
Il Parma batte la Juventus grazie a un gol di Pellegrino. E’ uno scatto da tre punti che vale oro in chiave salvezza e interrompe un digiuno di vittorie che durava da dieci anni contro la Vecchia Signora. Prima sconfitta per Igor Tudor sulla panchina bianconera, la corsa Champions si complica.
Parma-Juventus 1-0
PARMA (3-5-2): Suzuki 6; Leoni 7.5, Vogliacco sv (11'pt Hainaut 6), Valenti 6.5; Del Prato 6.5, Bernabe sv (10'pt Estevez 6; 1'st Hernani 6), Keita 6.5, Sohm 6.5, Valeri 6.5; Pellegrino 7 (29'st Man 6), Bonny 6.5 (41'st Almqvist sv). In panchina: Marcone, Corvi, Circati, Lovik, Balogh, Camara, Mohamed, Ondrejka, Cancellieri, Djuric. Allenatore: Chivu 7.5.
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio 6; Kalulu 6, Veiga 5.5, Kelly 5 (42'st Costa sv); Cambiaso 5, Locatelli 5.5 (42'st Douglas Luiz sv), Thuram 5.5, McKennie 5.5 (12'st Yildiz 6); Kolo Muani 5, Gonzalez 5.5 (42'st Weah sv), Vlahovic 5 (1'st Conceicao 5.5). In panchina: Pinsoglio, Perin, Rouhi, Savona, Adzic. Allenatore: Tudor 5.
ARBITRO: Chiffi di Padova 6.
RETE: 46'pt Pellegrino.
NOTE: pomeriggio sereno, campo in discrete condizioni. Ammoniti: Sohm, Hernani, Gonzalez, Locatelli, Yildiz. Angoli: 9-4 per la Juventus. Recupero: 6'; 6'.
Al Tardini debutta la coppia inedita Vlahovic-Kolo Muani, Yildiz ha recuperato ma parte in panchina, Koopmeiners ancora out. Nel Parma confermato il 5-3-2, davanti ci sono Bonny e Pellegrino. Dopo soli trenta secondi si registra l’unico squillo degli ospiti di tutto il primo tempo: un diagonale di Locatelli termina fuori di poco. E’ il Parma a fare la partita anche se Chivu perde due giocatori in un colpo: Bernabè e Vogliacco escono al 10' per problemi muscolari, entrano Estevez e Hainaut. Corsa, pressing e contropiedi veloci creano grattacapi alla difesa di Tudor, il Parma è solido, mai in difficoltà. Il primo tempo sembra chiudersi senza emozioni, si ferma anche Estevez per infortunio, ma al 46' Pellegrino ruba un pallone a Cambiaso sulla trequarti, Sohm allarga la manovra, Valeri pennella dalla sinistra un cross al bacio che l’argentino scaraventa in rete di testa anticipando Kelly. Per l’ex Velez, arrivato in Italia a gennaio, terza rete in serie A. Poca Juve, gioco sotto ritmo e pochissime idee, decimo gol incassato di testa in campionato, spaesato Kolo Muani alle spalle di un Vlahovic spesso anticipato da Leoni. Il serbo resta negli spogliatoi a inizio ripresa, entra Conceicao, per i crociati l’ingresso di Hernani. Gli ospiti premono, ancora di più quando sale Yildiz, ma i crociati sfiorano il raddoppio: dopo una triangolazione con Pellegrino, Sohm si trova quasi a tu per tu con Di Gregorio e calcia debole tra le braccia del portiere. La partita si accende, Suzuki para a terra un «piattone» di Kolo Muani dal limite, il francese pare più a suo agio come prima punta, Yildiz porta qualità. Le squadre si allungano con il passare dei minuti, saltano schemi e strategie, Tudor prova un triplo cambio: dentro Weah, Costa e Douglas Luiz: nel recupero doppio tentativo rasoterra di Conceicao, Suzuki è pronto. Il finale è un assedio ma il muro del Parma tiene. Al fischio finale è festa al Tardini, la salvezza sta arrivando dove meno te lo aspetti: tra le squadre che si trovano nella seconda parte della classifica, nessuno ha conquistato più punti rispetto ai crociati (19 su 31 totali) contro avversarie che occupano attualmente la prima parte del tabellone. La mini serie positiva di Tudor è già interrotta, dopo la prossima con il Monza, ci saranno Bologna e Lazio: si avvicina il bivio che può decidere la prossima stagione e il futuro del tecnico croato.
