L'invenzione del reggiseno non risale all'Ottocento, ma alla metà del Quattrocento, come rivela la scoperta dell'archeologa austriaca Beatrix Nutz. Durante i lavori di restauro compiuti nel 2008 nel castello di Lengberg, nel Tirolo orientale, il team della dottoressa Nutz aveva scoperto quattro reggiseni con un design modernissimo, oltre ad un paio di mutande simili ad un tanga, che a una datazione con il metodo del carbonio C14 sono stati fatti risalire ad un periodo compreso fra il 1440 ed il 1485. "All'inizio siamo rimasti increduli", ha spiegato la studiosa austriaca, "poiche' ritenevamo impossibile che tali indumenti venissero usati gia' nel Medioevo". "Il brevetto piu' antico che ho scoperto", prosegue la signora Nutz, "viene dagli Stati Uniti e risale al 1856. Fino al Medioevo sembrava inconcepibile che le donne indossassero un reggiseno. Nell'antica Grecia le signore portavano una striscia intorno ai seni, ma le coppe cucite come quelle attuali sono un'invenzione moderna". Per quanto riguarda le mutande di fattura simile ad un tanga, la studiosa ritiene che fossero un indumento prettamente maschile, come conferma anche una stampa del pittore tedesco Albrecht Duerer. In un'intervista alla 'Welt' la signora Nutz spiega che nel Medioevo le donne sotto la gonna "non indossavano probabilmente nulla, le mutande erano considerate un simbolo del potere maschile. Solo nell'Italia del Cinquecento le donne hanno cominciato a indossare le mutande, come fecero le signore appartenenti alla famiglia dei Medici".
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