Martedì 05 Novembre 2024

La serie A corre a ritmi infernali. Conte: "Non ne faccio miracoli". E cresce la pressione su Thiago Motta

Dopo il turno infrasettimanale è sabato di campionato con Bologna-Lecce (15) e soprattutto Udinese-Juventus (18) e Monza-Milan (20,45). In casa Juve il tecnico Thiago Motta è sotto pressione dopo i due pareggi consecutivi: «Dobbiamo fare meglio per tornare in alto in classifica», ha ammesso in conferenza stampa, «a Udine dobbiamo andare convinti, per fare una grande prestazione e ottenere un ottimo risultato. Siamo ancora all’inizio, è chiaro che dobbiamo migliorare». «Difensivamente dobbiamo fare meglio a livello collettivo, dobbiamo essere aggressivi e lasciare meno spazio e meno tempo possibile agli avversari. Questo si fa da squadra», ha sottolineato Motta che deve ancora rinunciare a Nico Gonzalez e Douglas Luiz ma recupera Koopmeiners anche se «non è al suo massimo». Per il Milan di c'è un altro esame a Monza per cancellare il ko interno con il Napoli. L’ad dei brianzoli Adriano Galliani ha osservato che «Monza-Milan Berlusconi l’avrebbe vissuta bene, era tifoso del Monza ma dentro c'era anche tanto Milan ovviamente». «E' normale che sia una partita speciale», ha detto un altro ex come il tecnico del Monza, Alessandro Nesta, in conferenza stampa: «Fa piacere, sempre. Non sono stato in tante squadre nella mia vita. E fa sempre molto piacere incontrare il Milan e la Lazio, con il Milan dobbiamo avere lo stesso coraggio avuto a Bergamo con l’Atalanta». Da Napoli Antonio Conte ha inquadrato il big match tra il suo Napoli capolista e l’Atalanta, lunch time di domenica. "Miracoli non ne faccio», si è schermito per le lodi dopo il colpo a San Siro, «so che li fa uno solo, sono cattolico praticante. Noi dobbiamo costruire qualcosa di importante che duri nel tempo». «Dobbiamo lavorare tanto. Non dobbiamo sbagliare niente da questo punto di vista», ha aggiunto, «non mi voglio prendere dei meriti temporanei perchè sono passate solo dieci partite. Dobbiamo essere pronti tutti ad assorbire eventuali critiche. Cerchiamo di essere compatti dividendo i meriti, ma i meriti di cosa, che siamo solo alla decima giornata... Tutti partecipiamo alle vittorie e tutti dobbiamo partecipare alle sconfitte. Esiste noi, noi, noi». «Lo scudetto? La mia esperienza dice che non dobbiamo fare dei salti multipli, altrimenti viene a cadere la teoria del lavoro», ha insistito Conte, «magari mi sbaglierò, mi auguro di sbagliare. Tappiamoci le orecchie e andiamo avanti. Magari ci saranno delle sconfitte ma dovremo andare avanti». «Non so se con l’Atalanta sia una sfida scudetto», ha osservato, «siamo due squadre che vogliono andare in Europa. Il nostro obiettivo è di rientrare in Europa dalla porta principale. Loro sono una realtà consolidata e giocano la Champions. In più c'è stata la ciliegina sulla torta con la vittoria della Coppa. Hanno costruito un percorso. Per noi possono essere un esempio perchè hanno messo mattoni e fanno bene».

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