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Giù da finestra a 14 anni,
sequestrato pc ragazza,
22enne suicida in Veneto

E’ salita fino all’ultimo piano del

condominio in cui abitava con i genitori e si è lanciata dalla

finestra della tromba delle scale. Il volo di sei piani non le

ha lasciato scampo: la ragazza, 14 anni appena, è morta sul

colpo, suicida secondo i carabinieri che ne hanno sequestrato

computer e cellulare. Gli investigatori dell’Arma vogliono

infatti vederci chiaro sui motivi del gesto, apparentemente

senza spiegazione, e cercare di dare una risposta ai numerosi

perché dei suoi genitori. «Era una ragazza serena», hanno detto

sconvolti.

La tragedia, avvenuta nel cuore della notte a Venaria Reale,

prima cintura di Torino, è stata scoperta soltanto questa

mattina. A dare l’allarme un condomino, che ha notato il corpo

della ragazza riverso nel giardino della casa. Sul posto sono

intervenuti i sanitari del 118 ma, per questa adolescente dal

corpo gracile a causa di qualche problema di salute, non c'era

nulla da fare.

Sono così scattate le indagini dei carabinieri, anche loro

intervenuti sul posto. «Ho sentito un tonfo, ma non gli ho dato

peso», ha raccontato loro una donna che vive nella casa. La

quattordicenne era vestita come dovesse andare a scuola.

Sconvolti i vicini e gli amici, che hanno lasciato fiori e

biglietti sotto la sua abitazione. Ed è proprio nel computer

della giovane che i carabinieri sperano di trovare un motivo ad

un gesto tanto disperato.

L’attenzione degli investigatori si concentra anche su alcuni

messaggi sui social network. La studentessa si sentiva brutta e

non ne faceva mistero. E qualcuno glielo diceva pure, con

espressioni e modi per nulla gentili. Chi la conosceva sembra

escludere un caso di cyber-bullismo, ma i militari dell’Arma

seguono tutte le piste. E faranno accertamenti su quei messaggi,

su chi li scriveva e sul perché.

Non ha spiegazioni apparenti anche il suicidio di un

universitario vicentino di 22 anni, che si è lanciato dalla

tromba delle scale del dipartimento di fisica e matematica

dell’Università di Padova. Secondo i primi accertamenti il

giovane non aveva problemi nello studio né di carattere

familiare. Nelle pagine del suo diario, però, alcune frasi fanno

ipotizzare che stesse attraversando un periodo difficile. «Se

domani non va meglio è la volta buona», è l’ultima frase scritta

sul suo diario. Una sorta di 'mal di viverè confermato anche da

alcuni biglietti che i carabinieri hanno trovato nella sua

abitazione e in cui avrebbe preannunciato le proprie intenzioni.

(ANSA).

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