Genoa-Lazio 0-2
GENOA (4-4-2): Leali 6; Otoa 4, De Winter 5, Vasquez 5, Martin 5.5 (23' st Ahanor 6); Norton Cuffy 5.5 (35' st Sabelli sv), Masini 6 (35' st Ekhator sv), Frendrup 5.5, Thorsby 6; Vitinha 5.5 (16' st Venturino 6), Pinamonti 6 (23' st Messias 6). In panchina: Siegrist, Sommariva, Bani, Zanoli, Barbini, Badelj, Kassa, Nuredini. Allenatore: Vieira 5.5.
LAZIO (4-2-3-1): Mandas 7; Lazzari 6 (45' pt Pedro 5.5), Gila 7, Romagnoli 6.5, Pellegrini 7; Guendouzi 7, Rovella 7 (23' st Belahyane 4); Marusic 6, Dia 7 (24' st Vecino 6), Zaccagni 7 (43' st Hysaj sv); Castellanos 7.5 (43' st Noslin sv). In panchina: Furlanetto, Provedel, Gigot, Provstgaard, Dele-Bashiru, Basic, Ibrahimovic, Tchaouna. Allenatore: Baroni 7.
ARBITRO: Ayroldi di Molfetta 6.
RETI: 32' pt Castellanos, 20' st Dia.
NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Al 22' pt Otoa espulso per rosso diretto (chiara occasione da gol). Al 28' st Belahyane espulso per rosso diretto (fallo grave di gioco). Ammoniti: Rovella, Pinamonti, De Winter, Sabelli. Angoli: 6-8. Recupero: 8' pt, 4' st.
Dopo la delusione ai rigori in Europa League contro il Bodo Glimt, la Lazio riparte in campionato con una vittoria per 2-0 contro il Genoa al 'Ferraris', trascinata dalla prestazione del Taty Castellanos, che si riscatta dopo l’errore decisivo dagli undici metri di giovedì scorso. L’argentino apre le marcature al 32' (di Dia la rete del raddoppio), ma soprattutto dà il via all’azione che produce l’episodio chiave di una partita che proietta i biancocelesti a 59 punti in classifica, ad una lunghezza dal Bologna quarto. Al 22' il centravanti vince un duello con De Winter, aggancia la palla al volo e serve un passaggio in profondità per Zaccagni che prima dell’ingresso in area di rigore viene steso da Otoa. L’arbitro Ayroldi fischia fallo ed espelle il difensore rossoblù, il cui debutto in Serie A dura così poco più di venti minuti. La Lazio alza i ritmi e raccoglie i frutti del suo assedio dieci minuti più tardi: Pellegrini crossa dalla sinistra e pesca in area Castellanos, che si coordina e con una mezza rovesciata non lascia scampo a Leali. Un doppio episodio che cambia così una partita che in avvio di gioco aveva riservato più di un pericolo a Mandas (rimasto anche leggermente stordito a causa dell’esplosione di un petardo intorno al quarto d’ora di gioco), decisivo in due occasioni su Pinamonti (al 10' e al 13'). Nella ripresa la Lazio raddoppia, ma resta anch’essa in 10. Al 65' Rovella inventa un filtrante per Dia che col diagonale mancino batte Leali, ma al 73' il neo entrato Belahyane commette un grave fallo di gioco su Thorsby: Ayroldi estrae il giallo, viene richiamato al Var e trasforma l’ammonizione in espulsione. La Lazio deve gestire il finale di gara senza l’uomo in più e lo fa con ordine, rischiando pochissimo e dando minutaggio anche ad Hysaj e Noslin. Marco Baroni si riavvicina alla zona Champions. Per il Genoa invece slitta l’appuntamento con la salvezza matematica.
