Sabato 27 Aprile 2024

Alemanno: "Fratelli D'Italia fa finta che non esistiamo, penalizzando tutti"

Alemanno: "Fratelli D'Italia fa finta che non esistiamo, penalizzando tutti"

La ricostruzione di Fabio Rampelli sulla frattura tutta interna alla Destra nazionale non va giù a Gianni Alemanno, che ribattuto alle dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera sul solco venutosi a creare con il Polo Sovranista, realtà dall'identità e dalla collocazione politica pressoché analoga. “La porta è stata chiusa in faccia a noi, abbiamo invitato Giorgia Meloni al nostro congresso fondativo ma non ha partecipato, non ha risposto e non ha mandato nemmeno un osservatore, fanno finta che non esistiamo - ha sottolineato l'ex ministro alle politiche agricole a Gazzetta del Sud -. C'erano tutti, Forza Italia, i fittiani, l'area di Quagliariello, la Lega, in molti tavoli regionali forzano la mano ponendo l'alternativa, o noi o loro". Potrebbe accadere anche in Sicilia per sostenere Nello Musumeci: "L'invito è a superare una situazione assolutamente ridicola, che può solo finire a penalizzare tutti per una scelta incomprensibile che può solo essere mirata a dominare un orticello”.

Rampelli da Messina, per l'inaugurazione della segreteria di FdI, aveva parlato anche di numeri mostrandosi orgoglioso dei dati ottenuti sul territorio e del 6,7% che i sondaggi gli attribuirebbero al momento in ambito nazionale: “Oggetivamente in alcuni contesti sono più forti loro, ma Fratelli D'Italia nel Messinese è passato dal 5,5% alle Europee, quando ve ne faceva ancora parte Ciccio Rizzo, all'1,2% delle Amministrative - ha proseguito Alemanno -, non c'è dubbio su chi rappresenta la destra sullo Stretto. Sono ragazzi che hanno sempre fatto politica conducendo battaglie su questioni strategiche, come autorità portuale e Zon Falcata".

Alemanno racconta anche una versione diversa di quanto accaduto alle Amministrative di Roma: per Rampelli Azione Sociale ha sbagliato la scelta tradendo i propri idealei nell'appoggio ad Alfio Marchini, ma l'ex sindaco spiega: “Avevamo dato disponibilità a stare con Giorgia Meloni, ma siamo stati rifiutati. Ufficialmente per una questione di immagine, perché risultavo ancora indagato per Mafia Capitale. A Francesco Storace non è stata nemmeno data una spiegazione. Solo a quel punto, come ha fatto Forza Italia, abbiamo optato per un altro candidato, che sembra vincente. Non lo è stato, è stata una scelta errata ma non per colpa nostra, l'abbiamo subita".

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