Cresce l’attesa per la serata degli Oscar che si terrà nella notte italiana tra domenica e lunedì. Molte sono le domande a cui gli esperti stanno cercando una risposta nello stilare i temi principali di un’edizione, la numero 96, equilibrata e molto incerta. Oppenheimer entrerà nella storia degli Oscar? Chi vincerà la gara per la migliore attrice? E Martin Scorsese potrebbe tornare a casa a mani vuote? Sarà tutto rosa in onore di Barbie? Questi sono i quesiti che accendono il dibattito in attesa dell’apertura delle varie buste. Ma andiamo con ordine.
Record per Oppenheimer?
Con 13 nomination il ritratto del padre della bomba atomica è destinato a tornare a casa con molte statuette. E’ difficile immaginare un numero inferiore a 8, una previsione 'molto prudente' secondo Davis, che renderebbe il film di Christopher Nolan il più premiato dai tempi di The Millionaire (2009). Se poi dovesse vincere l’Oscar per il miglior film, come da molti previsto, diventerà il terzo film più redditizio - con un miliardo di incassi in tutto il mondo - a vincere il massimo riconoscimento dell’Academy, dietro a «Il Signore degli Anelli: Il ritorno del re» e «Titanic».
L’onda anomala di Barbie
Anche se potrebbe vincere solo due Oscar minori, Barbie dovrebbe essere presente ovunque, sul palco e dietro le quinte, durante la cerimonia. La cantante Billie Eilish e l’attore Ryan Gosling offriranno anche al pubblico un momento di puro intrattenimento, eseguendo 'live' alcune canzoni del film. Si scommette inoltre sul numero di battute «a tinte rosa» che potrebbero essere pronunciate dal comico Jimmy Kimmel, conduttore designato della serata. C'è anche una nota stonata: la pellicola ha sbancato al botteghino ma la regista Greta Gerwig e la protagonista Margot Robbie non sono state candidate all’Oscar, decisioni che hanno suscitato un certo scalpore.
Suspense per la nomina della miglior attrice
E’ probabilmente il premio meno pronosticabile della serata: Lily Gladstone ("Killers of the Flower Moon") ed Emma Stone ("Poor Creatures") sembrano giocarsi il testa a testa finale ma è tutto aperto. Gladstone potrebbe diventare la prima attrice 'amerindiana' a vincere la statuetta, grazie al thriller storico di Martin Scorsese sul massacro silenzioso della tribù Osage negli anni '20, derubata dagli americani che bramavano la loro terra ricca di petrolio. Stone ha offerto una performance delicata e liberatoria nel racconto cinemtografico del regista greco Yorgos Lanthimos, e punta al secondo Oscar, dopo «La La Land». Ma entrambe potrebbero essere scavalcate da Sandra Huller che ha conquistato fan e addetti ai lavori per la sua interpretazione in «Anatomia di una caduta».
I problemi di Martin Scorsese
A 81 anni, dopo aver vinto l’Oscar per la miglior regia, Martin Scorsese non ha più nulla da dimostrare. Ma se Gladstone non dovesse riuscire a vincere tra le attrici, «Killers of the Flower Moon» potrebbe diventare il terzo film del grande maestro ad andare a casa a mani vuote nonostante 10 nomination. Scorsese ha già sperimentato questo scenario con «The Irishman» e «Gangs of New York». Tante nomination ma nessuna davvero convincente e il rischio di un altro flop è alto.
L'Italia tifa per Io capitano
Infine, con la giusta scaramanzia, tutta Italia tiferà per 'Io Capitano' di Matteo Garrone, outsider in una cinquina di film internazionali che comprende registi del calibro di Wim Wenders e Jonathan Glazer. Sognare, in fondo, non costa nulla e tra meno di 48 ore tutte queste domande avranno, finalmente, una risposta.
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