Venerdì 20 Giugno 2025

Storico scudetto per il Napoli: un poker da sogno in una città impazzita di gioia. Battuto il Cagliari al "Maradona" 2-0

Prima la grande, spasmodica, trepidante attesa. Giorni, ore, minuti, interminabili prima della partita contro il Cagliari. Una città in cui praticamente nessuno è rimasto dentro casa: chi ha potuto ed è riuscito ha vissuto dal vivo nel catino del "Maradona" la grandiosa e storica impresa del Napoli capace di vincere il quarto scudetto della sua storia. Tutti gli altri si sono riversati in strada a Fuorigrotta fuori dallo stadio, in piazza del Plebiscito e in tutta la città per sostenere i propri beniamini in vista del traguardo. Poi i novanta e più minuti di gara vissuti con l'adrenalina al massimo in attesa di gioire tutti insieme: il Napoli è campione d'Italia al termine di un venerdì di (quasi) fine maggio che rimarrà nella storia del calcio italiano. AMP Al termine di una stagione al cardiopalma, la compagine del presidente De Laurentiis ha vinto lo scudetto (due anni dopo quello dominato dalla squadra di Luciano Spalletti) con il "generale" Antonio Conte in panchina. Un'annata incredibile vissuta sul filo del rasoio fino all'ultimo secondo con una squadra fuori dalle Coppe europee, ma capace di ritrovare grinta, entusiasmo, energie a non finire grazie al carisma di un allenatore vincente come il tecnico salentino capace di vincere il suo quinto scudetto dopo i tre con la Juve e dopo quello vinto con l'Inter.

L'abbraccio tra Conte e De Laurentiis

Un abbraccio tra Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis subito dopo il fischio finale di Napoli-Cagliari, che ha sancito lo scudetto degli azzurri. L'allenatore, visibilmente commosso, è poi passato ad abbracciare i giocatori che non aveva potuto seguire dalla panchina, perchè era squalificato.

Grande festa al Maradona, Conte in campo abbraccia la squadra

I calciatori della panchina che entrano in campo con in mano dei grandi scudetti con la scritta "again», con il 4 al centro per celebrare il quarto scudetto della storia del Napoli. E’ iniziata così la grande festa allo stadio Maradona per celebrare la vittoria del club azzurro dello scudetto, dopo l’ultimo 2-0 contro il Cagliari. Il triplo fischio finale ha fatto partire l’esultazione del Maradona con i 55.000 spettatori che hanno iniziato a cantare «i campioni dell’Italia siamo noi», facendo sventolare migliaia di bandiere azzurre. In campo la gioia dei giocatori è esplosa, con l’ingresso in campo del tecnico Atonio Conte. L’allenatore, che era squalificato, ha guardato gli ultimi dieci minuti in piedi nel box sopra la tribuna stampa, poi è corso in campo abbracciando i giocatori e anche il presidente Aurelio De Laurentiis che si è avvicinato a lui facendogli i complimenti per il successo nella sua prima stagione sulla panchina azzurra. Poi i calciatori hanno iniziato a correre verso la Curva A, cominciando un giro trionfale del bordocampo verso tutti gli spettatori, mentre dall’esterno dello stadio si sentono i botti di festa.

Napoli - Cagliari 2-0

Marcatori: 42'pt McTominay, 6'st Lukaku Napoli (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6.5, Rrahmani 7, Olivera 7, Spinazzola 6.5 (40'st Mazzocchi sv); Anguissa 7 (40'st Ngonge sv), Gilmour 7, McTominay 8; Politano 7 (16'st Neres 6), Lukaku 7.5 (31'st Simeone 6), Raspadori 7 (40'st Billing sv). In panchina: Contini, Scuffet, Buongiorno, Juan Jesus, Okafor, Rafa Marin, Hasa, Lobotka. Allenatore: Stellini (Conte squalificato) 7. Atalanta (3-5-2): Sherri 6 (37'st Ciocci sv); Zappa 5.5, Mina 5, Luperto 5; Zortea 6 (12'st Palomino 6), Adopo 5.5, Makoumbou 6 (12'st Marin 6), Deiola 5.5, Augello 5.5 (30'st Obert 6); Viola 5 (12'st Mutandwa 6), Piccoli 5.5. In panchina: Iliev, Coman, Prati, Jankto, Cogoni, Vinciguerra, Pintus. Allenatore: Nicola 6. Arbitro: La Penna di Roma 6 Note: terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Politano, Makoumbou, Lukaku. Angoli: 8-3. Recupero: 4'pt, 5'st.

Il commento della partita

Il Napoli è campione d’Italia per la quarta volta nella sua storia. I partenopei hanno chiuso la stagione vincendo 2-0 contro il Cagliari, decisive le reti di Scott McTominay e Romelu Lukaku che hanno permesso di mantenere una lunghezza di distanza sull'Inter: 82 punti conquistati dalla squadra di Antonio Conte grazie a 24 vittorie, 10 pareggi e soltanto 4 sconfitte. Il tecnico degli azzurri - squalificato, in panchina al suo posto il vice Stellini - ha schierato il 4-3-3 con McTominay e Anguissa a scortare Gilmour, in cabina di regia. Nicola si è affidato al solito 3-5-2, con Piccoli e Viola in attacco. I padroni di casa hanno alzato il ritmo sin dai primi istanti, è stato Raspadori ad avere la prima occasione per sbloccare la sfida. I partenopei hanno collezionato opportunità a ripetizione schiacciando gli ospiti nella propria metà campo: Lukaku è stato murato da Mina, Spinazzola non ha sfruttato una doppia occasione da dentro l’area di rigore. La gara è stata sbloccata da una giocata di Politano, il cross morbido è stato raccolto da McTominay che in mezza rovesciata ha superato Sherri. Nel secondo tempo i sardi hanno provato a dare un segnale, ma il Napoli ha subito raddoppiato grazie a Lukaku, lanciato in campo aperto da Rrahmani: il belga ha raccolto l’assist del compagno di squadra, dopo aver superato Mina è riuscito a mettere a segno il suo 14esimo gol stagionale. David Neres, entrato in campo da pochi minuti, ha avuto l’occasione per il 3-0, ma Sherri ha deviato in corner la conclusione dell’ex Benfica. Nei minuti finali la squadra di Conte ha provato a segnare la terza rete, ancora Neres in contropiede non è riuscito a sorprendere l’estremo difensore rossoblù. Al fischio finale è esplosa la festa sugli spalti e in città, a bordocampo anche il presidente Aurelio De Laurentiis, al suo secondo Scudetto.

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