Cresce la pressione della crisi sulle famiglie italiane, con l'erosione del reddito disponibile reale che continuerà ad aumentare anche quest'anno, per il quinto consecutivo, portando a fine 2012 la spesa complessiva a ridursi del 2,8%, con la capacità di consumi degli italiani che si ridurrà a livelli inferiori al 2007. E' quanto emerge dal rapporto elaborato da Prometeia, "I consumi degli italiani oltre la crisi".
a crisi economica in atto sta incidendo profondamente sui consumi, non solo sulla quantità ma anche sulle caratteristiche e le tipologie di chi consuma ed "imprimerà una svolta sostanziale ai modelli e ai comportamenti di acquisto degli italiani". E' quanto rileva il centro studi Prometeia che traccia i profili dei consumatori ai tempi della crisi individuando le nuove categorie emergenti per i prossimi anni: dagli over 65, ai "baby boomer" protagonisti del mercato nell'ultimo decennio che vedranno però sempre più diminuire il proprio potere d'acquisto, alla generazione X (35 -44 anni), alla net generation che raccoglie i 18-34 enni, sicuramente più poveri ma che diverranno i protagonisti dei consumi nell'era digitale. Se il decennio appena trascorso infatti, dice lo studio,ha visto tendenze determinate principalmente dai baby boomer, il progressivo ingresso nell'età pensionabile contribuirà a una modificazione dei trend dominanti, che saranno influenzati in misura crescente dalla maggiore incidenza sul mercato della generazione X e della net generation,che nel 2020 rappresenterà oltre il 50% della popolazione attiva. La caratteristica distintiva dei nuovi consumatori, sottolinea lo studio, sarà il superamento della contrapposizione tra consumatori tradizionali e online sostituita da una nuova generazione "multitasking" in cui l'informazione in rete rappresenterà una tappa per la scelta dell'acquisto. Le imprese attive nella distribuzione, avverte quindi lo studio di Prometeia, dovranno saper fare leva sulla rete per portare il cliente online in negozio e viceversa. Sul fronte dei diversi settori, la tendenza al risparmio che dovrà necessariamente caratterizzare il prossimo futuro per le minori capacità reddituali delle generazioni giovani, influenzerà l'adozione di comportamenti volti al riciclo e al risparmio, quale la condivisione dei costi per le vacanze, l'efficientamento dei beni durevoli posseduti, la frequentazione di mercati vintage e dell'usato, l'adesione a gruppi di acquisto. Per quanto concerne i consumi alimentari, la crescente partecipazione della donna al mondo del lavoro nonché il generale incremento dei nuclei monoparentali, unitamente alle profonde variazioni che interessano l'organizzazione del lavoro, porterà a valorizzare i prodotti a maggiore contenuto di servizio di risparmio del tempo rispetto ai prodotti più tradizionali.
Caricamento commenti
Commenta la notizia