Oggi a Cannes è il giorno di Martin Scorsese, 80 anni, regista-mito di Hollywood che riunisce per la prima volta i suoi attori preferiti, DiCaprio e De Niro. Dopo «Indiana Jones» di Harrison Ford, giovedì, un’altra leggenda del cinema americano dimostra sui famosi gradini di essere ancora viva: Scorsese, che ha vinto la Palma d’Oro nel 1976 con «Taxi Driver» ed è stato presidente della giuria nel 1998, presenta fuori concorso «Killers of the Flower Moon».
Il film rimarrà 'segreto' fino alla presentazione ufficiale, ad eccezione delle prime immagini che il regista ha svelato a Las Vegas alla fine di aprile e del trailer appena diffuso online, che promette un film pieno di tensione, con una fotografia curata. Scorsese mette assieme due dei suoi attori preferiti, Robert De Niro, 79 anni, ("Taxi Driver», «Toro Scatenato», «Mean Streets»...) e Leonardo DiCaprio, 48 anni, ("The Wolf of Wall Street», «Shutter Island"), in un nuovo universo, quello di una tribù di nativi americani, gli Osage, detentrice di una terra ricca di oro nero e improvvisamente vittima di omicidi e sparizioni.
DiCaprio interpreta Ernest Burkhart, un uomo innamorato di una nativa americana (l'attrice Lily Gladstone), che si trova invischiato in una cospirazione ordita dal magnate del bestiame William Hale, interpretato da un Robert De Niro assetato di petrolio. Un agente dell’FBI, interpretato da Jesse Plemons, viene incaricato di risolvere gli omicidi. Il regista voleva mostrare come alcuni americani «fossero in grado di razionalizzare la violenza - anche contro coloro che amavano - semplicemente dicendo: «Questa è la civiltà». Un gruppo entra e un altro esce», ha dichiarato a Los Angeles.
Il film tratta di «una parte dimenticata del nostro passato», ha dichiarato Leonardo DiCaprio, che inizialmente avrebbe dovuto interpretare il detective dell’FBI, ma che ha invece optato per un ruolo tormentato e ha trascorso del tempo con gli indiani Osage. Il film è stato girato nei luoghi in cui vivono gli Osage. «Si trattava di immergersi in quel mondo», ha insistito il regista newyorkese, nonostante il caldo e i coyote che si aggiravano nelle praterie dell’Oklahoma.
La proiezione di questo movimentato film a Cannes è un simbolo forte per il cinema e le sale: Martin Scorsese aveva scelto Netflix e il piccolo schermo per la sua precedente opera, «The Irishman», con De Niro, Pacino e Joe Pesci. Anche questo nuovo film, 200 milioni di dollari di budget, porta i colori di un’azienda tecnologica, Apple. Ma il gigante della Mela ha accettato di distribuirlo nelle sale cinematografiche (il 18 ottobre in Francia), il che ha aperto le porte del Festival di Cannes, 'difensore' del grande schermo. Fino all’ultimo il Festival ha sognato di inserire questo film nella corsa alla Palma d’Oro, ma i produttori hanno preferito tenerlo fuori dalla competizione.
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