Cagliari-Fiorentina 1-2
CAGLIARI (3-5-1-1): Caprile 6.5; Zappa 6, Mina 6 (41' Palomino 6), Luperto 6.5; Zortea 5 (22' st Coman 6), Adopo 5.5 (22' st Marin 6), Prati 5.5 (22' st Makoumbou 6), Viola 5.5 (14' st Gaetano 6), Augello 5.5; Luvumbo 6; Piccoli 6.5. In panchina: Ciocci, Sherri, Pavoletti, Obert, Mutandwa, Felici. Allenatore: Nicola 6.
FIORENTINA (3-5-2): de Gea 6; Pongracic 5.5, Pablo Marì 5.5, Ranieri 5.5 (35' st Comuzzo sv); Dodò 6.5, Mandragora 6.5 (35' st Folorunsho sv), Cataldi 6, Fagioli 5.5 (18' st Richardson 6), Gosens 6.5 (18' st Parisi 6); Beltran 6.5 (41' st Zaniolo sv), Gudmundsson 6.5. In panchina: Terracciano, Martinelli, Moreno, Ndour, Adli. Allenatore: Palladino 6. Arbitro: Marinelli di Tivoli 5.5.
RETI: 7'pt Piccoli, 36'pt Gosens, 3' st Beltran.
NOTE: serata serena, terreno in perfette condizioni. Ammoniti Palomino, Piccoli, Parisi, Zaniolo. Angoli 4-4. Recupero: 3', 8'
La Fiorentina trema contro il Cagliari, dopo due giorni difficili, ma esce vittoriosa dall’Unipol Domus: 2-1 in rimonta e l’Europa resta vicina. Privi di Kean, tornato a casa nel primo pomeriggio per motivi familiari, i viola schierano un attacco mobile: c'è Beltran con Gudmundsson. L’avvio però è decisamente sorprendente in negativo per i viola, che faticano a costruire gioco e soffrono il possesso dei rivali. Spinge subito il Cagliari con Viola e, dopo sette minuti, ecco il vantaggio sardo. Luvumbo salta Dodò e mette in mezzo, de Gea devia su Piccoli e quest’ultimo è lestissimo nel ribadire in rete: ottimo l'anticipo su Pablo Marì, è 1-0. Nei primi venti minuti ci sono solo gli isolani, che colpiscono anche un palo con Zortea e sfiorano il bis. Questo episodio sveglia la Fiorentina che, spinta dalla grinta di Mandragora, torna prepotentemente in gara. Caprile deve fare gli straordinari su Gudmundsson e i viola sfiorano due volte la rete, prima di trovarla effettivamente al 36'. Su una punizione battuta da Mandragora, Zortea si dimentica Gosens e quest’ultimo incorna in rete l’1-1. Il Cagliari perde Mina per infortunio, si vede negare un rigore su Luvumbo e si distrae nuovamente in avvio di ripresa. Il protagonista in negativo è ancora Zortea, sovrastato da Beltran: al 48' è 2-1. Da qui in poi la gara si rasserena e i ritmi si abbassano drasticamente, fino al triplo cambio di Nicola, che stravolge il suo centrocampo. Il Cagliari torna prepotentemente in gioco e sfiora il pari con Razvan Marin, costringendo Palladino a reagire: dentro Folorunsho e Comuzzo per proteggere una preziosissima vittoria. Due mosse che restituiscono il controllo del match alla Fiorentina, che sfiora anche il tris. Zaniolo, subissato di fischi per l’esultanza invernale (giocava nell’Atalanta), viene fermato da Caprile. La Fiorentina sale a 56 punti e la lotta-Champions s'infiamma: cinque squadre in quattro punti dal Bologna quarto (60) ai viola ottavi. Si ferma a quota 30 punti, invece, il Cagliari: sardi a +5 su Empoli e Venezia, ma il Parma li scavalca.st.
