Giovedì 19 Settembre 2024

Leone d'oro alla "Stanza accanto" di Pedro Almodovar, quello d’argento all’italiano "Vermiglio" di Maura Delpero

Con Pedro Almodovar che alza il Leone d’oro mentre la sala lo applaude fragorosamente in piedi, va in archivio Venezia 81, la Mostra del cinema che quest’anno ha riportato al Lido un grande numero di star. È stata nel segno del grande regista spagnolo la cerimonia in cui le istanze per il cinema, il tema forte del fine vita, il genocidio a Gaza, l’aiuto alle donne sono stati, tra i ringraziamenti e le commozioni, l’argomento dei discorsi dei premiati. Nella prima fila della galleria al centro si è seduto, senza percorrere il red carpet, il neo ministro della cultura Alessandro Giuli. Solo due settimane fa quella stessa poltrona era occupata da Gennaro Sangiuliano, costretto da uno scandalo a dimettersi ieri. IL NUOVO MINISTRO E LA CHIUSURA DEL FESTIVAL Giuli ha seguito la cerimonia, con un occhio al telefonino, avendo accanto il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco, suo storico amico. E Buttafuoco, dichiarando chiusa l'81/a Mostra di Venezia, nel dare appuntamento all’82/a che si svolgerà dal 27 agosto al 6 settembre 2025, ha declamato una frase delle Epistole di Orazio: «Caelum, non animum mutant qui trans mare currunt» ("Mutano non il loro animo, ma il cielo coloro che vanno per mare"), che potrebbe essere un auspicio proprio per Giuli. ALMODOVAR E IL SUO MESSAGGIO SUL FINE VITA La presidente di giuria Isabelle Huppert, con un abito scultura bianco (la domanda in sala era: e ora come lo toglierà?), ha annunciato il premio ad Almodovar, dato all’unanimità, per il film La stanza accanto. Il regista, al suo primo film in lingua inglese, si è emozionato, ha parlato del "miracolo» che le sue grandi attrici Julianne Moore e Tilda Swinton sono riuscite a fare ogni giorno sul set di questa storia su una donna alla fine dei suoi giorni e della sua amica scelta per accompagnarla in questo fine vita. «Ogni essere umano deve essere libero di scegliere questo momento con dignità e i governi devono prendere decisioni, fare regolamenti per aiutare le persone e rispettarle», ha detto Almodovar. IL RICONOSCIMENTO PER MAURA DELPERO E IL SUO FILM L’Italia c'è, arrivata sul palco per il secondo premio, il Leone d’argento Gran premio della giuria, con una regista tenace quanto minuta, Maura Delpero con la sua seconda opera, Vermiglio, girata quasi totalmente con attori non protagonisti, in lunghi mesi per rispettare le stagioni, e in dialetto. Agnieszka Holland, nella giuria di Venezia 81, la abbraccia e le consegna il leone. «Questo film è stato possibile con il sostegno pubblico. Vorrei ricordare - ha detto Delpero - che senza questi fondi il film avrebbe dovuto tradire se stesso, non avrebbe avuto il dialetto che è la musica di questo film, non avrebbe avuto volti veri ma magari attori che avrebbero fatto incassare, non avrebbe potuto aspettare i ritmi della natura. È importante che ci sia dialogo tra il cinema indipendente e le istituzioni», ha concluso la regista guardando proprio verso il palco dove era seduto il neo ministro. Non solo: Delpero ha colto l’occasione del premio nella notte dei Leoni per parlare anche di politica familiare, dal suo esempio di regista mamma, una politica di conciliazione tra lavoro e famiglia. «Mi auguro che la società che si riproduce con i corpi delle donne senta questo problema come suo e non lasci sole le donne», ha concluso. GLI APPELLI PER IL CINEMA ITALIANO L’appello per il cinema è venuto dopo l’invito di Nanni Moretti ai colleghi cineasti. Sul palco ritirando il premio per il miglior restauro a Venezia Classici di Ecce Bombo ("un premio inaspettato, sproporzionato, esagerato visti i film in gara da De Sica a Fritz Lang, ma che mi emoziona perché evidentemente riesce a parlare ancora, ai giovani di oggi") ha detto con voce forte: «Forse dovremmo essere più reattivi nei confronti della nuova pessima legge sul cinema». Giuli insomma dal palco di Venezia qualche avvisaglia sullo stato d’allerta del cinema l’ha avuta. UNA SERATA DI GRANDI EMOZIONI E RICONOSCIMENTI La serata, politica a parte, è stata anche tanto altro. La sorpresa Nicole Kidman che, richiamata al Lido per essere premiata con la Coppa Volpi per Babygirl, ha avuto la notizia della morte della madre ed è tornata a casa, e la profusione di ringraziamenti di Vincent Lindon, Coppa Volpi per Noi e loro, alla presidente Huppert: «cosi generosa verso un attore francese ed è raro» ha detto prima di baciare uno ad uno i giurati e scherzare con autoironia sui suoi disturbi facciali «ecco i miei tic partono». LE STORIE PIÙ TOCCANTI DELLA SERATA Il più tenero? Decisamente il giovane Francesco Gheghi, migliore attore a Orizzonti per il film Familia di Francesco Costabile, che racconta una storia vera di violenza domestica e di un parricidio. Un discorso lunghissimo il suo, interrotto dalla commozione sincera, e con dediche speciali (persino al nonno in cielo) ai genitori «che mi hanno cresciuto con amore e serenità che diamo troppo per scontati». L'EXPLOIT DI SARAH FRIEDLAND L’exploit? Decisamente quello della regista Sarah Friedland, che con la sua opera prima Familiar Touch ha avuto tre premi importanti. Ebrea americana, Friedland ha espresso solidarietà al popolo palestinese. Stesso proclama da Scandar Copti che per Happy Holidays, che parla di due famiglie palestinesi e israeliane a confronto. Ecco i premi ufficiali di Venezia 81 assegnati questa sera nella cerimonia di chiusura della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica in Sala Grande al Palazzo del Cinema.

VENEZIA 81

La Giuria di VENEZIA 81, presieduta da Isabelle Huppert e composta da James Gray, Andrew Haigh, Agnieszka Holland, Kleber Mendonça Filho, Abderrahmane Sissako, Giuseppe Tornatore, Julia von Heinz e Zhang Ziyi, dopo aver visionato i 21 film in competizione, ha deciso di assegnare i seguenti premi:

ORIZZONTI

La Giuria Orizzonti della 81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Debra Granik e composta da Ali Asgari, Soudade Kaadan, Christos Nikou, Tuva Novotny, Gábor Reisz e Valia Santella, dopo aver visionato i 19 lungometraggi e i 13 cortometraggi in concorso, assegna:

LEONE DEL FUTURO - PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA «LUIGI DE LAURENTIIS»

La Giuria Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima «Luigi De Laurentiis» della 81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Gianni Canova e composta da Ricky D’Ambrose, Taylor Russell, Bárbara Paz, Jacob Wong, assegna il premio:

ORIZZONTI EXTRA

VENEZIA CLASSICI

La Giuria presieduta da Renato De Maria e composta da 24 studenti - indicati dai docenti - dei corsi di cinema delle università italiane, assegna:

VENICE IMMERSIVE

La Giuria presieduta da Celine Daemen e composta da Marion Burger e Adriaan Lokman, dopo aver visionato i 26 progetti in concorso, assegna:

LEONE D’ORO ALLA CARRIERA 2024

CARTIER GLORY TO THE FILMMAKER AWARD 2024

PREMIO CAMPARI PASSION FOR FILM

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