Lunedì 23 Dicembre 2024

In Italia la laurea non dà lavoro subito

In Italia laurea non dà lavoro subito

Poco più di metà dei laureati italiani (52,9%) risulta occupato entro tre anni dalla laurea, il dato
peggiore nell’Unione europea dopo la Grecia: è quanto risulta da
statistiche Eurostat secondo le quali la media dell’Ue a 28 nel
2014 è dell’80,5%. Per i diplomati la situazione è peggiore con
solo il 30,5% che risulta occupato a 3 anni dal titolo (40,2%
nei diplomi professionali).
Nel complesso le persone tra i 20 e i 34 anni uscite dal
percorso formativo occupate in Italia nel 2014 erano appena il
45% contro il 76% medio in Europa, indietro quindi di oltre
trenta punti rispetto l’Ue a 28. In particolare il dato
complessivo è lontano da quello tedesco (90%) e britannico
(83,2%) ma anche da quello francese (75,2%).
L’Italia è in ritardo sia sull'occupazione dei diplomati (per
i diplomi non professionali si registra appena il 30,5% di
occupati a tre anni dal titolo contro il 59,8% medio Ue e il
67% della Germania) che su quella dei laureati. Per l’educazione
terziaria (dalla laurea breve al dottorato) l’Italia si situa
sempre al penultimo posto dopo la Grecia con il 52,9% (93,1% la
Germania).
Per l’Italia si è registrato un crollo per la percentuali di
occupazione dopo il titolo con la crisi economica e la stretta
sull'accesso alla pensione che ha tenuto al lavoro la fascia di
età più anziana. In particolare tra il 2008 e il 2014 la media
di giovani occupati a tre anni dal titolo nell’Unione europea è
scesa di otto punti, dall’82% al 76% mentre in Italia è crollata
di oltre venti punti dal 65,2% al 45%. Nello stesso periodo in
Germania la percentuale è cresciuta dall’86,5% al 90% mentre in
Francia è passata dall’83,1% al 75,2%. Nel Regno Unito la
percentuale è rimasta stabile passando dall’83,6% all’83,2%.
In genere i tassi di occupazione dei laureati sono superiori
a quelli dei diplomati (questi ultimi risentono del tipo di
diploma con un’occupabilità più alta per i titoli professionali)
ma l’Italia è all’ultimo posto in graduatoria nella percentuale
di giovani laureati. Secondo le statistiche Eurostat riferite al
2014 sui giovani nella fascia tra i 30 e i 34 anni gli italiani
hanno la maglia nera per l’educazione terziaria con appena il
23,9% di laureati a fronte del 37,9% della media Ue. Il dato è
migliorato rispetto al 19,2% del 2008 ma meno di quanto abbiano
fatto in media gli altri paesi Ue (la percentuale era al 31,2%
nel 2008 ed è quindi cresciuta di oltre sei punti). (A.A.)

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