Da metà agosto in Svizzera, Austria e Germania sarà disponibile un nuovo e controverso test prenatale che permette di sapere con certezza entro il terzo trimestre se il nascituro soffre di sindrome di Down.
Lo afferma il quotidiano svizzero Neue Zuercher Zeitung am Sonntag, secondo cui alcune associazioni di pazienti accusano i test come questo di "favorire l'eugenetica".
Il PrenaTest, sviluppato dall'azienda tedesca LifeCodexx, si basa sul sequenziamento del genoma del nascituro presente nel sangue della mamma, e non richiede procedure invasive e pericolose come l'amniocentesi.
Il test doveva entrare in commercio già lo scorso giugno, ma un giudice del Baden Wuerttemberg tedesco ne aveva bloccato la distribuzione, affermando che si trattava di una 'retata contro i bambini down'. Dopo una nuova procedura di approvazione il test è ora pronto a entrare in commercio al costo di 1500 franchi svizzeri (1200 euro circa): "Siamo letteralmente sommersi di richieste da medici e pazienti - spiega Elke Decker, capo del marketing di LifeCodexx - tanto che stiamo pensando di aprire un call center".
Non hanno lo stesso entusiasmo le associazioni di persone con sindrome di Down: lo scorso giugno una delegazione europea ha consegnato una petizione alla Corte Europea per i Diritti Umani chiedendo di abolire questo tipo di test.
La Corte sta discutendo il caso di una donna lituana che ha denunciato il proprio medico dopo la nascita di un figlio con la sindrome per non averle offerto lo screening prenatale.