Storico scudetto per il Napoli: un poker da sogno in una città impazzita di gioia. Battuto il Cagliari al "Maradona" 2-0

Prima la grande, spasmodica, trepidante attesa. Giorni, ore, minuti, interminabili prima della partita contro il Cagliari. Una città in cui praticamente nessuno è rimasto dentro casa: chi ha potuto ed è riuscito ha vissuto dal vivo nel catino del "Maradona" la grandiosa e storica impresa del Napoli capace di vincere il quarto scudetto della sua storia. Tutti gli altri si sono riversati in strada a Fuorigrotta fuori dallo stadio, in piazza del Plebiscito e in tutta la città per sostenere i propri beniamini in vista del traguardo. Poi i novanta e più minuti di gara vissuti con l'adrenalina al massimo in attesa di gioire tutti insieme: il Napoli è campione d'Italia al termine di un venerdì di (quasi) fine maggio che rimarrà nella storia del calcio italiano.
L'abbraccio tra Conte e De Laurentiis
Un abbraccio tra Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis subito dopo il fischio finale di Napoli-Cagliari, che ha sancito lo scudetto degli azzurri. L'allenatore, visibilmente commosso, è poi passato ad abbracciare i giocatori che non aveva potuto seguire dalla panchina, perchè era squalificato.
Grande festa al Maradona, Conte in campo abbraccia la squadra
I calciatori della panchina che entrano in campo con in mano dei grandi scudetti con la scritta "again», con il 4 al centro per celebrare il quarto scudetto della storia del Napoli. E’ iniziata così la grande festa allo stadio Maradona per celebrare la vittoria del club azzurro dello scudetto, dopo l’ultimo 2-0 contro il Cagliari. Il triplo fischio finale ha fatto partire l’esultazione del Maradona con i 55.000 spettatori che hanno iniziato a cantare «i campioni dell’Italia siamo noi», facendo sventolare migliaia di bandiere azzurre. In campo la gioia dei giocatori è esplosa, con l’ingresso in campo del tecnico Atonio Conte. L’allenatore, che era squalificato, ha guardato gli ultimi dieci minuti in piedi nel box sopra la tribuna stampa, poi è corso in campo abbracciando i giocatori e anche il presidente Aurelio De Laurentiis che si è avvicinato a lui facendogli i complimenti per il successo nella sua prima stagione sulla panchina azzurra. Poi i calciatori hanno iniziato a correre verso la Curva A, cominciando un giro trionfale del bordocampo verso tutti gli spettatori, mentre dall’esterno dello stadio si sentono i botti di festa.
Napoli - Cagliari 2-0
Marcatori: 42'pt McTominay, 6'st Lukaku Napoli (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6.5, Rrahmani 7, Olivera 7, Spinazzola 6.5 (40'st Mazzocchi sv); Anguissa 7 (40'st Ngonge sv), Gilmour 7, McTominay 8; Politano 7 (16'st Neres 6), Lukaku 7.5 (31'st Simeone 6), Raspadori 7 (40'st Billing sv). In panchina: Contini, Scuffet, Buongiorno, Juan Jesus, Okafor, Rafa Marin, Hasa, Lobotka. Allenatore: Stellini (Conte squalificato) 7. Atalanta (3-5-2): Sherri 6 (37'st Ciocci sv); Zappa 5.5, Mina 5, Luperto 5; Zortea 6 (12'st Palomino 6), Adopo 5.5, Makoumbou 6 (12'st Marin 6), Deiola 5.5, Augello 5.5 (30'st Obert 6); Viola 5 (12'st Mutandwa 6), Piccoli 5.5. In panchina: Iliev, Coman, Prati, Jankto, Cogoni, Vinciguerra, Pintus. Allenatore: Nicola 6. Arbitro: La Penna di Roma 6 Note: terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Politano, Makoumbou, Lukaku. Angoli: 8-3. Recupero: 4'pt, 5'st.
Il commento della partita
Il Napoli è campione d’Italia per la quarta volta nella sua storia. I partenopei hanno chiuso la stagione vincendo 2-0 contro il Cagliari, decisive le reti di Scott McTominay e Romelu Lukaku che hanno permesso di mantenere una lunghezza di distanza sull'Inter: 82 punti conquistati dalla squadra di Antonio Conte grazie a 24 vittorie, 10 pareggi e soltanto 4 sconfitte. Il tecnico degli azzurri - squalificato, in panchina al suo posto il vice Stellini - ha schierato il 4-3-3 con McTominay e Anguissa a scortare Gilmour, in cabina di regia. Nicola si è affidato al solito 3-5-2, con Piccoli e Viola in attacco. I padroni di casa hanno alzato il ritmo sin dai primi istanti, è stato Raspadori ad avere la prima occasione per sbloccare la sfida. I partenopei hanno collezionato opportunità a ripetizione schiacciando gli ospiti nella propria metà campo: Lukaku è stato murato da Mina, Spinazzola non ha sfruttato una doppia occasione da dentro l’area di rigore. La gara è stata sbloccata da una giocata di Politano, il cross morbido è stato raccolto da McTominay che in mezza rovesciata ha superato Sherri. Nel secondo tempo i sardi hanno provato a dare un segnale, ma il Napoli ha subito raddoppiato grazie a Lukaku, lanciato in campo aperto da Rrahmani: il belga ha raccolto l’assist del compagno di squadra, dopo aver superato Mina è riuscito a mettere a segno il suo 14esimo gol stagionale. David Neres, entrato in campo da pochi minuti, ha avuto l’occasione per il 3-0, ma Sherri ha deviato in corner la conclusione dell’ex Benfica. Nei minuti finali la squadra di Conte ha provato a segnare la terza rete, ancora Neres in contropiede non è riuscito a sorprendere l’estremo difensore rossoblù. Al fischio finale è esplosa la festa sugli spalti e in città, a bordocampo anche il presidente Aurelio De Laurentiis, al suo secondo Scudetto.