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Massoneria, ecco le due proposte di legge

Massoneria, ecco le due due proposte di legge

Non esistono oggi leggi che sanciscano l' incompatibilità tra l'aderire a organizzazioni come la massoneria e lo svolgere una funzione pubblica in un ruolo apicale. Tutto questo viene previsto in due proposte di legge che sono state presentate oggi, nel corso del convegno "La mafia non è più quella di una volta, ma resta quella di sempre", che si è svolto alla Camera. Il deputato del Pd Davide Mattiello, componente della Commissione Antimafia, ha presentato infatti un testo che prevede magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, dirigenti della Pa, ufficiali dirigenti delle Forze Armate, avvocati e procuratori dello Stato, personale militare e delle Forze di polizia di Stato, personale della carriera diplomatica e della carriera prefettizia, personale di livello dirigenziale del Corpo nazionale di Vigili del Fuoco, della carriera dirigenziale penitenziaria, professori e ricercatori universitari "non possano partecipare o affiliarsi ad associazioni che comportino un vincolo gerarchico e solidaristico particolarmente forte attraverso l'assunzione di forme solenni di vincoli come quelli richiesti dalle logge massoniche o da associazioni similari". Si prevede che chiunque promuove o dirige un'associazione segreta o svolge attività di proselitismo a favore della stessa è punito con la reclusione da 3 a sette anni. La condanna importa la interdizione dai pubblici uffici per dieci anni. Chiunque partecipa ad un'associazione segreta è punito con la reclusione da 2 a cinque anni; la condanna importa l'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici. "Sul tavolo abbiamo due questioni - ha detto Mattiello - l'efficacia degli strumenti con cui contrastiamo il fenomeno mafioso, che è mutato, e la compatibilità tra l'esercizio delle funzioni pubbliche apicali e l'appartenenza a sodalizi fondati su un "qualificato" vincolo di obbedienza. E' tollerabile che ruoli apicali siano ricoperti da persone che fanno parte di associazioni legali ma fondate su vincoli di obbedienza?". Un secondo testo di legge, non troppo dissimile da questo, è stato preannunciato dal vicepresidente della Commissione Antimafia, Claudio Fava. Affermerà tre principi: un divieto di affiliazione alle logge per una serie di categorie, tra le quali i militari, le forze di polizia e le forze armate; entro tre mesi dalla proclamazione, i membri del parlamento dovranno depositare una dichiarazione sulla propria affiliazione o meno alle logge massoniche e gli elenchi di chi appartiene a queste associazioni dovranno essere pubblici. "Questa legislatura mai approverà testi come il mio o di Mattiello per ragioni di tempo - ha osservato Fava - ma il Paese ha diritto a questo dibattito".

L'Antimafia da tempo ha acceso un faro sulla massoneria e nelle ultime settimane ha chiesto alle maggiori obbedienze di consegnare gli elenchi degli iscritti nelle regioni Sicilia e Calabria. "C'è un rapporto tra massoneria deviata e 'ndrangheta ancora oggi, anzi forse è ancora più stringente, in termini numerici, di un tempo", ha affermato proprio oggi, in Commissione Antimafia il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri.

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