Lunedì 23 Dicembre 2024

Alla Festa del Cinema di Roma... Sicilia e Calabria a tutto tondo

Storie che hanno lasciato il segno e grandi star per rappresentare la Sicilia e la Calabria alla diciassettesima Festa del Cinema di Roma, nell’ambito dell’evento principale e della sezione autonoma per ragazzi “Alice nella Città”, in programma nella Capitale sino al 23 ottobre. Significative e rappresentative di un’epoca, le storie siciliane, a cominciare da “La stranezza”, nuovo film di Roberto Andò, e “Ora tocca a noi – Storia di Pio La Torre” di Walter Veltroni, nelle rispettive sezioni fuori concorso “Grand Public” e “Proiezioni Speciali”. Nell’anno delle celebrazioni per i 155 anni dalla nascita di Luigi Pirandello, Andò racconta la genesi del capolavoro “Sei personaggi in cerca d’autore”, nato dall’incontro fra il grande drammaturgo agrigentino, interpretato da Toni Servillo, e due scalcinati teatranti, cui danno volto i palermitani Salvo Ficarra e Valentino Picone. Girato tra Palermo, Erice, Trapani e Roma, con alcune riprese nella Catania barocca di Via Crociferi, “La stranezza” vede nel cast anche l’attrice catanese Donatella Finocchiaro, l’attore mazarese Rosario Lisma e la palermitana Giulia Andò, figlia del regista. Girato prevalentemente a Palermo, nei luoghi della vicenda politica e umana di Pio La Torre, il documentario di Veltroni ripercorre la storia del grande sindacalista e dirigente del PCI in Sicilia, in prima linea contro la mafia, nel quarantennale della sua morte, avvenuta il 30 aprile 1982 per ordine di Totò Riina. Scritto con la sceneggiatrice de “I cento passi” Monica Zapelli, il film rievoca la figura di La Torre attraverso ricostruzioni filmiche (realizzate a Roma), materiale d’archivio e diverse testimonianze, tra cui quelle del figlio Franco, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del regista Giuseppe Tornatore. Il titolo è ispirato alla frase premonitrice che La Torre disse ad Emanuele Macaluso, altro storico dirigente del partito, pochi giorni prima della sua tragica fine. Un’altra importante storia siciliana e la suggestiva location messinese dei Monti Nebrodi ad “Alice nella Città” con “Primadonna”, debutto nel lungometraggio di Marta Savina, sulla storia di Franca Viola, di Alcamo, prima donna italiana a rifiutare il matrimonio riparatore nella Sicilia degli anni Sessanta. Già portata sullo schermo dalla regista fiorentina nel corto “Viola, Franca” del 2017, con protagonista l’attrice marsalese Claudia Gusmano, che qui riprende il ruolo originario (nel film la Viola ha il nome di Lia). Ad affiancarla un cast quasi tutto siciliano, che comprende l’attrice catanese Manuela Ventura, il mazarese Fabrizio Ferracane e gli attori palermitani Dario Aita, Angelo Faraci e Thony (Francesca Victoria Caiozzo). Hanno partecipato al film, in concorso nella sezione “Panorama Italia”, anche l’agrigentino Gaetano Aronica e il catanzarese Francesco Colella. La Calabria è presente, sempre ad “Alice nella Città”, nel concorso ufficiale di “Panorama Italia" con il nuovo film di Fabio Mollo. A un anno dalla presentazione di “Anni da cane”, il regista reggino torna alla manifestazione con un’altra vicenda adolescenziale, “My Soul Summer”, debutto attoriale della cantante Casadilego (Elisa Coclite), vincitrice di “X-Factor” nel 2020, affiancata da Tommaso Ragno, Anna Ferzetti e Lunetta Savino. Presente ad “Alice nella Città” anche l’artista lametino Luigi Strangis, trionfatore dell’ultima edizione di “Amici”, come doppiatore di Lyle, il coccodrillo canterino del live action “Il talento di Mr.Crocodile” di Will Speck e Josh Gordon (Evento Speciale) , che nella versione originale ha la voce della popstar Shawn Mendes. Forti presenze siciliane e calabresi anche nei cast di alcuni titoli. L’acese Miriam Leone è infatti protagonista con Edoardo Leo del paradossale “War – La guerra desiderata” di Gianni Zanasi (Grand Public), mentre il concorso di “Panorama Italia” vede gli attori cosentini Peppino Mazzotta, come protagonista de “I nostri ieri” di Andrea Papini, e Max Mazzotta (il Gobbo di “Freaks Out”), nel cast dell’opera prima “Le ragazze non piangono” di Andrea Zuliani.

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