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Litiga con l'ex compagna e l'accoltella, arrestato

Litiga con l'ex compagna e l'accoltella, arrestato

Prima ha accoltellato la sua ex convivente al culmine di una lite in cui lui l'ha accusata di impedirgli di vedere la loro figlioletta. Poi, dopo essere scappato ha fermato un'automobilista e, minacciandolo con il coltello, si è fatto accompagnare in un'altra zona di Milano dove, per via di un malore accusato in strada, ha chiamato l'ambulanza, si è fatto soccorrere, ma alla fine è crollato e ha confessato.
E' finita dopo circa tre ore la fuga di un 46enne, già denunciato un paio di volte dalla ex convivente e con alle spalle un arresto per reati contro il patrimonio, portato la scorsa notte a San Vittore. Per lui il pm di turno Paolo Filippini ha disposto il fermo con le accuse di rapina e tentato omicidio. Fermo che dovrà essere convalidato dal gip al quale è stata chiesta sempre dal pm anche la custodia cautelare in carcere.

Secondo una prima ricostruzione l'uomo, attorno alle 22 di ieri, in via Bronzetti, ha sferrato 3 coltellate alla ex compagna trovata in strada con la maglietta insanguinata e trasportata, non in gravi condizioni, al Fatebenefratelli, al culmine, come lui stesso ha detto, dell'ennesima discussione per via del fatto che lei non gli lascerebbe vedere la loro bambina nata l'anno scorso.
Discussione furibonda a cui hanno assistito anche il padre e il cognato della ex compagna, testimoni per altro di una delle tre coltellate inferte da lui prima di fuggire. In più per far perdere le sue tracce il più velocemente possibile, il 46enne qualche minuto dopo l'accoltellamento, all'angolo con via Archimede, ha approfittato del semaforo rosso per aprire la portiera di un'auto ferma in attesa del verde. Salito a bordo della macchina, minacciando un giovane di 26 anni al volante e dicendogli "se non fai quello che ti dico ti ammazzo con una coltellata, questa volta ritorno in prigione", l'uomo si è fatto accompagnare in via Volturno. Da lì si è incamminato in via Confalonieri, zona Isola, dove si è sentito male al punto da chiedere l'intervento dell'ambulanza.
I soccorritori, che lo hanno trovato con una ferita in testa ed escoriazioni all'altezza del gomito, hanno chiamato la Volante. Inizialmente ha raccontato di essere stato aggredito da uno sconosciuto che però non ha saputo descrivere. Gli agenti, però, ricordandosi di una 'nota di ricerca' di un uomo che gli assomigliava diramata poco prima dalla centrale operativa della Questura, non gli hanno creduto. Hanno fatto controlli incrociati e lui ha confessato spiegando di avere dato in escandescenza ed ora è in cella.

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