
Vincenti e - finalmente - liberi di cantare, brindare e ballare. E’ all’insegna della spensieratezza il week end della squadra del Napoli che, in buona parte, sta passando a Ischia il meritato relax per festeggiare lo scudetto, negli stessi giorni in cui sull'Isola azzurra è approdato De Laurentiis, che ieri sera ha festeggiato il suo 76/o compleanno insieme a Conte e alle rispettive famiglie. Scott McTominay ha celebrato il trionfo del Napoli alla Terrazza Flegrea, ballando fino a notte fonda insieme ad alcuni dei suoi compagni, tra cui Billing e Neres, ma è tutta la città che non smette di festeggiare: le strade e i vicoli sono addobbati con striscioni e bandiere, napoletani e turisti passeggiano vestiti di azzurro e tutti, con ansia, aspettano domani, quando per la prima volta tifosi e calciatori si incontreranno, sul lungomare, dove sfileranno i due bus della società con la coppa e i campioni.
Una sfilata a Mergellina, dove i calciatori del Napoli saranno acclamati da una folla enorme: duecentomila le presenze previste. Una bella gratificazione, per la squadra azzurra, dove c'è grande emozione anche in vista di martedì, quando papa Leone XIV riceverà in Vaticano giocatori, tecnico e allenatore, un appuntamento al quale nessuno pensava o sperava.
I premi scudetto
Ma i motivi per rallegrarsi non sono finiti, perché con lo scudetto arrivano anche i premi previsti nei contratti dei singoli calciatori: nel caso del contratto triennale firmato da Conte, che prevedeva un ingaggio da 7,5 milioni a stagione, il premio dovrebbe farlo lievitare fino a un totale di quasi 9 milioni. E’ destinato a restare a bocca asciutta, invece, Kvicha Kvaratskhelia, che ha contribuito al quarto scudetto del Napoli con 5 gol e 3 assist in 17 partite di Serie A, ma non riceverà il premio scudetto perché quando a gennaio è stato ceduto al Psg si è impegnato con De Laurentiis a non avere più nulla da pretendere. Kvaratskhelia non riceverà neppure la medaglia di campione d’Italia dalla Lega, perché non essendo presente in rosa il giorno della conquista dello scudetto, non ha diritto a riceverla. Il titolo, d’altro canto, porta denaro anche nelle casse del Napoli: circa 20 milioni dalla Lega calcio e poi 43,5 milioni solo per l’ingresso in Champions League. Tornando a parlare di Conte, la città e la squadra vogliono che il tecnico resti, ma il presidente deve ora convincerlo, partendo dalle rassicurazioni che il penalizzante mercato di quest’anno, in particolare con la cessione di Kvaratskhelia a gennaio, non si ripeterà. Ed ecco dunque che cominciano a circolare i primi nomi, con il Napoli che si avvicina a De Bruyne, che a 34 anni saluta Manchester e pensa agli ultimi anni nella attraente Partenope.
Ma il club azzurro punta molto anche sulla nuova prima punta da consegnare a Conte, con in pole il canadese Jonathan David, bomber del Lille che lascia la squadra in scadenza di contratto e a cui il club azzurro ha offerto un ricco contratto per battere la concorrenza di Juventus e Inter. Dal Lille il Napoli lavora anche per prendere Edon Zhegrova, 26nne esterno destro kosovaro e quindi amico di Rrahmani, ma si ragiona anche sull'addio di Anguissa e Juan Jesus: serviranno centrocampisti e difensori, mosse che il Napoli ha già avviato prendendo il ventenne Marianucci dall’Empoli. Inutile dire, però, che tutto il mercato girerà intorno alla decisione di Conte, che è fortemente tentato dalla Juventus e dal tornare a Torino nel club dove ha giocato e allenato, vincendo tre scudetti di fila, anche se è sicuramente tentato anche dal restare a Napoli, dove lo aspetta la Champions. In questa situazione di incertezza sono in molti a ritenere che saranno decisive le rassicurazioni che il tecnico otterrà dal presidente proprio riguardo al mercato. I giorni delle decisioni - decisioni importanti, suscettibili di cambiare il volto e l’assetto della squadra - sono alle porte, ma c'è ancora tempo prima di costruire il futuro, partendo da chi resta di certo: da Politano, visto in queste ore mentre guida i trenini 'pepepè, a McTominay, vero beniamino della città, che - specie quando canta, abbracciato a Di Lorenzo, «un capitano, c'è solo un capitano» - letteralmente lo adora.
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