Lunedì 23 Dicembre 2024

Ilva: lavoro serrato
per la nuova autorizzazione

La commissione tecnica incaricata di predisporre la nuova Autorizzazione integrata ambientale (Aia) all'Ilva comincia domattina in Prefettura a Taranto un lavoro serrato. Obiettivo e' rispettare i tempi indicati dal ministro Corrado Clini, il quale piu' volte in questi giorni ha detto che il ministero vuole rilasciare la nuova Aia all'Ilva entro la fine di settembre, incorporando nel testo sia le piu' avanzate tecnologie europee in materia - che l'Ilva si e' impegnata ad attuare in anticipo sulla scadenza iniziale del 2016 - sia le prescrizioni impiantistiche e di sicurezza che il gip, Patrizia Todisco, ha inserito nell'ordinanza con la quale lo scorso 25 luglio ha disposto il sequestro di sei aree dello stabilimento, in pratica tutta l'area a caldo. 

 

Il calendario dei lavori della commissione, che si e' insediata lunedi' scorso a Roma e che per la prima volta si riunisce a Taranto accogliendo cosi' una sollecitazione espressa dalle amministrazioni locali, prevede che domani si affrontino i contenuti delle Bat, appunto le migliori tecnologie che l'Ilva dovra' applicare, mentre martedi' si esamineranno le cokerie, il 29 l'agglomerato, il 30 l'acciaieria, il 3 settembre di nuovo le Bat, il 4 il piano di risanamento, il 5 il parco minerali, il 6 il sistema di gestione ambientale, il 13 il sistema di monitoraggio. Altre quattro riunioni la commissione Aia ha poi programmato di tenere il 14, 18, 19 e 20 settembre, per poi arrivare a meta' ottobre con la conferenza di servizi nella quale ci sara' il rilascio della nuova autorizzazione. Ai lavori della commissione partecipano anche la Regione Puglia e i comuni di Taranto e Statte che hanno delegato dei propri tecnici. "Per rilasciare l'Aia attualmente in vigore per l'Ilva - ha osservato il ministro Clini - ci sono voluti quattro anni.


  Un'enormita'. Stavolta, se azienda e istituzioni decidono di lavorare insieme e in sintonia, come mi pare si voglia fare dai segnali che riscontro, i tempi possono essere decisamente piu' brevi. Oltretutto, il quadro di riferimento e' chiaro: le nuove tecnologie europee da un lato, e adottarle in anticipo diventa per l'Ilva anche un elemento di maggiore competitivita', e le prescrizioni della Magistratura".


  E mentre i tecnici lavorano ai contenuti della nuova Aia, l'Ilva attende la settimana che inizia per sapere se il suo presidente, Bruno Ferrante, fara' parte o meno del gruppo di custodi giudiziali cui la Magistratura ha affidato le aree sotto sequestro e, soprattutto, l'attuazione delle misure di risanamento e di messa in sicurezza degli impianti. Su provvedimento del gip Todisco dell'11 agosto Ferrante, avendo presentato un nuovo ricorso contro gli ultimi atti della Magistratura, e' stato infatti escluso dai custodi per incompatibilita'. Ferrante era stato inserito tra i custodi dal Tribunale del Riesame quando il 7 agosto col dispositivo si e' pronunciato, su appello dell'azienda, sull'ordinanza di sequestro del 25 luglio dello stesso gip. Il Riesame ha confermato Ferrante tra i custodi anche nelle motivazioni depositate il 20 agosto, osservando che la partecipazione del presidente dell'Ilva puo' agevolare l'attuazione delle misure di risanamento avendo egli conoscenza della fabbrica e delle sue dinamiche produttive.

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