Roma, che cuore! Pari esterno contro il super Tottenham. Lazio, il Ludogorets è un muro: 0-0 ma manca un rigore
Si interrompe a quattro la striscia di vittorie consecutive per la Lazio in Europa League, fermata sul pareggio per 0-0 dal Ludogorets in una partita molto bloccata e in cui i biancocelesti reclamano anche per un rigore non concesso nel secondo tempo. Baroni ripropone, come di consueto in Coppa, Mandas tra i pali, con Guendouzi e Vecino a comporre la diga di centrocampo davanti a Marusic, Gigot, Patric e Pellegrini; in attacco, invece, turnover per Zaccagni con Dia nella linea dei trequartisti a supporto di Noslin. Il canovaccio della partita è chiaro fin dalle primissime battute: la Lazio cerca di imporre il proprio gioco, mentre gli ospiti si chiudono bene davanti alla porta difesa da Bonmann e provano a colpire in ripartenza. La manovra biancoceleste, però, appare spesso lenta e prevedibile, e la formazione bulgara non ha particolari difficoltà a chiudere gli spazi. Salvo qualche scambio pericoloso interrotto prima di arrivare alla conclusione, l’occasione più importante capita sui piedi di Dia, che trova la risposta del portiere avversario. Baroni inserisce Lazzari e Isaksen a inizio ripresa, ma la Lazio fatica a carburare, accendendosi poi con l’ingresso anche di Rovella. Il Ludogorets resiste al momento di grande pressione portato dalla squadra di casa, fino all’episodio chiave al 72': Marcus controlla male il pallone e rovina su Isaksen, che lo aveva anticipato. L’arbitro, il croato Strukan lascia correre e anzi ammonisce Rovella (fallo tattico) e Patric (proteste). Il fallo appare molto evidente, con Isaksen che arriva sul pallone in anticipo subendo poi il contrasto irregolare, ma il direttore di gara, richiamato all’on-field review, decide di non assegnare il penalty. Al di là dell’episodio, la Lazio continua a faticare a impensierire gli avversari, che con il passare dei minuti vedono sempre più vicino l’obiettivo. All’86' gran botta di Guendouzi, fermato dalla traversa, mentre Castellanos, nel recupero, trova un altro tentativo pericoloso: ma la palla non entra e la partita termina senza gol.
LAZIO-LUDOGORETS 0-0
LAZIO (4-2-3-1): Mandas 6; Marusic 6, Gigot 6, Patric 6, Pellegrini 5.5 (1' st Lazzari 6); Guendouzi 6, Vecino 5.5 (15' st Rovella 6); Tchaouna 5.5 (1' st Isaksen 6), Dia 6 (1' st Castellanos 6), Pedro 6 (34' st Zaccagni sv); Noslin 5.5. In panchina: Provedel, Furlanetto, Milani, Gila, Romagnoli, Dele-Bashiru, Di Tommaso. Allenatore: Baroni 6. LUDOGORETS (4-3-1-2): Bonmann 6; Witry 6.5, Kurtulus 6, Almeida 6.5, Son 6 (36' st Camara sv); Duarte 6, Naressi 6; Gropper 5.5 (36' st Yordanov sv); Chochev 6 (44' st Piotrowski sv); Rwan Cruz 6 (23' st Duah 6), Marcus 5.5. In panchina: Padt, Hristov, Terziev, Rusev, Verdon. Allenatore: Jovicevic 6.5. ARBITRO: Duja Strukan (Croazia) 4.5. NOTE: cielo sereno, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Pellegrini, Kurtulus, Tchaouna, Gigot, Rovella, Patric, Isaksen. Angoli: 5-3. Recupero: 0', 5'.
Tottenham-Roma 2-2
Marcatori: 5' pt (rig.) Son, 20' N'Dicka, 34' Johnson, 46' st Hummels. TOTTENHAM (4-3-3): Forster 6.5; Porro 6.5, Dragusin 6, Davies 6, Gray 6; Kulusevski 6.5, Bentancur 6.5 (32' st Bergvall sv), Johnson 7 (23' st Bissouma 6); Sarr 6.5 (23' st Maddison 6), Solanke 5, Son 7 (32' st Werner sv). In panchina: Austin, Whiteman, Udogie, Olusesi, King, Williams-Barnett, Hardy. Allenatore: Postecoglou 6. ROMA (3-4-3): Svilar 6; Mancini 6.5, Hummels 6, Ndicka 7; Celik 6 (20' st Zalewski 6), Paredes 6, Kone 7.5, Angelino 7; Dybala 6.5 (1' st Soulè 6), Dovbyk 5, El Shaarawy 6 (24' st Saelemaekers 6). In panchina: Marin, Ryan, Cristante, Pellegrini, Abdulhamid, Le Fée, Baldanzi, Pisilli, Sangare. Allenatore: Ranieri 7. ARBITRO: Nyberg (SWE) 6. NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. La miglior Roma della stagione pareggia 2-2 sul campo del Tottenham e sale a 6 punti in classifica in Europa League. Prima di affrontare i giallorossi, gli Spurs avevano vinto le ultime sette partite casalinghe del torneo senza subire reti. Due gol la squadra di Ranieri li fa, con Ndicka al 20' e Hummels all’ultimo respiro, e rappresentano un’iniezione di autostima contro un avversario reduce dal 4-0 inflitto al City. La formazione di Postecoglou ha il morale alle stelle e parte a razzo: Hummels commette fallo su Sarr in area, l'arbitro Nyberg va al Var e concede il rigore: dagli undici metri Son non sbaglia. La Roma però è aggressiva e pareggia al 20' con un colpo di testa di Ndicka sugli sviluppi di un calcio piazzato. Tre minuti dopo i giallorossi trovano anche la rete del 2-1 con un tiro al volo di El Shaarawy, ma il Var ravvisa un fuorigioco dell’italoegiziano. Superato lo spavento, il Tottenham torna a schiacciare la Roma, anche se è Forster (tra i pali al posto dell’infortunato Vicario) a tenere a galla gli Spurs con una grande parata su un tiro di Dybala al 27'. Anche Svilar non è da meno: il portiere giallorosso nega il gol a Solanke al 27' dopo un salvataggio sulla linea di Angelino, poi chiude la porta anche su una conclusione di Sarr. Alla fine però deve arrendersi al 33' sul piattone mancino di Johnson che anticipa Angelino e sfrutta al meglio il cross basso di Kulusevski. Nel finale del primo tempo l’ex Juventus colpisce anche un palo, mentre Son con un destro ravvicinato trova la respinta di Svilar. All’intervallo Ranieri toglie Dybala e inserisce Soulè. Alla Roma vengono annullati altri due gol per fuorigioco (uno a Kone, netto, l'altro millimetrico a Dovbyk), mentre al 59' è la traversa a negare la rete ad Angelino. Ed è sempre la traversa a fermare la punizione di Porro al 62' e a negare la rete a Solanke con un colpo di testa all’81'. La Roma fa festa nel recupero grazie a Hummels che spinge la palla in rete sul tiro cross di Angelino. Ora tre gare per risollevare la stagione europea: Braga (12 dicembre), AZ (23 gennaio) ed Eintracht (30 gennaio).