Lunedì 23 Dicembre 2024

"Lussu", l'eroe moderno da raccontare alle nuove generazioni. Il docufilm presentato a Messina

Emilio Lussu e la moglie Joyce (Renato Carpentieri e Galatea Ranzi)

La storia di un grande italiano diventa riflessione sull’etica e sulla politica in “Lussu”, di Fabio Segatori, docufilm spettacolare che narra a 360 gradi i concetti di democrazia e libertà attraverso la vita di Emilio Lussu, eroe di guerra e pacifista, fondatore del Partito Sardo d‘Azione e di “Giustizia e Libertà”, prima organizzazione antifascista, ministro nei governi Parri e De Gasperi, oltre che autore di “Un anno sull’Altipiano”, racconto del Primo Conflitto Mondiale, tra i più famosi libri antibellicisti di sempre. Dopo aver girato a Messina “Ragazze a mano armata” (2014), il regista viterbese è tornato nella Città dello Stretto per presentare in anteprima il film alla Multisala Iris, assieme al produttore messinese Gigi Spedale e all’attore cagliaritano Giacomo Fadda, interprete di Lussu da giovane. Ad ispirare il regista la biografia di Lussu “Il cavaliere dei Rossomori” di Giuseppe Fiori (Einaudi) e la voglia di raccontarne la vita alle nuove generazioni. «I ragazzi conoscono benissimo i personaggi del glamour, e meno chi ha costruito la democrazia in questo Paese dando tutto se stesso – ha affermato Segatori, anche co-produttore con Baby Films – È il caso di Lussu, mandato al confino a Lipari e incarcerato dal fascismo nonostante un’assoluzione per legittima difesa. Il fascismo esercita un certo fascino sui giovani perché non sanno bene cosa fosse davvero. Così il film, ispirandosi alla produzione didattica di Rossellini per la tv, cerca di fare chiarezza su questioni di fondamentale importanza, raccontando la vera essenza di quella dittatura e mostrando come sia uscita l’Italia dalla guerra». In “Lussu” è lo stesso eroe (Renato Carpentieri) a snocciolare il racconto assieme alla moglie Joyce Salvadori (Galatea Ranzi), che ne ha condiviso l’impegno politico. La narrazione in soggettiva è alternata all’utilizzo, per la prima volta nel cinema italiano, della tecnica del compositing digitale, che ha permesso di riprendere gli attori sul green screen e inserirli in rari filmati di repertorio provenienti da archivi di prestigio mondiale, tra cui lo Steven Spielberg Film and Video Archive, la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti e l’Imperial War Museum di Londra. «Venendo dal cinema d’azione e avendo lavorato negli Usa – ci svela il regista – durante la lavorazione di un film in Louisiana ho pensato che si potessero utilizzare le tecniche del cinema spettacolare anche per quello impegnato, e che al posto dei supereroi fosse più stimolante raccontare gli eroi in carne ed ossa. “Lussu” è tanto finto documentario quanto film d’avventura, in cui però tutto è vero, scientificamente accompagnato dall’Archivio Lussu che ci ha seguiti perché tutto corrispondesse alla realtà storica». Il film è stato presentato a Malfa e Lipari, che hanno fatto da location alle riprese assieme alla Sardegna. Nei due set eoliani è stata infatti ricostruita la scena dell’evasione dal confino fascista di Lussu col fraterno amico Carlo Rosselli (Simone Di Mauro), co-fondatore di “Giustizia e Libertà”. Produttore esecutivo e location manager di questa tranche di riprese il messinese Gigi Spedale. «A Malfa abbiamo ricostruito la casa liparese di Lussu in un’abitazione del porto – racconta – e indirizzato l’obiettivo sulle scogliere per le riprese della fuga notturna in acqua. A Lipari c’è stata anche una bella sinergia con le compagnie teatrali e il Museo, che hanno messo a disposizione i costumi d’epoca e il vero castello in cui venivano rinchiusi i confinati». Il docufilm è stato anche occasione di esperienza sul campo per gli studenti del Dams di Messina, che hanno affiancato la troupe come stagisti. Nel cast anche Carolina Signore, l’attore messinese Giuseppe Capodicasa, il pattese Michelangelo Maria Zanghì e Clara Schwartzenberg. “Lussu” sarà distribuito in dvd con “L’Unione Sarda” a Natale e prossimamente su tv, streaming e Web.

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