Si è tagliato l'arteria femorale per chiudere il conto con la vita Nadir Garibizzo. Lui, ex medico, sapeva bene che una lesione del genere non lascia scampo se scoperta in ritardo. Imperiese, 60 anni, si è ucciso in carcere alla Spezia. Agenti e compagni di cella hanno scoperto il gesto troppo tardi.
Era detenuto per aver tentato di uccidere con un coltello, il 12 giugno scorso, a Imperia, il figlio di 8 anni di una sua avvocatessa. L'ex medico, secondo le indagini, tentò di uccidere il ragazzino, facendo irruzione nella abitazione della legale, per punire la donna che un anno prima aveva deciso di dismettere il mandato, azione che per l'uomo avrebbe portato alla cancellazione di una causa civile. L'uomo venne fermato dall'intervento del marito dell'avvocatessa e di un amico della coppia. Interrogato disse che non avrebbe mai fatto del male al bambino e che si era diretto verso il ragazzino per sfuggire al padre e al suo amico che cercavano di bloccarlo. "Non volevo uccidere nessuno, tantomeno un bambino.
Avevo solo bisogno di essere ascoltato", cercava un avvocato per alcune cause civili e non trovava legali disposti a farlo. Di recente, per quel caso, erano state presentate due richieste di incidente probatorio da parte della procura di Imperia: la prima per ottenere una perizia psichiatrica e la seconda per l'audizione testimoniale dei testi minorenni, i figli dell'avvocato e quello dell'amico di famiglia che si trovava in casa al momento del fatto.
La mamma del bambino è rimasta "fredda e indifferente" alla notizia. "Non sono contenta ne' triste. Mi sento però sollevata per il fatto che i miei figli non dovranno essere ascoltati dalla Procura", ha detto l'avvocatessa. "Per me è un capitolo chiuso e la fine di un incubo per miei figli. Non credo che si sia tolto la vita perché preso dai rimorsi; ma piuttosto perché sapeva che avrebbe trascorso il resto della vita tra il carcere e qualche casa di cura. Oltretutto non ho mai creduto nella sua incapacità di intendere e volere". Lo perdona? "Adesso non credo di essere pronta, in futuro vedremo".
Garibizzo era stato condannato a 12 anni per l'omicidio e l'occultamento del cadavere dell'amante Ornella Marcenaro, avvenuto nel 2001 a Imperia ed era in attesa di processo per aver tentato un secondo omicidio. Aveva scontato 9 anni e mezzo di detenzione. Era uscito dal carcere da 8 mesi quando nel giugno scorso tentò di uccidere il figlio della avvocatessa.
Garibizzo è il terzo detenuto che si uccide nei carceri liguri in pochi giorni. La procura di Spezia ha disposto l'autopsia e aperto un fascicolo.
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