Nel 1989 il film d’animazione “La Sirenetta” di John Musker e Ron Clements, dall’omonima favola di Hans Christian Andersen, rilancia definitivamente la Walt Disney al cinema dopo un periodo buio, segnando il cosiddetto “Rinascimento Disney”. Vincitore di due Premi Oscar, il film cult tornerà da domani sul grande schermo in una rivisitazione live-action, diretta da Rob Marshall e girata tra i gloriosi Pinewood Studios di Londra e la Sardegna.
Una favola narrata sin dal suo esordio da grandi nomi, tanto nella recitazione che nel doppiaggio. Protagonista della nuova versione l’attrice e cantante afroamericana Halle Bailey – metà del duo R&B candidato al Grammy Chloe x Halle – nei panni di Ariel, affiancata da un cast stellare, composto da Jonah Hauer-King (Eric), Javier Bardem (Re Tritone), Melissa McCarthy (Ursula), Art Malik (Grisby, maggiordomo di Eric) e Noma Dumezweni (Selina, regina e madre del principe).
Altrettanto stellare il doppiaggio italiano, con la cantante di origini angolane Yana_C (Cristiana Cattaneo), che dà voce alla Bailey nelle parti cantante, con Sara Labidi nel doppiaggio del parlato. Il cantautore Mahmood doppia Sebastian, il granchio consigliere del Re, e Simona Patitucci, voce di Ariel nel film originale, nel remake doppia Ursula. Tre artisti per cui il lavoro al leggio ha rappresentato una sfida o un cerchio che si è chiuso.
«Sono passati tre decenni, ero una bambina e quindi era un appuntamento quello con Ursula – ha detto la Patitucci – perché già all’epoca fui selezionata dal Maestro Pietro Carapellucci, responsabile delle versioni cantate Disney, per il ruolo di Ursula. Poi vidi il materiale di Ariel, raggiungemmo un accordo e vinsi entrambi i provini. Scelsi Ariel, ma era rimasto dentro questo appuntamento con Ursula. È raro poter raccontare una storia che conosci da un altro punto di vista».
Una vera sfida invece per Yana_C e Mahmood, al loro debutto nel doppiaggio. «Quando mi è arrivata la chiamata non ci credevo, ero in Angola con mia mamma e ci siamo messi tutti a piangere – ha raccontato Yana_C – E’ stata una sfida perché il modo di cantare disneyano è molto più vicino al musical rispetto al mio abituale lavoro di interprete. Un lavoro sull’emotività, ma anche tecnico in un certo senso. Spero che arrivi al pubblico l’emozione che ho provato».
Un filo diretto con l’infanzia per Alessandro Mahmood, che – erede del ruolo che fu di Ronny Grant – quando tornava in vacanza in Sardegna, regione di origine della madre, andava sugli scogli con i cugini a cantare le canzoni del film. «Ho sempre avuto da bambino un legame molto forte con l’acqua – ha sottolineato Mahmood in conferenza stampa – e tra i cartoni Disney “La Sirenetta” è stato quello che mi ha conquistato di più. Col remake mi sono cimentato in qualcosa di totalmente nuovo e non è stato facile: ho rivisto tante volte l’originale a casa per andare preparato in studio. Mi sento un po’ Sebastian. Ho affrontato tutto con molto orgoglio e responsabilità, perché ci tenevo a regalare alle nuove generazioni ciò che il cartone aveva regalato a me».
Musiche e canzoni del film sono composte da Alan Menken, con i testi originali di Howard Ashman e i nuovi testi di Lin-Manuel Miranda. L’adattamento musicale italiano è curato da Lorena e Virginia Brancucci.
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