
«I medici ci avevano avvisato, non sappiamo se arriva a domani». Da quel giorno di metà gennaio scorso in cui Evaristo Beccalossi è entrato in coma, ne sono poi passati poi 47 con l’ex numero 10 dell’Inter in terapia intensiva. A rivelarlo, in un’intervista al Corriere della Sera, è la moglie Daniela. Il 27 febbraio scorso Beccalossi, colpito da un’emorragia cerebrale mentre era in casa e ricoverato a Brescia, è poi uscito dal coma.
«Oriali e Bordon sono stati i primi a saperlo - racconta la moglie di Beccalossi, sottolineando come nel più assoluto rispetto della privacy gli siano stati vicini il presidente Inter Marotta e molti ex compagni nerazzurri - il presidente Fifa Infantino gli ha inviato un messaggio vocale che gli ho fatto ascoltare e riascoltare quando era in coma profondo: Evaristo era il suo idolo». Lunedì Beccalossi compirà 69 anni, e ora affronta un lungo percorso di riabilitazione: «Ma come da giocatore, non ha voglia di allenarsi: quando deve andare in palestra sbuffa». Però, conclude Daniela, alcuni giorni fa guardando fuori dalla finestra ha detto. «Io voglio tornare a lavorare».
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