Lunedì 23 Dicembre 2024

Al Festival del corto Tulipani di seta nera, vince “Regenerate” del siciliano Angelo Faraci

Nuove prospettive e diverse modalità di lettura su tematiche universali e storie di vita complesse, per fare denuncia e promuovere il cambiamento, nei due racconti siciliani che hanno trionfato al quattordicesimo Festival Internazionale del Film Corto Tulipani di Seta Nera, dedicato al racconto della diversità e della fragilità, che si è concluso al Cinema Giulio Cesare di Roma e si è concluso ieri con Eugenio Bennato, autentico portavoce della cultura musicale napoletana, che ha ricevuto il premio «Sorriso Diverso Menzione Speciale». Vincitore del Premio Sorriso Rai Cinema Channel (e oltre 150mila visualizzazioni sul sito http://www.tulipanidisetanera.rai.it/) “Regenerate” del palermitano Angelo Faraci, incentrato sul difficile percorso di rinascita della giovane Alessandra (Laura Sangrigoli), vittima di abuso sessuale da parte dal padre (interpretato dal regista). Prodotto da Ancora Cinematografica, il film è stato girato a Palazzolo Acreide col sostegno dell’Amministrazione Comunale, che ha consentito le riprese nel pieno dell’emergenza sanitaria. «Il mio intento è quello di realizzare film a carattere sociale per lanciare messaggi alle nuove generazioni e contribuire ad abbattere i tanti muri di omertà che ad oggi impediscono al nostro Sud di affrontare brutture e problematiche, come l’abuso sessuale. Attraverso il film ho voluto dare una prospettiva di speranza e fare arrivare il messaggio che si può uscire dalle conseguenze di un trauma anche solo attraverso esperienze di vita positive, come accade alla protagonista che abbatte la barriera del silenzio grazie all’amore del fidanzato (Pietro Mirto)». Il sostegno ai propri cari affetti di Alzheimer, invece, è la tematica portante di “Zagara”, corto di Martina Bonfiglio, premio alla Migliore sceneggiatura. Nata a Rovereto da padre messinese e madre catanese, la regista narra la vicenda di Lucia (Marianna Castagna), ragazza di un paese siciliano che ha rinunciato alla propria vita e ai propri sogni per badare al padre (Giovanni Sansonetti), affetto da demenza senile. L’annuncio di un’importante decisione di vita della donna sconvolgerà il già precario equilibrio della famiglia. Prodotto da Persico Film e Rufa e girato a San Pietro a Maida (Lamezia Terme), il corto ha un’origine autobiografica. «La vicenda è ispirata alla mia famiglia, alle mie nonne che soffrono di questo male. L’essermi allontanata da loro negli ultimi anni e la sensazione di non riuscire ad aiutarle a causa della mia lontananza hanno ispirato la storia, che unisce questa sensazione personale ai sentimenti dei miei genitori. In Lucia c’è infatti il forte senso di responsabilità spesso richiesto a noi donne, un sentimento che in “Zagara” emerge nel momento in cui viene annunciato il matrimonio del fratello e la ragazza si sente costretta a rimanere imprigionata in quella situazione familiare. Ma il finale aperto del corto dà il messaggio che è importante trovare un equilibrio tra dovere e aspirazioni personali». Nella sezione Documentari, diretta da Mimmo Calopresti, hanno vinto i premi al miglior montaggio e alla miglior fotografia i registi catanesi Bruno e Fabrizio Urso per “Briganti”, che racconta la Briganti Rugby, squadra di rubgby del Librino diventata un punto di riferimento per i ragazzi della periferia catanese. Riconoscimenti anche nella sezione dedicata ai video musicali al palermitano Gianni Cannizzo per “Libertà” di Peppe Lana (Premio Asvis #SocialClip), contro le costrizioni sociali, e agli ennesi Antonella Barbera e Fabio Leone per “Etica Peletica” di Davide Campisi (Miglior Over #Socialclip e premio #Socialclip Web), sulla capacità di esorcizzare la paura della pandemia da parte dei bambini. Ideato dalla biologa Paola Tassone, originaria di Caulonia Marina, “Tulipani di Seta Nera” è realizzato da “Università Cerca Lavoro” con Rai Cinema e Segretariato Sociale Rai e vede come partners istituzionali INAIL, ANMIL, ASVIS, ENIT, ENS e Fondazione Univerde.

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