps 5.5; Candela 5 (1'st Zampano 6), Nicolussi Caviglia 7 (29'st Andersen 6), Duncan7, Ellertsson 6.5; Yeboah 5 (1'st Oristanio 6), Busio 6.5 (29'st Gytkjaer 6); Pohjanpalo 7. In panchina: Joronen, Bertinato, Grandi, Sagrado, Crnigoj, Schingtienne, Raimondo, Carboni, El Haddad, Doumbia. Allenatore: Di Francesco 6.5.
UDINESE (3-5-2): Okoye 6.5; Giannetti 5.5 (19'st Zarraga 6), Bijol 6, Tourè 4; Ehizibue 5.5, Lovric 7 (33'st Thauvin 6), Karlstrom 6.5, Payero 7, Kamara 6 (19'st Zemura 6); Iker Bravo 7.5 (10'st Kabasele 5), Lucca 6.5 (33'st Davis 6). In panchina: Sava, Padelli, Abankwah, Palma, Brenner, Ebosse, Modesto, Pizarro. Allenatore: Runjaic 6.5.
ARBITRO: Massa di Imperia 6.5
NOTE: spettatori 10.000 circa. Espulso al 9'st Tourè per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Nicolussi Caviglia, Payero, Giannetti, Haps, Bijol. Angoli: 6-2 per l’Udinese. Recupero: 1'; 4'.
Due partite in una. Primo tempo nettamente appannaggio friulano, secondo tutto del Venezia, alla fine sono i veneti a sfruttare la superiorità numerica e a ribaltare lo score in un Penzo ribollente di passione. Si comincia a cento all’ora con le squadre che si danno battaglia. Un tiro di Nicolussi Caviglia, parato da Giannetti, seguito da un tentativo di Ducan (6'). Karlstrom sbaglia un rinvio, Yeboah non dà forza al suo tiro, Okoye blocca. Al 19', però, le zebre danno la loro zampata. PAyero recupera palla, la serve a Iker Bravo che l’appoggia a Lovric: tiro preciso e 0-1. Quattro minuti ed il Venezia va in gondola. Stankovic rinvia, Pohjanpalo viene anticipato, la palla arriva a Iker Bravo che salta avversari come birilli prima di beffare un colpevole Stankovic. L’Udinese potrebbe segnare anche il terzo gol al 29' con Payero per Bravo, palla a Lucca che spara al volo di destro. Stankovic, stavolta, compie un intervento decisivo salvando i veneti.
I friulani continuano ad avere le redini del match fino al 41', quando Duncan indirizza per Pohjanpalo con Giannetti che lo stende in area. Rigore che lo stesso bomber arancioneroverde mette a segno. Nella ripresa pronti via e Duncan (2') sfiora il pareggio, Tourè si fa espellere al 9', il Venezia ci crede e pareggia con una punizione di Nicolussi Caviglia al 12'. Il Penzo è una bolgia, Busio esalta Okoye che para anche un tiro di Pohjanpalo (15'), Bijol non impensierisce Stankovic (20') poi Ellertsson crossa radente (28') ma Pohjanpalo non ci arriva sul secondo palo di un soffio. Quando il pareggio sembra acclarato una mano galeotta di Kabasele, rivista al Var, regala il rigore che Pohjanpalo trasforma mandando in estasi il Venezia. Nel recupero i padroni di casa si chiudono e salvaguardano il prezioso successo in chiave salvezza. (AGI)
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