Torino-Udinese 2-0
TORINO (4-3-1-2): Milinkovic-Savic 6; Pedersen 6 (18'st Walukiewicz 6), Maripan 6.5, Masina 6 (31'st Dembele 7), Biraghi 6.5; Linetty 6.5, Ricci 6.5 (19'st Karamoh 5.5), Gineitis 6.5; Casadei 6 (43'st Tameze sv); Elmas 5.5 (31'st Perciun 6), Adams 7. In panchina: Paleari, Donnarumma, Sanabria, Cacciamani. Allenatore: Vanoli 6.5.
UDINESE (4-4-1-1): Okoye 6; Ehizibue 6 (18'st Modesto 6), Bijol 6, Solet 5, Kamara 5.5; Atta 6, Lovric 5.5 (26'st Pafundi 5.5), Karlstrom 6, Ekkelenkamp 5.5 (38'st Pizarro sv); Payero 5 (38'st Sanchez sv); Bravo 5.5 (18'st Davis 5.5). In panchina: Sava, Padelli, Zarraga, Palma, Kabasele, Giannetti, Kristensen. Allenatore: Runjaic 5.5. ARBITRO: Collu di Cagliari 6.
RETI: 39'pt Adams; 40'st Dembele.
NOTE: pomeriggio sereno, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Maripan, Gineitis, Karlstrom, Bijol. Angoli: 8-7 per il Torino. Recupero: 1'; 4'.
Sprint in ottica decimo posto per il Torino. La squadra guidata da Paolo Vanoli supera 2-0 l’Udinese nel match dello Stadio Olimpico Grande Torino, valevole per la trentatreesima giornata di Serie A: decisive di Che Adams ed Ali Dembele. La formazione ospite si rende protagonista di un buon avvio di partita, conquistando subito due corner, che però non portano a sviluppi significativi. Nei primi minuti le due squadre si concedono una lunga fase di studio, giocando su ritmi abbastanza blandi. Al 25' Biraghi va al cross per Elmas, che colpisce di testa a botta sicura, ma Ehizibue compie un grande intervento e riesce a sventare la minaccia. La formazione granata prova a fare la partita, ma al 36' ad andare a segno è l’Udinese: Atta trova la rete dell’1-0, però viene annullata per la posizione irregolare del francese, ravvisata prima dall’assistente e poi anche dal Var. Tre minuti più tardi, al 39', il Torino passa in vantaggio grazie al nono gol stagionale di Che Adams che, dopo una doppia respinta di Okoye, realizza il tap-in vincente. Al termine del minuto di recupero le due formazioni vanno a riposo sul parziale di 0-1. Nella ripresa la compagine granata riparte con il piede sull'acceleratore: Adams si lancia verso la porta, ma trova la pronta uscita di Okoye a fermarlo. Al 54' i bianconeri provano a dare segnali di vita con una conclusione di Lovric che, su sponda di Payero, non inquadra lo specchio della porta. Un minuto più tardi è ancora Lovric a rendersi pericoloso con un tiro sul primo palo, sul quale un ottimo Milinkovic-Savic si oppone con i piedi. Dopo una girandola di cambi, sono sempre gli uomini di Kosta Runjaic a condurre il gioco e al 66' vanno ad un passo dal pareggio: tiro-cross insidioso di Lovric per Payero che, per pochi centimetri, manca l’impatto con il pallone. All’82' Davis prova a sorprendere Milinkovic-Savic dal limite dell’area, ma il portiere è attento e fa sua la sfera. All’85' il neo-entrato Ali Dembele sfrutta un errore di Solet e firma il suo primo gol in Serie A beffando Okoye sul primo palo per il 2-0. I ragazzi di Paolo Vanoli, dunque, nel finale amministrano il vantaggio e portano a casa un successo per 2-0 sui bianconeri. In virtù di questo risultato il Torino consolida il decimo posto salendo a 43 punti, mentre l’Udinese resta undicesimo a quota 40. Nel prossimo turno il club piemontese affronterà il Napoli domenica sera al Maradona, mentre i friulani lunedì ospiteranno il Bologna al Bluenergy Stadium.
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