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E' morto Louis Gossett Jr., il sergente di Ufficiale e Gentiluomo: primo afroamericano a vincere l'Oscar come attore non protagonista

Addio allo spietato sergente in Ufficiale e Gentiluomo. A 87 anni si è spento Louis Gossett Jr., alias Emil Foley nel film del 1983 con protagonista Richard Gere. Per quel ruolo, Gossett divenne il primo afroamericano ad essere premiato con un Oscar come attore non protagonista e il terzo a vincere il premio più importante del cinema dopo dopo Hattie McDaniel nel 1940 per Via col Vento e Sidney Poitier nel 1964 per I gigli del campo.

L’attore è morto a Santa Monica, in California: a confermarlo è stata la famiglia e per ora non sono state rivelate le cause del decesso. Nativo di Brooklyn, New York, Gossett debuttò a 17 anni in una produzione scolastica. Studiò alla New York University e grazie alla sua altezza, 1,93, ebbe anche la possibilità di giocare a basket ma preferì il teatro.

Divenne amico di James Dean e studiò recitazione con Marilyn Monroe, Martin Landau e Steve McQueen. Il suo debutto al cinema risale al 1961 con "Un grappolo di sole", nel ruolo dello sceriffo George Murshinson. Circa un ventennio dopo fece storia appunto vincendo l’Oscar come miglior attore non protagonista. «Più di ogni altra cosa - scrisse nella sua autobiografia del 2010 - fu un’enorme affermazione della mia posizione come attore nero, 'Un attore e un gentiluomo'».

Precedentemente, nel 1978, aveva ricevuto un Emmy, l’Oscar della tv, per il ruolo di Violino nella miniserie Radici (Roots, 1977). Nella sua carriera ha anche vinto Golden Globes. Oltre al cinema, Gossett è apparso in circa cento serie televisive tra le quali I Jefferson, La casa nella prateria, Boardwalk Empire - L'impero del crimine: l’ultima volta nel 2019 in Watchmen.

L'ultimo ruolo sul grande schermo è stato invece nel 2023 con l'interpretazione di Ol' Mister Johnson in The Color Purple. L’attore è finito anche diverse volte in manette o fermato dalla polizia a Los Angeles per motivi razziali. «Anche se non ebbi altra scelta che alzare le mani di fronte a questo abuso - disse - fui trattato in modo orribile e umiliante. Mi resi conto che la cosa stava accadendo perché ero nero e avevo una bella macchina. Nella loro mente (della polizia, ndr) non avevo il diritto di guidarla». Disse anche che non si sarebbe lasciato distruggere dal razzismo. Contro le intolleranze Gossett ha dato vita alla Eracism Foundation, nata con lo scopo di creare un mondo in cui non esista il razzismo.

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