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Sicilia e Calabria protagoniste al festival "Tulipani di seta nera"

Ideato dalla biologa reggina Paola Tassone, sarà condotto da Lorena Bianchetti

Una scena di "Tempo di vita", il film girato a Ganzirri (Messina)

I diritti dell’uomo, la libertà di vivere le differenze, la perdita, la solitudine e l’eutanasia tra le tematiche emergenti di “Tulipani di seta nera”, Festival della Cinematografia Sociale promosso da “Università Cerca Lavoro” con Rai Cinema e Rai per il Sociale, di cui ieri, in diretta streaming dal The Space Cinema Moderno di Roma (che ospiterà la manifestazione dal 5 all’8 maggio), sono stati annunciati titoli finalisti e giurie della quindicesima edizione. «Una gara sulle idee» - ha definito l’evento il presidente del festival Diego Righini in apertura di conferenza stampa - fedele all’obiettivo di incidere sui cambiamenti sociali in corso. «Ciò che è accaduto in questi ultimi mesi non può non richiamarci a questo impegno civile di tenere il focus sui diritti dell’uomo a livello mondiale», ha ribadito.

Quattro le categorie dei titoli in gara (Cortometraggi, Documentari, Social Clip e Digital Serie), selezionati da giurie apposite, dai tanti lavori presenti sulla piattaforma www.tulipanidisetanera.rai.it. Forte la presenza di registi provenienti dalle regioni del Sud, tra cui Sicilia e Calabria, in tre sezioni su quattro, con la scrittrice catanese Catena Fiorello, presidente della giuria cortometraggi, di cui fa parte anche il regista palermitano Daniele Ciprì.

La città di Messina è attualmente prima tra i 60 titoli in lizza per il Premio Sorriso Rai Cinema Channel - assegnato dal pubblico attraverso la visualizzazione dei lavori in piattaforma fino al 30 aprile - con “Tempo di Vita”, opera prima di Giovanni Giuffrè sulla tematica della perdita. Girato a Ganzirri col patrocinio del Comune e ambientato tra gli anni ’60 e i giorni nostri, il film ha al suo attivo 40.049 visualizzazioni.

Messina set cinematografico e, nello specifico, Montalbano Elicona, per un altro corto candidato, “Provvidenza” del palermitano Angelo Faraci (vincitore lo scorso anno con “Regenerate”), dedicato alla violenza sulle donne. Tra i dodici corti finalisti scelti dalla giuria, “Ed è subito sera”, vicenda sulla perdita girata a Roma dal catanese Lorenzo Maugeri, e due lavori realizzati in Calabria. Il primo “Io la sedia me la porto da casa”, debutto alla regia della crotonese Aurora Deiana, ispirato a una storia vera di disabilità, ha usufruito del sostegno della Calabria Film Commission durante la presidenza di Giuseppe Citrigno. Girato nel comune vibonese di San Nicola da Crissa, entra tra i finalisti anche “Il seme della speranza” di Nando Morra, su razzismo e bullismo.

La Sicilia è presente in finale nella sezione “Digital Serie”, con lo sguardo ironico sulla disabilità de “Le supposte di Carmelo” del vittoriese Carmelo Comisi, e nella categoria “Documentari”, con le storie palermitane di “Dadalove” (Chiara Agnello), che parla di arte inclusiva. Prodotti dal CSC Sede Sicilia, i lavori “Acquasanta” (Gianfranco Piazza e Tito Puglielli) e “Pupus” (Miriam Cossu Sparango Ferraye), che affrontano rispettivamente la tematica del lavoro e il rapporto padre-figlio, vissuto attraverso la trasmissione del mestiere del puparo. Candidato al premio per il miglior corto d’animazione “Il viaggio”, firmato dal catanese Fabio Teriaca con Juan Pablo Ectheverry e dedicato al tema dell’uso delle droghe nelle scuole.

Altri titoli interessanti in finale, “Pappo e Bucco” di Antonio Losito, film sull’eutanasia con Massimo Dapporto e Augusto Zucchi, e il corto sulla solitudine degli anziani “Vecchio” di Dino Lopardo, con Leo Gullotta. La regista peloritana Anne Riitta Ciccone sarà invece co-moderatrice della masterclass “La direzione attori: il rapporto tra regista e attore”. Riconoscimento speciale fuori concorso della sezione SocialClip per il video di “Propaganda” (Cosimo Alemà), collaborazione tra il duo siciliano Colapesce Dimartino e il rapper Fabri Fibra.

Ideato dalla biologa Paola Tassone, di Caulonia Marina (Reggio Calabria), “Tulipani di Seta Nera” si concluderà col Gran Galà del Sociale condotto da Lorena Bianchetti, e vede come partners culturali ed enti di supporto Inail, Anmil, Asvis, Enit, Ens, Fondazione Univerde e World Food Programme Italia.

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