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Ncd-Udc insieme
anche dopo le Europee

"Noi dell'Udc abbiamo voluto fortemente questa alleanza per iniziare un percorso nuovo. Sappiamo che questo è il primo passo di un progetto che abbiamo in testa da sempre: la ricostruzione dell'area moderata e popolare". Così il presidente dell'Udc Gianpiero d'Alia, in un'intervista al Messaggero, all'indomani dell'accordo tra Udc e Ncd per correre insieme alle Europee. "Nel 2013" continua d'Alia "il bipolarismo è finito". 

"Ora non siamo più dinanzi ad una contrapposizione secondo il vecchio schema della seconda Repubblica, il solito centrodestra contro il solito centrosinistra. E Matteo Renzi nel frattempo ha cambiato il Pd", "la sinistra italiana e il sistema politico. La stessa cosa vuole fare l'Udc da tempo nell'altra metà campo: e il passo comune con Alfano conferma che siamo sulla strada giusta per attrezzare il fronte moderato e popolare. Che non può escludere certamente chi si sente ancora rappresentato da Forza Italia". Quanto al nuovo simbolo per le Europee, in cui alcuni vedono un'annessione a Ncd più che una fusione, dice: "c'è il nostro nome e il nostro simbolo. Altro che annessione: partecipiamo con pari dignità a un progetto ambizioso. E chi pensa che siamo un partito in svendita si sbaglia". E alla domanda del perché l'Udc non abbia stretto un'alleanza con il premier risponde: "Renzi ha collocato il Pd nel Pse, noi interpretiamo il nostro ruolo e quello dei popolari come alternativa alla sinistra e sosteniamo in Europa Juncker e il Ppe".

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